Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Categoria: Storia

La principessa Elena Cuza di Romania

Nata il 17 giugno 1825 a Iasi, Elena Cuza e stata la moglie del principe Alexandru Ioan Cuza, personalità molto attiva durante il suo regno; il suo nome è associato a tutt’oggi ad alcune istituzioni caritatevoli della Romania.

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Cavour e l’unità nazionale della Romania

Ricordare, oggi, l’impegno di Cavour verso la Romania , significa cercare di riannodare i legami tra i protagonisti del risorgimento italiano e la storia romena permettendo di saldare ancor di più i legami che uniscono l’Italia alla Romania.

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Le Siberie dietro casa

Romania. Nel 1951, 40.000 persone, etichettate come “nemici del popolo”, venivano deportate dal regime comunista nel Bărăgan, la pianura più ostile della Romania, arida e sterile*, là dove “non crescono alberi, e le fontane sono così lontane che puoi morire di sete a metà strada tra l’una e l’altra”, come diceva lo scrittore Panait Istrate. (Ciulinii Bărăganului, I Cardi di Baragan). In meno di 48 ore, 12.791 famiglie hanno dovuto lasciare le proprie case e mettersi in viaggio verso l’ignoto, ammassati come bestiame in vagoni merci e scaricati in mezzo al nulla. Molti di loro non fecero mai ritorno alle loro terre.

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Il 27 marzo 1918. Anniversario dall’unione della Bessarabia, l’odierna Moldova, al Regno della Romania

Il 27 marzo 2011 viene celebrato il 93esimo anniversario dall’unione della Bessarabia, l’odierna Moldova, al Regno della Romania. In occasione a Bucarest avrà luogo un concerto starordinario che si rivolge ai romeni di tutto il mondo e che sarà trasmesso in diretta da Radio Romania e da Teleradio Moldova e sarà inserito nel circuito musicale dell’Unione Europea di Radio e Televisione.

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Intervista. prof. Bianca Valota Cavallotti

‘Credo che dovrebbe essere compiuto uno sforzo molto maggiore per rilanciare l’immagine e le tradizioni culturali della Romania in Italia, facendo in modo che quell’amore che da sempre caratterizza i sentimenti dei romeni verso l’Italia diventi reciproco…’

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Romania. Studio crimini comunismo: bilancio e prospettive

Nel 2011 saranno continuati i progetti importanti realizzati finora: pedagogia della memoria, progetti educativi, editoriali e di ricerca, pubblicazione di enciclopedie del regime comunista, un nuovo volume delle esperienze carcerarie e maggiori sforzi per integrare nel circuito museale la prigione di Ramnicu Sarat (sud)

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“Odessa in fiammee” (1942) coproduzione italo-romena

La pellicola “ “Odessa in fiamme” conosciuta in Romania anche con il titolo “Le manette rosse” svela immagini scioccanti sul dramma dei rifugiati romeni della Bassarabia (oggi Repubblica Moldova) e gli orrori commessi dagli occupanti durante la seconda Guerra Mondiale. Il film è una coproduzione italo – romena del 1942, ma è stato distrutto dalle autorità bolsceviche.

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In uscita il volume “Musica per lupi” di Dario Fertilio

‘Musica per lupi’ narra la storia del più orrendo esperimento carcerario condotto fra il 1949 e il 1952 in un carcere speciale di Pitesti, a nord di Bucarest. Il raconto del più teribile atto carcerario nella Romania del dopoguerra. Nella Romania comunista dell’immediato dopoguerra, un manipolo di prigionieri di un carcere speciale guidati da uno spietato galeotto di nome Eugen Turcanu inflisse torture sistematiche.

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Fratellanza d’armi italo-romena durante la prima guerra mondiale

Nel 1916 la percentuale di prigionieri austro-ungarici di nazionalità romena presenti in Italia era assai rilevante e concentrata soprattutto nei campi del Nord Italia. Secondo le stime del Ministero della Guerra erano cosi suddivisi ben 3.600 nel campo di Mantova, 2.000 a Cavarzere, 800 rispettivamente a Ostiglia e Caravalle.

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