La lettera di Constantin Noica indirizzata al figlio, il monaco Rafail Noica
Constantin Noica, il più grande filosofo della generazione di Mircea Eliade ed uno dei più...
Per saperne di piùConstantin Noica, il più grande filosofo della generazione di Mircea Eliade ed uno dei più...
Per saperne di piùIoan SLAVICI și Duiliu ZAMFIRESCU, într-o recentă traducere italiană la editura Rediviva din...
Per saperne di piùCoincidenza curiosa e inquietante: quella mattina aveva finito di correggere le bozze di un suo lavoro sulle illustrazioni di Sandro Botticelli alla Divina Commedia. Quanti – a quei tempi – non dico in Romania, ma in Italia conoscevano i disegni del Botticelli? La serie completa, che era di 92 tavole, ha subito nei secoli parecchie vicis-situdini e ora la parte più cospicua, 85 pergamene, si trova nel nuovo Kupferstichkabinett, che ha riunito le raccolte dei due Musei statali di Berlino e 7 pergamene (con 8 tavole) che provenivano dalla collezione della regina Cristina di Svezia, sono conservate alla Biblioteca Apostolica Vaticana.
Per saperne di piùIn occasione del 150° anniversario della nascita di Nicolae Iorga (1871 – 1940), la casa editrice romena Rediviva Edizioni del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano propone la ripubblicazione del volume “Breve storia dei romeni – con speciale considerazione delle relazioni coll’Italia”, pubblicata nel 1911 in occasione delle festa del cinquantenario italiano, omaggio di un popolo fratello ed amico da parte della Lega Culturale dei Romeni – per celebrare il grande storico romeno, accademico e fondatore di importanti istituzioni culturali sia in Romania sia in Italia. Contemporanea adesso come nell’anno della pubblicazione dell’opera (1911), utile per la conoscenza e per la memoria adesso come allora, forza di unione in passato tra il popolo romeno e quello italiano mantenuta fino in presente da tanti punti di vista, economici, culturali, letterari e soprattutto linguistici.
Conoscere l’opera di Iorga sui romeni – scrive nella prefazione George Gabriel BOLOGAN, ambasciatore di Romania in Italia – con speciale considerazione delle relazioni con l’Italia è un immergersi nella storia profonda di una nazione che più di qualunque altra è rimasta vicina al Bel Paese ed è l’unica al mondo che porta nella sua radice il nome di Roma, con una presenza di tante famiglie miste e di oltre un milione di persone che portano ogni giorno il loro contributo all’economia e alla vita sociale della loro seconda patria. 11 È un viaggio nella conoscenza dell’Europa, con un approfondimento della storia militare, politica, dell’architettura, della letteratura e della cultura nel suo senso più completo, riuscendo ad arricchire l’orizzonte della cultura generale da parte del lettore.
Per saperne di più“Noi narratori dell’Europa orientale abbiamo sulle spalle uno zaino di storie che non sono state ancora raccontate”. Nessun dubbio, in proposito: ogni scrittore, in fondo, resta figlio del suo tempo e del suo Paese, di luoghi dove le storie del quotidiano esplodono in epifanie aurorali e magiche; e l’Europa dell’est, come hanno dimostrato in passato tutti gli scrittori di questa grande area geografica e culturale, è piena di luoghi e di storie ancestrali e misteriose, che spiegano o all’opposto si rivelano in contraddizione con ciò che si è oggi, e proprio per questo rivestono un interesse (oltre che una piacevolezza) eccezionale.
Per saperne di piùDopo aver parlato tanto di Romania, torno con questo articolo all’altro mio amore, che ha preceduto quello per la patria di Eminescu: la Grecia. Della Grecia ho scritto poco (Monte Athos a parte) e tuttora mi chiedo perché. Credo di poter dare una prima risposta; il mio amore per la Romania è più fisiologico, carnale, terreno, legato a una natura forte e rigogliosa, che chiede di essere percorsa con emozione e un filo di inquietudine. E’ dunque un amore più immediato, più facile da raccontare, perché si nutre dei colori delle stagioni, di montagne e forre boscose, di pareti a strapiombo che precipitano nel letto di fiumi e torrenti; e poi, nella stessa misura, dei canti e dei versi del dor e della jale, del vigore concettuale dei letterati romeni, di una spiritualità sensibile, della comprensione per le sofferenze di un popolo oppresso da una storia dolorosa.
