Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Articoli e Studi

Martiri della persecuzione comunista in Romania

Martiri della persecuzione comunista in Romania

Innanzitutto ringrazio sentitamente per l’opportunità concessa di inserire nel programma di questa ricca settimana questo intervento che tratta dei martiri della persecuzione comunista in Romania1, soprattutto nel periodo che segue immediatamente la seconda guerra mondiale, quando le carceri comuniste erano veri e propri centri di sterminio per chi veniva arrestato a causa dell’opposizione al regime. Sono onorata di poter contribuire a far conoscere, nel tentativo di recuperare la memoria dei martiri cristiani, un pezzo drammatico della storia recente del nostro Paese.

Incontro con la gente romena di  Antonio Buozzi

Incontro con la gente romena di Antonio Buozzi

Da allora ho conosciuto tante romene e romeni, sia in Romania, sia in Italia, scoprendo una ricchezza di talenti e di capacità, soprattutto in campo culturale: scrittori, poeti, artisti, persone appassionate di cultura e delle tradizioni della loro terra. E a questa comunità, presente soprattutto a Milano dove vivo, sono debitore per avermi fatto conoscere e apprezzare personaggi e interpreti di una grande tradizione culturale, che da Eminescu a Eliade, da Ionesco a Cioran arriva fino ad oggi, toccando ambiti culturali diversi: poesia, teatro, narrativa, memorialistica (non posso non ricordare qui Nicu Steinhardt con la sua straordinaria opera memoriale, purtroppo semisconosciuta al pubblico italiano, Il diario della felicità). Una tradizione che trova piena espressione anche negli autori contemporanei, alcuni dei quali ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere, come Bujor Nedelcovici, Micaela Ghiţescu, Stelian Țurlea, Ingrid Coman. Molti dei protagonisti di questo straordinario fermento culturale vivono oggi fuori dalla Romania e contribuiscono a far conoscere e diffondere non solo la letteratura romena, ma quel singolare rapporto tra memoria e letteratura che, da osservatore esterno, mi sembra una dei contrassegni più caratteristici della loro produzione artistica.

A Milano festeggiata la Giornata della Cultura Nazionale e l’anniversario del poeta Mihai Eminescu

A Milano festeggiata la Giornata della Cultura Nazionale e l’anniversario del poeta Mihai Eminescu

In occasione della Giornata della Cultura Nazionale e l’anniversario del grande poeta romeno Mihai Eminescu (1850-1889), presso il Consolato Generale della Romania a Milano, si è svolto un’incontro culturale per ricordare la figura del grande poeta romeno, ma anche di mettere in rilievo il ruolo della cultura, dell’integrazione, dell’identità culturale romena nella vita dei romeni che vivono all’estero.

Il profilo dei Romeni in Italia  alla luce dei dati del Dossier Statistico Immigrazione 2016

Il profilo dei Romeni in Italia alla luce dei dati del Dossier Statistico Immigrazione 2016

Il numero dei romeni che vivono in Italia aumenta ancora. Nonostante la prolungata crisi economico-occupazionale attraversata dal nostro Paese, i romeni in Italia si confermano all’inizio del 2016 come la prima comunità straniera, con 1.151.395 di presenze.Si tratta di un aumento apparentemente contenuto, pari a circa 20mila unità rispetto ai 1.131.839 residenti dell’anno precedente. Tuttavia è invece certamente rilevante se si considera che esso è il risultato essenzialmente del saldo, da una parte, dei nuovi arrivi (stimabili a circa 25mila) e dei nati in Italia (15.796 il dato, ultimo disponibile, al 2014) e, dall’altra, dei ritorni in Romania (sono state 13.518 le cancellazioni anagrafiche nel 2014) e delle acquisizioni di cittadinanza italiana (6.442 il dato, ultimo disponibile, al 2014).

