Nina Cassian: poetessa controversa dalla penna sottile e disarmante
Emblema di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte Brancusi, Ionesco, Eliade e Cioran, come loro inevitabilmente esule, Nina Cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare, profondo e controverso come la sua personalità.
Il suo primo volume di versi In scala 1/1, ha forti accenti surrealisti che però abbandona subito per abbracciare una poetica strettamente legata a temi di impegno politico. Nel 1957, con Il dialogo del vento e del mare, Cassian modifica totalmente il suo cammino artistico, il cui percorso sarà poi precisato in modo omogeneo nelle raccolte successive dove lascia affiorare quella che è la sua autentica vocazione poetica. I suoi versi, di un intenso sensualismo, seppur percorsi da un’insopprimibile angoscia di fronte allo scorrere devastante del tempo, sono caratterizzati da un sottile, fantasioso e divertito umorismo.
Nel 1985, durante un soggiorno negli Stati Uniti finisce nel mirino della polizia, che scopre certi suoi testi contro il regime politico della Romania: dopo l’episodio decide di non tornare in patria e chiede asilo politico. In America, sostenuta e tradotta da vari poeti, rinasce a nuova vita. La scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle opere romene precedenti l’esilio, alimenteranno una poesia che non ha riscontri, né rivali, nel panorama poetico internazionale.
Si avvertono, nella voce della Cassian, il timbro unico, diretto, spudorato, a tratti disarmante, arguto e brutale allo stesso tempo sempre seducente ; e ogni volta queste poesie, come ha scritto Vittorio Sermonti, ci riguardano da vicino «sconvenientemente».
La traduzione in italiano delle opere di Nina, a cura di Anita Natascia Bernacchia, compare per la prima volta sulla rivista letteraria ‘L’immaginazione’ (n.246/2009) ed è il risultato di un incontro letterario organizzato a Venezia dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
In seguito a questa prima pubblicazione, Vittorio Sermonti, noto scrittore, attore e regista teatrale, profondamente colpito dalla lettura di alcune poesie, pubblicate sulla rivista, decide di dedicare una sezione a Nina, scegliendone alcune da inserire nel volume antologico ‘Il vizio di leggere’ .
Lo scorso settembre la casa editrice Adelphi onora la grandezza di questa poetessa con l’uscita del volume di poesie ‘C’è modo e modi di sparire’, raccolta di 240 meravigliose opere, curata da Fatica, tradotte da Anita Natascia Bernacchia.
Il volume contiene i maggiori testi in romeno e in inglese (e in spargano, lingua ‘carrolliana’ da lei inventata per i suoi sfoghi irripetibili), offre al lettore italiano un primo, ampio spaccato dell’ opera e della personalità dell’artista.
Nina Cassian, (Galaţi, 27 novembre 1924), è una poetessa, prosatrice, scrittrice e traduttrice romena.
Tra il 1926 e il 1935 vive e studia a Braşov, successivamente si trasferirà a Bucarest dove terminerà gli studi liceali. Nella capitale inizia a frequentare corsi di recitazione, la scuola di pittura e di pianoforte. Nel 1944 si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia, ma non completerà mai gli studi universitari. Nel 1945 pubblica la sua prima poesia sul giornale România liberă, seguita a due anni di distanza dal volume La scară 1/1, opera stilisticamente vicina all’espressività delle avanguardie artistiche e per questo definita decadente dalla critica ufficiale comunista. Negli anni successivi aderirà allo stile imposto dal regime scrivendo versi di elogio verso il regime comunista e i suoi leader. A questo periodo risalgono le raccolte Sufletul nostru (1949), An viu – nouă sute și șaptesprezece (1949), Tinerețe (1953), Florile patriei (1954) e Versuri alese (1955). Solo nel 1957 con i volumi Vârstele anului e Dialogul vântului cu marea la poetessa ritornerà a una poesia svincolata dalla celebrazione ideologica del regime comunista. Negli anni successivi si dedicherà a un’intensa attività poetica e alla produzione di libri per bambini. Nel 1969 riceve il Premio dell’Unione degli Scrittori di Romania. Nel 1985 è invitata negli Stati Uniti a tenere un corso di ‘Creative Writting’ all’Università di New York e decide di non rientrare più in Romania. È stata sposata tre volte. Attualmente vive a New York con il marito Maurice Edward.
Articolo a cura di Claudia Bolboceanu