L’amore per la Grecia è invece misterioso, quasi assurdo, perché lo hai dentro prima ancora di calcarne il suolo. Sai soltanto che ha a che fare con un periodo storico ben definito, con un mondo denso di conquiste culturali e sociali; ma queste sono rappresentazioni – rifletti – com’è possibile che io senta di amare così intensamente un luogo che conosco solo attraverso i libri? Domanda che non pare affatto retorica quando torni alle pagine di Hölderlin, che pur non essendo mai stato in Grecia voleva risuscitare nel mondo moderno il culto degli dei; o a quelle di Keats, che non conosceva né la Grecia né il greco, ma era affascinato dai miti e da tutto ciò che promanava dall’antica Ellade…
Per saperne di piùCon la conoscenza della Moldavia, e di altre regioni romene, l’amore di Paddy per la Romania si consoliderà. I romeni non potranno che essere orgogliosi del fatto che siano state la Grecia e la Romania le terre che più hanno toccato il cuore del maggiore scrittore di viaggi del Novecento.
Per saperne di piùIn occasione della Giornata della Lingua Romena, il Centro Culturale Italo Romeno con il sostegno del Comune di Arcore – Assessorato alla Cultura e in collaborazione con GRASP Milano – Global Romanian Society of Young Professionals Milano e la Chiesa ortodossa romena di Arcore hanno il piacere di invitarvi martedi 31 agosto 2021, dalle ore 19 45 alle 21 00 ad un incontro letterrario e musicale.
L’appuntamento che si svolgerà nella bellissima cornice di Villa Borromeo D’Adda di Arcore (MB) vedrà la partecipazione di Mariana PREDA (Amsterdam) con un recital al Flauto di Pan [Romanian Rhapsody no.1 (arrangement) – George Enescu, Childhood memories – C’era uno Volta nel West — Tema d’amore-Gabriel’s Oboe – Ennio Morricone, Quattro Divertimenti per flauto op. 127 – Paolo Miccio Lo Monaco, Romanian Folk Suite – Grigoras Dinicu/Bela Bartok].
Interverranno:
Ida GARZONIO: Romania negli anni’60. Momenti e ricordi in fotografia; Violeta POPESCU: Lingua romena – lingua neolatina. “Si dice romeno o rumeno?”; Cristina SERBAN – GRASP Milano: I vincitori della prima edizione del Concorso letterario e di disegno rivolto ai bambini e ragazzi romeni nati in Italia – bando avviato nel mese di giugno 2021 per iniziativa dell’associazione GRASP Milano – Global Romanian Society of Young Professionals con il sostegno da parte di Digi Mobil Italia.
Per saperne di piùIl romeno è ricco di parole che esprimono sfumature di tristezza; il lungo, trascinato monosillabo dor indica un’infelicità vaga, ansiosa, non focalizzata, una generica nostalgia (ma può anche assumere il significato specifico di desiderio amoroso frustrato): ‘Mi e dor’, ‘Ho dor’, cioè ‘Mi struggo’, senza alcun oggetto o motivo esplicito, è un’espressione che si trova spesso sulla bocca dei contadini. Un’altra parola, che ho sempre ritenuto la migliore per indicare un irreparabile abbattimento è zbucium; la depressione moldovalacca si condensa nell’assoluto sconforto di questo spondeo disperato: Mi e zbucium…”.
Paddy sa bene che la malinconia delle steppe, la nostalgia e la sehnsucht dei luoghi aperti non appartengono solo alla Romania; e tuttavia pensa che il sentimento espresso da parole come dor e zbucium, come pure dalle doine, sia tipicamente romeno. Innamorato di quelle nenie, di cui ha già parlato, ne ribadisce l’incanto: “La doină è un’emanazione dei campi, dei villaggi, delle pianure, infinitamente lenta e con lunghe pause e melodie inafferrabili, di una bellezza incantevole (…) Ci si ferma, si ascolta e si capisce come solo le scansioni e l’ordine imposti da queste trenodie rendano sopportabile l’incombente consapevolezza che tutte le cose che spezzano il cuore sono qui, e che tutte sono vane”.
Per saperne di piùDato l’addio ad Angéla e István, Paddy si muove nuovamente verso est; ben presto i Carpazi...
