Riccorrono 160 anni dalla nascita del sommo drammaturgo classico romeno, Ion Luca Caragiale, e 100 anni dalla sua morte (30 gennaio 1852 – 9 giugno 1912). Caragiale occupa un posto speciale nella storia della letteratura romena.
Riccorrono 160 anni dalla nascita del sommo drammaturgo classico romeno, Ion Luca Caragiale, e 100 anni dalla sua morte (30 gennaio 1852 – 9 giugno 1912). Caragiale occupa un posto speciale nella storia della letteratura romena.
La generazione di Ramiro Ortiz, la generazione di Umberto Cianciolo e di Rosa del Conte hanno portato con le loro pagine analitiche un notevole contributo alla conoscenza di Mihai Eminescu in Italia; lo hanno fatto con rigore e squisitezza.
Così titola la collana di poesie di Ana Blandiana, una delle più raffinate poetesse romene ed è da quell’albero che nascono i talentuosi frutti come le opere del pittore Madalin Ciuca.
Se la cultura letteraria romena moderna seppre raggiungere livelli di qualità e di espressione fra I più alti in Europa fin dalla fine del secolo scorso si deve in maniera sostanziale all’opera di un precoce e grande poeta e letterato: Mihai Eminescu.
Racconti di donne ai tempi del comunismo raccoglie le voci di diciassette autrici romene, alcune famose e altre d’esordio, che spaziando dall’epistolario alla diaristica narrano la vita femminile nella Romania di Nicolae Ceausescu.
Il romanzo tratteggia con inconfondibile maestria 500 anni di solitudine di uno spirito venuto alla luce dal nulla, che attraversa il cuore, il sangue e il destino di cinque generazioni romene.
Se da una parte l’immigrazione dei romeni in Italia in questi anni ha avuto come motore principale la ricerca di un’occupazione stabile e la ricerca di un futuro migliore, dall’altra gli imprenditori italiani e le società più importanti hanno intrapreso un percorso diverso rispetto alla vecchia delocalizzazione italiana in Romania degli anni ’901
La Romania può vantare fra i più belli dell’Europa Centrorientale: vette alpine, altopiani, terreni carsici che si confondono nelle stepe, pianure sterminate e lunghe coste, dalle infinite gradazioni. Fra i più spettacolari ci sono Carpazi e il Delta del Danubio, la palude più estesa in Europa.
Irina Turcanu scrive questa sua cronaca dell’infanzia con mano intenerita e partecipe, eppure senza fronzoli, senza mediare con l’asprezza delle tematiche scelte (…)
A 92 anni Roman Vlad racconta in un libro la sua vita straordinaria dalla Romania all’Italia, inseguito dalla musica anche quando dorme.
Lo scambio dei flussi migratori ha origini antiche. La domanda che ci si deve porre è: “Romeni in Italia o italiani in Romania?”. Un tempo i flussi migratori tra Romania e Italia avevano una tendenza inversa a quella attuale: fin dai tempi dell’Impero Austro-Ungarico erano intere comunità del Trentino, del Friuli o del Veneto a trasferirsi in Romania e in particolare nelle sue regioni geograficamente più vicine all’Italia. Di molte di queste comunità, in cerca di un futuro migliore, si è perso il ricordo 1.
Pubblicato nel 2009, Il libro ha ottenuto sin da subito uno straordinario successo di critica, tanto da essere considerato uno dei capolavori della letteratura romena post-comunista e da essere insignito del premio ‘Libro dell’anno’.
“Racconti dall’Epoca d’Oro”, scritta da Cristian Mungiu – il direttore di “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni” – in sei parti, prodotto da diversi registi, con ogni segmento ricreando in maniera sardonicamente divertente uno mito urbano che fioriva durante il regime repressivo del dittatore Nicolae Ceausescu, la cosiddetta età d’oro della storia romena.
Questa raccolta di lettere documenta la parabola dei rapporti culturali ed umani che intercorsero tra due protagonisti della vita intellettuale europea del Novecento – Julius Evola e Mircea Eliade
Il film Doina ha ricevuto quattro premi: due per Mariana Preda come migliore attrice: al Monaco International Film Festival e al Festival du Cinéma de Paris, uno come Miglior Corto al Chicago International e il premio del pubblico al National Film Festival for Talented Youth di Seattle.
Il volume si propone di fornire un quadro chiaro, preciso e completo del verbo romeno ed è pensato come uno strumento di lavoro di facile e pratica consultazione complementare al dizionario e alla grammatica.