Due artiste dell’est al tavolo di Brâncuși di Antonio Buozzi

Due artiste dell’est al tavolo di Brâncuși di Antonio Buozzi

Vengono entrambe dall’Est Europa, con storie diverse alle spalle ma un’identica passione che le divora fin da piccole: la pittura. Cristina Lefter e Lavinia Rotocol vivono ora a Milano, città di approdo di un lungo itinerario esistenziale, e insieme hanno dato vita a una doppia personale ospitata nella sacrestia di Santa Maria del Carmine a Milano: «Remember Est», allestita con la collaborazione del Centro culturale italo-romeno e dell’associazione ASCS onlus, con il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Milano.

La comunità romena nella Milano multietnica

La giornalista Donatella Ferrario ha raccontato in un’intervista a RRI non solo com’è nato questo progetto, ma anche cosa contraddistingue la comunita romena di Milano.
Intervista AUDIO: http://www.rri.ro/it_it/la_comunita_romena_nella_milano_multietnica-2553411

Testimonianza di cultura romena alla “Giornata Interculturale” dell’Università Bicocca di Milano

Testimonianza di cultura romena alla “Giornata Interculturale” dell’Università Bicocca di Milano

Il ponte che da il titolo alla manifestazione di Bicocca si costruisce anche e, forse, soprattutto, sulla condivisione della cultura: questo il messaggio che il gruppo di intellettuali romeni: insegnanti, scrittori, studenti, ricercatori lancia con la sua opera preziosa di gemellaggio culturale italo-romeno. Mettere in risalto in occasione la “Giornata dei Romeni all’estero” – penso sia una grande considerazione per l’importanza della grande presenza romena in Italia. In questo contesto la partecipazione di Violeta Popescu come rappresentante del Centro culturale italo-romeno di Milano e della casa editrice Rediviva ha portato una testimonianza concreta di cosa significhi operare in senso multiculturale.

Il fascino senza tempo dei villaggi romeni

Il fascino senza tempo dei villaggi romeni

Il tempo scorre lento, tra le rughe solcate su visi sereni, tra le mani piene di calli dei contadini che tornano dai campi con gli attrezzi sulle spalle, cadenzato dallo scricchiolio dei carretti trainati dai cavalli, carichi di fieno, letame, persone o raccolti vari, a seconda della stagione in cui ti fai il loro incontro; tra le grida dei bambini che giocano liberi per le strade polverose, tra le risate complici delle donne affaccendate… il mondo del villaggio, dal nord al sud della Romania, evoca, come in una ballata popolare, una sorta di vissuto ciclico, quasi mitico, di questa terra mioritica.

Cluj Napoca – la Capitale Europea della Gioventù nel 2015

Cluj Napoca – la Capitale Europea della Gioventù nel 2015

Stando ad una statistica dell’Ue, Cluj-Napoca è la città più amica degli stranieri. Cluj Napoca è anche polo nazionale di crescita nell’industria IT, vantando 20 mila giovani che studiano o lavorano in questo settore.

Radio Europa Libera – pagina di storia

Radio Europa Libera – pagina di storia

Verso la fine degli anni ’70, più del 60% della popolazione romena ascoltava assiduamente le trasmissioni della stazione radio Radio “Europa Libera” che venivano trasmesse da Monaco.

Gli italiani di Craiova. Gli agricoltori

Gli italiani di Craiova. Gli agricoltori

I lavoratori stranieri assunti dagli imprenditori direttamente nel paese d’origine, oppure coloro i quali avevano lasciato la propria casa ed erano emigrati in Romania in piccoli gruppi, alla raccomandazione di quelli venuti prima, ambivano a tornare anche negli anni successivi ed erano cercati, apprezzati e ben pagati da parte dei loro datori di lavoro romeni.

