«Orizzonti culturali italo-romeni» a marzo
Il sito culturale bilingue www.afroditacionchin.ro dedicato agli «Orizzonti culturali italo-romeni» propone a marzo, tra i suoi nuovi articoli, un’intervista a Lorenzo Renzi, uno dei più autorevoli romanisti e romenisti d’Italia; in anteprima: «Via, a casa loro» di Radu Pavel Gheo, su immigrazione e letteratura; Geo Vasile su «Stabat Mater» di Tiziano Scarpa; un poeta romeno che scrive anche in italiano: George Popescu.
La studiosa Afrodita Carmen Cionchin, ideatrice e curatrice del sito, così presenta l’orizzonte tematico di questi nuovi articoli:
“Un’intervista al professor Lorenzo Renzi, uno dei più autorevoli romanisti e romenisti d’Italia, apre la sezione in lingua italiana del sito. La prolifica attività scientifica e di docenza del prof. Renzi rappresenta una parte importante della storia dell’insegnamento di lingua e letteratura romena all’Università di Padova. In questa intervista ripercorriamo alcuni momenti salienti del suo itinerario di vita legato alla Romania e alla cultura romena. «Se la mia attività scientifica – confessa il professore – si è centrata soprattutto sui canti popolari e poi su alcuni studi di linguistica romena, in realtà ho cercato sempre di occuparmi di un po’ di tutto ciò che riguardava la lingua e la letteratura romena. E questo anche nei sette anni in cui ho insegnato romeno all’Università».
Segue poi un argomento molto attuale: la condizione e la vita dell’immigrato romeno in Italia che diventano letteratura. Ce lo propone, con traduzione in anteprima in italiano, il racconto Via, a casa loro di Radu Pavel Gheo. Protagonista è Petrică Scarpete del villaggio di Tălieni (evocazione dell’arrivo degli italiani prima della guerra). Il testo è seguito da un breve saggio della traduttrice Maria Luisa Lombardo, che così tra l’altro scrive: « Radu Pavel Gheo è uno scrittore affascinante, attento ai lettori, poliedrico, caratterizzato dal ‘candore’ e dall’‘orecchio musicale’ che gli permette di cogliere la vibrazione della vita. Eppoi lo contraddistinguono quella serietà che non gli impedisce di concedersi momenti ludici e quell’umorismo che gli permette di non prendersi troppo sul serio e che permea la sua opera».
È la volta della letteratura italiana. In veste di critico letterario, l’italianista Geo Vasile presenta il romanzo Stabat Mater di Tiziano Scarpa, che ha vinto il premio Strega nel 2009. «Tiziano Scarpa – segnala il critico – ci offre la foto non ritoccata del compositore veneziano Antonio Vivaldi, evitando la agiografia. Stabat Mater riesce ad essere sull’onda dei più letti libri in questo momento, almeno in Europa: le biografie romanzate (documenti più fiction) di alcuni personaggi tipo Marilyn Monroe, Maria Callas, il marchese de Sade, Petrarca e altri».
La sezione «Ospiti» propone infine un incontro con George Popescu, italianista, poeta, traduttore e critico letterario nato nel 1948. «Poeta post-testualista, egli insegue i residui del testo in un mondo sfigurato dai segni dell’apocalisse» (Marin Mincu). Di Popescu pubblichiamo alcuni versi scritti in italiano, insieme a poesie in edizione bilingue, romena e italiana (nella traduzione di Afrodita Carmen Cionchin). La corrispondente sezione romena, «Oaspeţi», offre uno splendido «mosaico veneziano» firmato dal noto poeta Şerban Foarţă, con versi in romeno, italiano e francese”.