Per saperne di piùPercorse altre miglia incontrando solo mandrie e carri trainati da robusti cavalli, dinanzi ai viaggiatori compare il gigantesco massiccio dei Carpazi, “che scalava il cielo sollevandosi come un’onda”. Più precisamente, sono i Monti Făgăraş, la selvaggia regione dei valacchi e dei peceneghi delle antiche cronache, luogo dove abbondano orsi e lupi. Arrivati nella città di Făgăraş, gli amici si rendono conto che i tempi della fuga si sono allungati pericolosamente, in particolare per Angéla. Invertendo la rotta, un meraviglioso paesaggio si offre alla vista: “Sulla sinistra, l’enorme massa dei monti si ergeva in un susseguirsi di ripide pieghe. Burroni alberati incidevano le alture pedemontane, mentre i versanti più alti erano fasciati di scure foreste da cui emergeva la roccia nuda, in una confusione di gobbe e picchi frastagliati. Lassù in cima, come sapevamo, una miriade di laghi e laghetti occhieggiavano verso il cielo…”. Sembra di essere dinanzi ad un dipinto, e ciò non deve stupire: Fermor fu anche un discreto pittore, e del pittore ha il senso delle forme, dei giochi di luce, del valore di uno scorcio o di un dettaglio.
Più avanti, seguendo per alcune miglia il corso del fiume Olt, due siti si impongono all’attenzione: i resti diroccati di Cârţa, la più antica costruzione gotica della Transilvania, abbazia cistercense del XIII secolo che Mattia Corvino soppresse a causa dell’immoralità dei monaci; e il campo di battaglia in cui Michele il Valoroso aveva sconfitto l’esercito del cardinale Andrea Báthory, principe di Transilvania, la cui testa fu offerta al vincitore da alcuni siculi.
Per saperne di piùLa storia del primo documento in lingua romena, vecchio di 500 anni e conservato fino ai giorni nostri, inizia per caso, come tutte le storie belle, sorprendenti, che ti cambiano il corso della storia per sempre. Il documento originale venne conservato, dal suo ritrovamento fino ad oggi, nell’Archivio Nazionale della Romania del comune di Brasov, situato nella regione storica Transilvania che costituisce la parte centrale ed occidentale della odierna Romania. Quindi se vogliamo vederla da vicino per la sua unicità oppure consultarla in formato elettronico tramite questa organizzazione che mette a disposizione del pubblico una ricca raccolta di documenti medievali anteriori all’anno 1600, basta cercare la “Collezione di documenti Stenner – Serie 1 Slavo Romena numero 472”.
Per saperne di piùDopo il solstizio d’estate, la meravigliosa campagna di Romania offre il meglio dei suoi tesori. Arrivano le pannocchie arrostite e le trote di montagna, le ciliegie, le fragole, le albicocche, gli squisiti meloni e i lamponi. Il gusto piccante della paprika viene attenuato dal cetriolo tagliato in scaglie finissime e dal selz spruzzato nei bicchieri di vino dove galleggiano pezzetti di ghiaccio ricavati dalla neve invernale conservata in grotte sotterranee. I carri stridono sotto il peso delle albicocche, eppure gli alberi ne sono ancora carichi; i frutti sono messi a fermentare in grossi tini, l’odore dolciastro si spande ovunque, e già a mezzogiorno lo spirito distillato comincia ad abbattere, come un cecchino, un contadino dopo l’altro.
Per saperne di piùConcursul este dedicat copiilor și tinerilor români din Italia de la 0 -18 ani. Participanții pot trimite creațiile lor în perioada 15 Iunie – 31 Iulie. Participarea este gratuită! Cu ocazia Zilei Limbii Române care se sărbătorește în fiecare an pe 31 august (instituită prin Lege în anul 2013), GRASP Milano și Centro Culturale Italo -Romeno Milano în parteneriat cu Digi Mobil Italia lansează un concurs dedicat copiilor și tinerilor români din Italia cu vârsta între 0-18 ani pentru a sărbători legătura acestora cu limba română și pentru a promova talentul și creativitatea acestora.
Participarea este gratuită și participanții pot trimite până pe 31 Iulie, un desen sau un eseu de maxim 300 de cuvinte în limba română, pe una dintre cele trei teme le alegere propuse de organizatori, “Dorul de bunici” tema care își propune să evidențieze emoțiile copiilor legate de relația cu bunici și rudele care sunt departe de ei, “Limba română -tezaur” tema legată de importanța limbii române în a transmite valorile și tradițiile românești și “Pandemia COVID19 tema propusă pentru a da oportunitatea copiilor să își exprime sentimentele legate de acest moment istoric pe care îl trăim cu toții.