La figura della donna romena nel periodo comunista

Una tra le più grandi promesse del regime comunista riguardava l’uguaglianza tra i sessi. Friedrich Engels, nella sua opera intitolata La donna, la Famiglia e le Origini della Proprietà Privata affermava che: «L’emancipazione delle donna sarà possibile allorquando quest’ultima potrà partecipare al processo di produzione su scala sociale e quando i compiti domestici occuperanno solamente una piccola parte del suo tempo […]. Diventa quindi evidente che la prima promessa riguardo l’emancipazione della donna sta nella reintroduzione della stessa nell’industria di stato»

Rapporto sulla dittatura comunista in Romania (2) . Il caso Pătrășcanu

Rapporto sulla dittatura comunista in Romania (2) . Il caso Pătrășcanu

Il primo caso di regolamento di conti del dopoguerra fu anche il più clamoroso e riguardò Lucreţiu Pătrăşcanu. Con alle spalle una famiglia ricca e raffinata, una laurea in legge conseguita a Lipsia, di acuta intelligenza, Pătrăşcanu era l’unico esponente del PCR che per maniere e cultura fosse all’altezza dei leader dei partiti democratici.

Pasqua ortodossa romena: il 5 maggio 2013

Pasqua ortodossa romena: il 5 maggio 2013

Il 5 Maggio quest’anno significa per la comunità romena in Italia e per il resto del popolo romeno rimasto in patria, la Pasqua ortodossa, che ha volte cade nello stesso giorno della Pasqua cattolica,ma più spesso nella domenica che segue la prima luna nuova dall’equinozio di primavera.

Romeni in Italia. Integrazione, lavoro e famiglia

Romeni in Italia. Integrazione, lavoro e famiglia

Una recente indagine (Vacaru, 2013) dimostra, inoltre, che il modello della famiglia tradizionale continua a essere debitamente apprezzato tra i romeni, in quanto considerato una scelta di vita responsabile, e che, più della base economica (comunque necessaria), gli immigrati romeni ritengono un valore preminente il sostegno affettivo-relazionale.

La figura della donna romena durante il comunismo

La figura della donna romena durante il comunismo

Pertanto la donna continua ad essere vista come madre e lavoratrice. Ma il 1984 porta con se una svolta: la copertina della rivista “La Donna”, il più rappresentante mezzo di propaganda tra le donne del tempo, inizia a promuovere le figure di Nicolae ed Elena Ceauşescu

Io non credo

Io non credo che la Romania si trovi in una situazione catastrofica. La Romania della televisione, sì, certo, la Romania della stampa è sull’orlo dell’Apocalisse, i romeni si uccidono, si tirano sotto con la macchina, si odiano, si disprezzano, rubano, mentono, imbrogliano, distruggono, la corruzione scorre loro nelle vene e l’incompetenza guida ogni loro mossa.

A scuola di plagio. Conversazione sul caso Galimberti-Noica

Ho pagato per leggere Galimberti e scopro di leggere Noica, Giulia Sissa o chi sa chi? Questo fatto, di per sé commerciale, attraverso il quale vengo semplicemente “fregato”, mi sembra l’epifania brutale di tutta l’ingiustizia implicata nel plagio

Emil Cioran. Gli scritti romeni e francesi

La rinuncia al romeno da parte di Cioran ha segnato il suo distacco, in quanto intellettuale, dalla Romania, un distacco che si è realizzato in entrambi i sensi:
l’autore si è allontanato ideologicamente dai pensatori romeni, ma anche essi

Emil Cioran. Scontro con l’Occidente

L’inconveniente di essere nati. Emil Cioran già dai primi scritti si mostra come sostenitore e critico dell’Occidente. Egli si trova vicino all’Occidente del passato ed alle sue gloriose imprese, mentre l’Occidente del suo presente gli sembra caduto in un inesorabile letargo.

“Un tempo gli alberi avevano gli occhi”…

Così titola la collana di poesie di Ana Blandiana, una delle più raffinate poetesse romene ed è da quell’albero che nascono i talentuosi frutti come le opere del pittore Madalin Ciuca.

Eminescu l’esegesi italiana (1), Doina Derer

Se la cultura letteraria romena moderna seppre raggiungere livelli di qualità e di espressione fra I più alti in Europa fin dalla fine del secolo scorso si deve in maniera sostanziale all’opera di un precoce e grande poeta e letterato: Mihai Eminescu.