A Milano – Mostra di fotografia Beatrice Minda
13 gennaio 2009-28 febbraio 2009
Martedì 13 gennaio alle ore 19.00 presso lo studio MiCamera – photography and lens-based arts, Via Medardo Rosso 19, a Milano, sarà inaugurata la mostra fotografica Innenwelt / Inner World dell’artista tedesca di origini romene, Beatrice Minda. Il progetto affronta il tema dell’identità romena e di come questa identità si riflette negli spazi che i rumeni abitano, sia in patria che all’estero. All’inaugurazione sarà presente l’artista. La mostra rimarrà aperta fino al 28.02.2009.
La lotta di classe, o il salto di classe, si può capire anche vedendo gli interni di una casa. Un’analisi a metà tra arte e ‘sociologia dell’arredo’. E se il salotto è quello buono invece che quattro stracci accumulati in una baracca di periferia si comprendono tante cose. Un esercizio complesso soprattutto in campo fotografico (nel caso specifico l’assenza delle persone è una caratteristica decisiva). Fissare una storia assumendo il dettaglio, il contorno, come elemento centrale dello scatto non è per niente facile. Se poi si vuole addirittura raccontare un modo, uno stile di vita di un popolo in giro per l’Europa allora ci si rende conto che la fatica rischia di essere inaudita. Non sembra essere così per l’artista tedesca Beatrice Minda che a Milano nella galleria MiCamera (via Medardo Rosso, 19 – Milano) presenta dal 13 gennaio la personale ‘Innenwelt / Inner World’, un progetto diviso in tre fasi. Il risultato è la mappatura dell’identità di un popolo, quello rumeno, e di come quest’identità si trasforma e viene declinata in patria e all’estero. Così, tra il 2003 e il 2006 Beatrice Minda ha viaggiato tra la Romania, la Francia e la Germania visitando alcuni romeni nelle loro case, intrattenendosi a lungo con loro e infine, decidendo di lasciare raccontare le loro storie agli spazi, nell’assoluta assenza delle persone. Le immagini sono così suddivise in: Interni in Romania – Interni borghesi in Francia e Germania – Interni di abitazioni dei lavoratori migranti in Francia. Un lavoro e una mostra da non perdere.
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