Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Cultura

Mihai Eminescu poeta nazionale

Poeta e prosatore, Mihai Eminescu (1850-1889) è un autore romantico, come l’italiano Leopardi, ma un romantico di tipo tedesco, un poeta mistico e visionario, un poeta della notte e della donna, che per i romeni rappresenta una sintesi tra Goethe e Schiller.

Le figure di due importanti critici-prosatori romeni

Mihai ZAMFIR. Nato nel 1941, a Bucarest, Mihai Zamfir è un famoso professore universitario presso l’Università Statale di Bucarest. Ha insegnato anche a Lisbona. In Romania il suo maestro è stato Tudor Vianu. In Francia, a Nizza, è stato seguito dal professor Pierre Guiraud. Narratore moderno, i suoi romanzi hanno avuto molto successo di vendite in Romania. Le trame dei libri Acasă (A casa, 1992) e Poveste de iarnă (Racconto d’inverno, 1987) sono ambientate nella capitale della Romania, Bucarest, durante il regime comunista. I capolavori Educaţie târzie (Educazione in ritardo, 2 Volumi:1998-1999) e Fetiţa (Bambina, 2003) sono le varianti moderne delle opere classiche (Educazione sentimentale di Flaubert e Lolita di Nabokov).

La poesia romena del Novecento

La generazione degli anni ’60, definita dal famoso saggista romeno Edgar Papu “la generazione senza maestri e senza libri”(perché i comunisti avevano imprigionato tanti intellettuali, scrittori ecc. e avevano ritirato loro libri; in cambio, secondo il modello sovietico, il regime comunista provava di istituire a Bucarest una Scuola di letteratura “Mihai Eminescu”, con lo scopo di indottrinare e ’guidare’ il popolo, secondo le linee del partito.

Ingrid Beatrice Coman – Tè al samovar

Tè al samovar- voci dal gulag sovietico, 2008, L’Harmattan Italia – Memorie; prefazione Monica Joita

‘Questo libro è un piccolo omaggio alla memoria di milioni di esseri umani, uomini e donne, incamminati verso l’inferno più remoto della terra e mai più tornati; alle famiglie che li hanno aspettati invano per anni; ai bambini rimasti orfani e cresciuti come fiori selvaggi intrappolati nelle griglie del sistema; a chi piange ancora su una foto in bianco e nero di tanti anni fa e a chi va a portare un fiore su una tomba senza nome.’

Aspetti della scuola romena di balletto in Italia

In Romania si conosce poco sul contributo dato dalla scuola romena di Balletto in Occidente e la trista realtà deriva dal fatto che la maggior parte dei ballerini sono partiti negli anni di dittatura Ceausescu.

Di che cosa dovremmo aver paura?

Gli immigrati: quando sono vittime si dimentica la loro nazionalità, quando sono carnefici la loro provenienza viene enfatizzata in modo strumentale. Di questo modo di fare informazione dovremmo avere paura. E reagire con la conoscenza reciproca, che richiede sforzo, spazi editoriali, vetrine e finestre aperte sull’altro. A partire dalle finestre aperte sulla nostra storia.