Jocuri in curtea din spate di Edna Mazya – con Ioana Manciu, Pavel Ulici, Florin Hritcu, Cezar Grumăzescu, Vlad Pavel
regia Bobi Pricop; produzione Teatrul ACT; testo italiano Serena Bertetto per il Festival delle Colline Torinesi
Presentato in collaborazione con Festivalul National de Teatru 2012 Bucarest – prima nazionale
Cavallerizza Reale, Torino
sabato 8 ore 21, domenica 9 ore 19
spettacolo del progetto C3+ Festival Teatro a Corte, Festival delle Colline Torinesi, Festival Sul Filo del Circo, in collaborazione con Fondazione Live Piemonte dal Vivo
Teatro degli Scalpellini, San Maurizio d’Opaglio (NO)
lunedì 10 giugno ore 21
presentato in collaborazione con Fondazione Live – Piemonte dal Vivo nell’ambito del progetto Adotta una
Compagnia – Bottega d’Arte Teatro delle Selve; durata 1h – sottotitoli in italiano
Tratto da un testo della drammaturga israeliana Edna Mazya, ispirato ad un processo per stupro, lo spettacolo porta alla ribalta una giovane compagnia romena. Racconta una storia emozionante, sull’amore, sull’adolescenza tradita, sull’ipocrisia del sistema giudiziario. Nel 2012, in occasione del Festivalul National de Teatru di Bucarest, lo spettacolo ha ricevuto il Premio della Critica e l’attrice Ioana Manciu il premio come miglior giovane interprete.
Lo spettacolo rievoca un fatto di cronaca del quale si discusse molto, in cui la vittima e coloro che abusarono di lei avevano tutti meno di 18 anni. Il gioco da cui scaturì la violenza sembra inizialmente innocente. La ragazza pensa che il suo atteggiamento scherzoso possa legittimarla con la banda dei ragazzi, che si rapportano a lei, la corteggiano, invece, come se fosse una bambola gonfiabile. Siamo comunque lontani dall’innocenza repressa rappresentata nel Risveglio di primavera di Frank Wedekind. I protagonisti qui vivono un momento delicato della giovinezza in cui comprendono cose senza capirle fino in fondo. Anche i ragazzi che compiono lo stupro oltrechè colpevoli sono vittime, per l’incapacità di distinguere tra il bene e il male, perché per loro la responsabilità è un concetto flessibile e discutibile.
L’autrice Edna Mazya ha immaginato uno schema drammaturgico assai scaltro: gli adolescenti e i loro avvocati, la ragazza e il pubblico ministero, sono interpretati dagli stessi attori. La transizione da un personaggio all’altro è veloce, avviene con un solo gesto: i capelli tirati all’indietro o un cambio di giacca. Bobi Pricop ha concepito uno spettacolo minimalista, quasi austero, con una scena fatta di cinque sedie, con poco movimento e un accumularsi di dettagli che costruiscono cinematograficamente i personaggi.
TEATRUL ACT
Fondato nel 1995, Teatrul ACT è stato il primo teatro indipendente nella Romania post-comunista. Debuttò a Cluj con la messa in scena di Assassinio nella cattedrale di Eliot. Nel 1998 aprì un proprio spazio teatrale a Bucarest, che ha tra i suoi soci anche Tom Stoppard e che organizza workshop e mostre. Negli anni 2000 il teatro rivolse la sua attenzione maggiormente alla drammaturgia contemporanea. Gli interpreti di questo spettacolo sono giovani attori diplomatisi alla scuola di Teatrul ACT.
La compagnia è per la prima volta al Festival e in Italia.
EDNA MAZYA
Nata a Tel Aviv nel 1949, si è laureata in Teatro e Cinema all’Università di Tel Aviv, dove insegna scrittura teatrale. E’ sceneggiatrice e commediografa. Molte sue opere teatrali sono state rappresentate all’estero. Nel 1997 ha ricevuto il premio Margalit per i testi Family story e The Rebels, per quest’ultimo nel 1998 ha ottenuto anche il Premio Leah Goldberg e il Playwright of the Year.
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