Creațiile artistice și literare vor fi selectate și evaluate de către juriu pe parcursul lunii august, iar în data de 31 iulie, cu ocazia sărbătoririi Zilei Mondiale a Limbii Române vor fi anunțați câștigătorii: se vor acorda câte trei premii (I, II, III) pentru fiecare secțiune a concursului (eseu și desen) pentru fiecare grupă de vârstă (până la 10 ani, de la 10 la 14 ani și de la 14 la 18 ani) plus un premiu special de popularitate care va fi acordat desenului care va primi cele mai multe aprecieri pe canalele de socializare GRASP Milano. Premiile vor consta în cărți, rechizite și voucher pentru participarea la cursuri de creație literară și artistică.
Con questa pubblicazione si apre il riassunto-commento di Armando Santarelli – che avrà cadenza settimanale – a due eccezionali libri di viaggio, Fra i boschi e l’acqua e La strada interrotta, nei quali l’inglese Patrick Leigh Fermor, considerato il maggiore travel writer del Novecento, dedica alla Romania pagine straordinarie. E’ a questo scrittore che dobbiamo le indimenticabili parole che troviamo nel secondo dei libri citati: “Tutto ciò che aveva a che fare con la Romania iniziò a emanare un incanto contraddittorio e potente”.
Per saperne di piùIl breve studio dedicato al pensiero di Emil Cioran intende proporre una lettura inedita della filosofia del pensatore romeno naturalizzato francese. Non più poeta, né filosofo, ma sulla scia dell’autofiction, genere letterario molto diffuso negli ultimi decenni, si cerca di cogliere gli elementi organici e biografici del pensiero cioraniano. Impossibile, dunque, fare astrazione della condizione di esule di Cioran. Cosa significa scrivere in un’altra lingua? In che modo una cultura diversa dalla propria incide sulla produzione di un pensatore? Se la condizione dell’esule, da un lato, svincola, attraverso lo sradicamento, dagli obblighi della tradizione, dall’altro spinge a una ricerca continua di uno spazio proprio, in cui piantare nuove radici. In Cioran questo spazio, questo terreno è rappresentato dalla lingua. Ma rinunciare a scrivere nella propria lingua madre, cosa produce? Di nuovo, quali libertà concede e quali forzature ne conseguono?
Per saperne di piùInvito tutti a procurarsi questo testo, edito in Italia da Rediviva Edizioni. Nessuna teologia speculativa, nessuna dottrina astrusa o precettiva: solo la realtà, l’esempio di un’adesione convinta al messaggio di Cristo.
Perché “fare del bene è l’unico capitale di cui possiamo disporre ogni momento, ed è la regola più egoista, perché lei sola dà la tranquillità e la pace interiore”.
“È scomparso un grande letterato e tutta la letteratura piange la sua morte. È scomparso uno scrittore e l’Unione degli Scrittori piange la sua scomparsa. È scomparso un grande accademico, l’Accademia delle Scienze di Moldova e di Romania piange la sua scomparsa. È scomparso un grande uomo, l’intera umanità piange la sua scomparsa. Ma quando a morire non è solo uno scrittore, un accademico, un intellettuale, ma un uomo come Nicolae Dabija, piange l’intera comunità spirituale romena.” (l’incipit dell’elogio funebre dedicato a Nicolae Dabija da parte dell’amico Ioan Aurel Pop, Presidente dell’Academia Romena di Bucarest)
Per saperne di piùEdizioni Rediviva di Milano organiza un nuovo appuntamento online: 23 aprilie 2021, ore 20 30 dedicato al libro di Steinhardt: “Diario della felicità” (ed. Rediviva, 2017).
Sono passati 30 anni dalla sua prima pubblicazione (ed. Dacia, 1991, a cura di Virgil Ciomos) essendo uno dei libri più letti in Romania che ha cambiato la vita di molti lettori, un libro che ha mostrato a tutti noi il vero significato della parola libertà. “Jurnalul fericirii” (Diario della felicità) è stato pubblicato in traduzione italiana (1995, ed. Il Mulino) poi anche in francese e spagnolo.
Si parlerà dell’impatto che questo libro ha sui lettori italiani insieme a scrittori e giornalisti: Armando SANTARELLI, Antonio BUOZII e Dario FERTILIO.
“Amate gli alberi! Loro sono la fonte e la salvaguardia e la poesia della Vita. Il Bosco è il...
Per saperne di più