Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Pasqua ortodossa romena: il 5 maggio 2013

Mag 3, 2013

Il 5 Maggio quest’anno significa per la comunità romena in Italia e per il resto del popolo romeno rimasto in patria, la Pasqua ortodossa, che ha volte cade nello stesso giorno della Pasqua cattolica, ma più spesso nella domenica che segue la prima luna nuova dall’equinozio di primavera.

Per i romeni, la Pasqua è la festa più importante dell’anno, assieme al Natale, e durante la SettimanaSanta ci sono delle celebrazioni speciali, come la messa di mezzanotte durante la quale il pope fa il giro della chiesa per tre volte annunciando la resurrezione di Cristo, insieme ai fedeli che prendono luce dalla candela del prete, dopodiché si portano le candele accese fino a casa, simbolicamente significando la luce di Cristo in ogni casa dei credenti. La Domenica dei Fiori, l’equivalente dellaDomenica delle Palme, significa non solo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, ma anche il risveglio e la fioritura della natura.

Divina Liturgia nella notte di Pasqua

Divina Liturgia nella notte di Pasqua

La domenica di Pasqua si festeggia insieme ai famigliari e agli amici all’aria aperta, facendo deipicnic con arrostite di agnello, con uova sode dipinte di rosso, la pasca, la torta di ricotta e cozonac fatto in casa, il dolce tradizionale romeno simile al panettone con uvetta e canditi. In passato, prima dell’invenzione del colore rosso artificiale, le uova erano colorate con le bucce di cipolla rossa e decorate con le foglie di prezzemolo e finocchietto fatte aderire alle uova con un semplice pezzo di calza a rete. Un rituale particolare e lo scontro delle uova: due persone pronunciano le frasi rituali Cristo è risorto e la risposta E’ vero che è risorto, augurandosi tante belle cose, seguite dall’urto delle uova trasformandosi, in modo giocoso, in una sfida per conoscere alla fine la persona che detiene l’uovo più duro e che ha battuto tutte le altre e che sarà forte come il suo uovo per tutto l’anno.

La tradizione vuole che il primo uovo dipinto debba essere portato in chiesa,come offerta, e le altre vengono offerte in dono agli ospiti per la cerimonia delle frasi tipiche e il gesto del romperlo scontrandosi con un altro per dar vita nuova. Sempre la tradizione vuole che insieme alla purificazione dello spirito, il credente ortodosso porti durante il giorno della Pasqua vestiti nuovi in modo che la purità dell’anima completi l’opera con l’abbigliamento candido. Ma non basta perché anche le abitazioni devono essere tirate a lucido e decorate per questa festa con addobbi pasquali, quali tessuti in bianco e rosso e tantissimi fiori che rappresentano il risveglio alla vita tramite la natura, l’arrivo della primavera.

Il digiuno, i quaranta giorni di Quaresima, è rispettato con attenzione, con la rinuncia a tutti gli alimenti a parte le verdure, sempre con il significato di purificazione del corpo. Il Giovedì Santo, chiamato dai romeni il Grande Giovedì, significa per la religione ortodossa ilgiorno dei morti, occasione in cui vengono fatte delle offerte in cibo, soprattutto il dolce tipico dei morti, la coliva – grano bollito e ricoperto di zucchero, canditi e cacao – vino e frutta, non prima di essere benedite in chiesa.

L’usanza particolare del Venerdì Santo e il posizionamento davanti all’Altare di ogni chiesa di un tavolo alto, coperto di epitaffio e l’immagine del seppellimento di Cristo. Ogni cristiano passa sotto il tavolo per tre volte come un simbolo della deposizione del corpo di Gesù nella tomba. Sempre il Venerdì Santo, i fedeli rimangono a digiuno totale fino al calar del sole. In tante zone rurali della Romania si sono mantenute tradizioni pasquali antiche.

La cultura tradizionale romena è ricca di abitudini tramandate e simboli e la Pasqua è un’occasione unica per farli rivivere ogni anno. Questa festa così grande nei cuori dei romeni e importante per i fedeli si è trasformata negli ultimi anni in una festa commerciale. Nonostante ciò, le vecchie usanze e credenze non sono state
abbandonate, ma solo arricchite con le moderne uova di cioccolato e le figurine dei coniglietti. Ma le uova sode colorate rimangono tuttora di grande interesse sia per i bambini che per gli adulti. Colorarle, inventare disegni con forme e colori intensi sui loro gusci, la composizione nel cestino assieme a fiori e candele è un’usanza e un passatempo bellissimo. In Bucovina, regione situata nel Nord Est del Paese, si utilizza la cera calda mischiata a colori vegetali per disegnare le uova e i motivi ornamentali sono delle vere e proprie opere d’arte, che illustrano la vita del villaggio, le stagioni, il lavoro, la chiesa.

Perciò, la festa di Pasqua è santa anche per la sua immutabilità nel tempo, dopo millenni non si è perso niente, ma si è guadagnato in fede.

Hristos a Inviat! Cristo è risorto!

Articolo a cura della dott.ssa Lorena CURIMAN

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