Domenica 23 giugno 2019, presso la Chiesa Madonnetta 13, Lugano-Svizzera, verrà commemorata Micaela Ghitescu (1931-2019), a quaranta giorni giorni della sua scomparsa, figura di rilievo della cultura romena, che ha speso la propria vita per recuperare e salvaguardare la memoria di una generazione sacrificata durante il regime comunista in Romania. Con dedizione e professionalità ha diretto fino all’ultimo momento la rivista Memoria – rivista del pensiero imprigionato. 

Micaela Ghiţescu è nata il 18 luglio 1931 a Bucarest. Figlia di Maria Eliza (nata Papacostea), laureata in Lettere, e di Constantin Ghiţescu, medico chirurgo. Nel periodo in cui era studente è stata arrestata all’interno del famoso “lotto francese”, formato da allieve e insegnanti del Liceo francese. Ha scontato una condanna politica di tre anni (1952-1955). Si è laureata in filologia all’Università di Bucarest nel 1957; visto il divieto di esercitare la professione di insegnante, è stata, nell’ordine, operaio specializzato, traduttore tecnico, documentarista in un istituto di ricerche farmaceutiche, poi redattore principale presso la Biblioteca Centrale Pedagogica. Dal 2003 è redattore-capo della pubblicazione «Memoria» – la rivista del pensiero arrestato. Negli anni ’70 ha iniziato a collaborare con diverse case editrici e ha realizzato dizionari, libri di testo e altri libri didattici, oltre a una serie di 30 traduzioni letterarie, in particolare della letteratura portoghese e brasiliana.

È stata membro nel Consiglio dell’Unione degli Scrittori e presidente della sezione traduzione dell’Associazione degli Scrittori di Bucarest. Ha pubblicato oltre 80 volumi di traduzioni da diverse lingue (portoghese, spagnolo, francese, tedesco e inglese) per le quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti da varie organizzazioni come l’Associazione degli Scrittori di Bucarest, l’USR (Unione degli Scrittori della Romania), la Sociedade de Língua Portuguesa di Lisbona, l’Istituto Camões, l’Istituto Brasile Romania. Fra gli autori tradotti si ricordano Fernão Mendes Pinto, Eça de Queiroz, Fernando Pessoa, Fernando Namora, Dinis Machado, Urbano Tavares Rodrigues, António Lobo Antunes, Rui Zink, Lídia Jorge, Érico Veríssimo, Antônio Olinto, … Ha tradotto in portoghese testi della letteratura romena, ha scritto prefazioni, studi e comunicazioni scientifiche. È cavaliere dell’Ordine Nazionale “Servizio Leale” e ufficiale degli ordini brasiliani di “Rio Branco” e della “Croce del Sud.

Micaela Ghiţescu, è stata decorata dal Presidente del Portogallo nel 2015 con il titolo Grande Ufficiale dell’Ordine dell’infante Dom Henrique în grad de Mare Ofiţer. 

Nel 2017 viene distinta con la Croce Patriarcale, la più alta distinzione da parte del Patriarcato Ortodosso Romeno.

Nel 2014 presso la Rediviva Edizioni esce il libro „TRA OBLIO E MEMORIA”, (ed. Humanitas) nella traduzione italiana di Ingrid B. Coman.

“Un libro di memorie intenso e commuovente, che trascende la storia personale e diventa la storia di un popolo intero. Scritto da una professionista della traduzione – Micaela Ghicescu – il libro è più del racconto di una letterata, quasi un manuale di storia. La signora ci accompagna con uno stile delicato ma conciso, senza sbavature e dramatismi, nei meandri di un vissuto travagliato e struggente, con qualche spiraglio di luce qua e là, insegnandoci una meravigliosa storia di sopravvivenza e coraggio.”

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