Camaleontico, fluido, contrassegnato da grande carisma quando è chiamato a parlare in pubblico. Sono questi gli stralci che si possono cogliere quando si incontra Viorel Boldis, di persona o attraverso i suoi scritti.
E’ stata professoressa di Lingua romena all’Università di Padova (dal 1984 al 1990). Ha avuto, tra gli altri, tra i suoi allievi, cinque futuri docenti universitari, Dan Octavian Cepraga, Giuliana Giusti, Alvaro Barbieri, Federico Vicario e Francesca Gambino.
La Romania partecipa per la prima volta al festival, e sarà rappresentata dallo scrittore Lucian Dan Teodorovici e dalla traduttrice Ileana Maria Pop
E’ poeta, drammaturgo, romanziere, traduttore, autore di aforismi, giornalista e politico rumeno ed è considerato dai critici letterari uno dei più importanti scrittori della Romania e uno dei più importanti autori di aforismi del mondo.
Recentemente la casa editrice “Iiriti Editore” ha pubblicato il volume “Nelu Pascu – la vita per la pittura”, un libro dedicato alla vita e alla carriera del pittore romeno Nelu Pascu, a cura di Daniela Ambrosio.
La “Grammatica romena”, organizzata in 47 unità, affronta in modo sistematico tutte le caratteristiche morfosintattiche della lingua (unità 1-39) e descrive le strutture principali della sintassi del periodo (unità 40-47). Alla fine del volume si trovano esercizi di riepilogo, nei quali viene dato spazio alla traduzione di diverse tipologie di testo, e 4 appendici di approfondimento
La città romena di Sighisoara, città d’arte il cui centro storico si trova dal 1999 nella lista del patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco e che è una delle poche citadelle fortificate medievali ancora abitate del sud-est Europa si è piazzata seconda nella competizione per il Premio d’Europa 2011. La competizione si rivolge alle città e ai comuni che abbiano realizzato gemellaggi con città e comuni stranieri e siano impegnati in intense attività per sviluppare le loro relazioni con i comuni partner europei e promuovere i valori comuni europei.
Come borsista della Scuola Romena di Roma effettua ricerche sui legami linguistici e culturali italo-romeni, con un’attenzione particolare all’attività di Giovenale Vegezzi-Ruscalla.
Vasile Ernu, artista romeno classe 1971, nato e cresciuto sotto l’egida dell’Unione Sovietica, nell’allora Bessarabia, non ha dubbi: tornare a ricordare il passato suo e del suo popolo non è così atroce e disperante come si potrebbe pensare, è piuttosto ragione di una certa nostalgia.
“Per chi crescono le rose” è il titolo del romanzo di Ingrid Beatrice Coman, ambientato in una piccola cittadina della Moldavia romena negli ultimi mesi di vita del regime comunista di Nicolae Ceauşescu. Una storia d’amore dove il filo rosso che unisce tutti gli intrecci è la rivoluzione interna, interiore che matura nella psicologia dei personaggi.
Il concorso ha voluto valorizzare l’apporto letterario dei nuovi cittadini migranti ad una cultura comune e condivisa per l’infanzia e l’adolescenza raccogliendo fiabe, racconti, storie illustrate.
Dopo la caduta del regime Ceauşescu, la realtà riguardante l’immigrazione cambia in maniera paradossale. Non si può più parlare di un esilio forzato, costretto da una realtà durissima come quella della dittatura comunista del regime Ceausescu. Dopo tanti anni vissuti come in una galera, in una chiusura da tanti punti di vista, una volta strada aperta, i romeni hanno cominciato a provare l’esperienza dell’Occidente, per alcuni con tanti rischi. Non è un segreto per nessuno la ragione per quale tanti romeni hanno lasciato il paese: la ricerca di una una vita migliore dal punto di vista economico.
Presso la casa editrice dell’Università “Alexandru Ioan Cuza” di Iaşi è apparso, in ottime condizioni grafiche, il numero VII dei “Quaderni della Casa Romena di Venezia”, pubblicazione scientifica dell’Istituto Romeno di Cultura di Venezia, insieme con l’“Annuario”.
Robert Şerban (foto), scrittore, poeta e giornalista, nome affermato della poesia romena contemporanea, membro dell’Unione degli Scrittori di Romania e vincitore di importanti premi letterari.