Il pittore romeno Sabin Bălaşa (1932 – 2008)
Diana Pavel Cassese
Nativo di Dobriceni – Olt (nel 1932), Sabin Bălaşa si è spento l’anno scorso. Ha ultimato i suoi studi nel 1955 all’Accademia di arti plastiche “Nicolae Grigorescu” – Bucarest, per poi venire in Italia dove ha frequentato corsi specialistici all’Accademia di Siena (1965) e Perugia (1966). Bălaşa ha assimilato in modo personale e creativo le tradizioni dell’Arte Rumena ed ha studiato con interesse e passione la storia e la mitologia del popolo romeno dando vita ad un universo fantastico di grande forza ideale e spirituale al di fuori del tempo e dello spazio Storico. Tra 1968-1978 realizza a Iaşi, capitale della regione della Moldavia romena, 21 grandi affreschi (276m²) presso l’Università Cuza (la Sala dei passi smarriti) e lo Stato Rumeno dedica in onore della sua opera una serie di francobolli.
La città di Iaşi è diventata, per lui, una vera terre d’ accueil, il motivo per quale si dichiarava “moldavo di origine oltean (nato a Olt)”. Altri affreschi: “I Guerrieri” e “Hora”(una danza romena) all’Università “Il Danubio da giù” (Dunărea de jos), Galaţi, “Le nozze cosmiche (L’agnellina)”/ Nunta cosmică (Mioriţa)- all’albergo Bucarest, “Genesi” e “Féerie”- all’Accademia degli Studi Economici (ASE), 2 affreschi all’Agricola Internazionale, Bacău, affreschi e dipinti per residenze particolare, come quella del miliardario romeno Irinel Columbeanu. Espone a Roma nel 1978 e nel 1980, a Stoccolma nel 1982, a Kerkera in Grecia nel 1985, a Mosca ed a Tbilisi nel 1988, a Bucarest nel 1982, 1992 e 2000, in Israele nel 1994. Sue opere sono presenti presso la Collezione della Casa Bianca a Washington e al Museo Picasso di Antibes in Francia. I quadri col dittatore comunista Nicolae Ceauşescu e la sua moglie sono rimasti alla Casa del Popolo (Bucarest). Diventato oggi il Senato della Romania, questo enorme palazzo è il secondo nel mondo dopo Pentagono. Sebbene che abbia dedicato dipinti alla coppia Ceauşescu, il pittore non ha mai offerto spazio nei suoi quadri ai simboli del comunismo: i trattori, la falce e il martello. Invece ha dipinto le grandi personalità romene: Decebal, Stefano il Grande (Ştefan cel Mare), Bălcescu ed Eminescu. Bălaşa ha ottenuto diverse onorificenze internazionali (Accademico d’Italia con Medaglia d’Oro, Salsomaggiore, 1980, Accademico delle Nazioni, Salsomaggiore, 1983, Honorary Doctorate – La Fondazione dell’Università The Marquis Giuseppe Sciluna International, USA 1988) è vincitore di numerosi premi in Italia e nel mondo: Medaglia d’oro- La Competizione europea di Pittura, Pescara,1965, Diploma di Maestro di pittura Honoris Causa, Seminario Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Salsomaggiore, 1982, Medaglia d’Oro, Parlamento Internazionale USA, 1982, Grand Premio delle Nazioni e La Statua della Vittoria –il Premio mondiale della Cultura, Salsomaggiore, 1983, Il Cavaliere dell’Arte, l’Accademia Bedriacense, Calvatone, Italia, 1985, Palma d’Oro d’Europa, Accademia Europa, Italia, 1986, Medaglia di bronzo Albert Einstein, USA, 1989. Artista versatile, ha ricevuto premi anche per la realizzazione di 12 film di pitture animate: “Il Pellicano d’argento” – Il Festival Internazionale di Film ed Animazione, Romania, 1966. I suoi quadri propongono degli spazi siderali o dei paesaggi marini, in varie tonalità d’azzurro, popolati da animali mitologici o personaggi da favola, in generale molto alti, con capelli lunghi e sciolti, la pelle bianca, nudi o appena velati e con tratti idealizzati. La sua produzione pittorica è in contatto stupendo con la visione fantastica del cosmo, con la rinascita del mondo: l’Annunciazione, Aspettando, Silenzio, Gli spazi blu, Monumento, Teleportazione, Il ritorno, la Danza dello spazio, L’Universo dell’amore, L’Arcipelago dell’amore, il Sogno della Memoria, il Suono del mare, il Cristallo, le Ragazze dalla luna, Gioventù, Canzone tra giorno e notte, il Presentimento, la Sinfonia, Luce dalla luce, la Cometa, Pietà, il Sonno, l’Epoca Ceauşescu, Icaro, le Atlantidi, l’Angelo di neve, Visione, l’Asteroide, la Galassia, le Chimere dello spazio, Resistenza, le Crisi. Ritratti: Matei (suo figlio), Didi, Andreea. Pochi sanno che ha scritto 3 romanzi: Il deserto azzuro’/Deşertul Albastru’, l’Esodo verso la luce /’Exodul spre Lumină’, Dimocrazia negli specchi /’Democraţie în Oglinzi’. “La luce azzurra dei dipinti di Bălaşa e la luce del sogno, la luce dello spazio. La sensibilità estrema di Sabin Bălaşa e rintracciabile solo a quei grandi pittori che hanno espresso sofferenze e aspirazioni alte in una maniera calma.
La pittura di Bălaşa è un’arte spirituale, casta, potrei dire, dimensione dimostrata tanto più dalla presenza della donna, essere trasparente, quasi immateriale”. (MARC HAVEL, ”Stella” (Steaua), n.6/1975). Definito dalla critica maestro del Romanticismo Cosmico, un surrealista secondo gli altri, i suoi dipinti creano l’effetto di una catarsi (Katarsis). Vale la pena ammirarli sul sito www.sabinbalasa.com!