In uscita presso Rediviva il libro di Carlo D’Urso. “Il sangue e il grano (1875-1890): gli ultimi anni di Vincent van Gogh”, testo bilingue italiano e romeno.
Il testo che qui si presenta, Il sangue e il grano, è un ritratto della complessa figura del pittore Vincent van Gogh, sotto forma di un commento a una raccolta epistolare del pittore con il fratello Theo, lettere che testimoniano la sofferta formazione dell’uomo e dell’artista. Alla voce del pittore si affianca, in controluce, la voce di Carlo D’Urso; nel suo commento sembra di sentire l’eco lontana dei traduttori e poligrafi medievali che appuntavano ai margini delle “Scritture” il loro pensiero, un’aggiunta di “verbo” al “verbo”, una superfetazione evangelica.
Proprio la vocazione al sacro, o il furore religioso, viene messa in risalto dalle prime lettere del pittore che confida, sempre al fratello, le sue angosce e speranze; L’imitazione di Cristo è il testo che guida i suoi passi, tenta con la predicazione e con l’aiuto morale di portare sollievo ai minatori e ai poveri della desolata regione carbonifera del Borinage. La prima grande delusione arriva quando gli viene impedito di continuare nella sua opera di predicazione religiosa; da quel momento la sua divinità diverrà l’Arte, la pittura, la costante ricerca del suo stile e della sua personalissima forza pittorica; come noto arriverà a vette altissime di novità espressiva, unicità di colore e forma.
È un dono e una grazia che ci siano poeti come Carlo D’Urso, artigiano della parola e cultore del bello. Chi scrive ha e ha avuto spesso la fortuna di essere lettore privilegiato del magmatico laboratorio poetico di D’Urso, delle sue continue prove di raggiungere una letteratura e una poesia ‘universale’. Un aggettivo che ben s’addice a chi come lui tenta buona parte delle vie che la parola scritta può percorrere, dalla poesia alla prosa fino alla saggistica; universale quindi perché aspira e ha come modello la pienezza espressiva e l’assoluto.
(Dalla prefazione Emiliano Ventura)
Carlo D’Urso (1982, Milano) ha pubblicato poesie, articoli e prose poetiche in varie riviste e antologie letterarie. Fra le sue opere si ricordano: la raccolta poetica Sursum Corda (Milano, Il Melograno, collana «Stilnovo», 2007); Il sangue e il grano, saggio sugli ultimi anni di vita di Vincent van Gogh (Roma, Bardi Editore, 2008); la traduzione del testo integrale di Tamerlane (1827) di E.A. Poe (Roma, Arduino Sacco Editore, 2011); Crier Pour Lui. L’Inquieto Vagare di Arthur Rimbaud (Palermo, Torri del Vento Edizioni, 2013), e Vlad Dracula Ţepeş (Roma, Arbor Sapientiae Editore, 2014).
Traduzione dall’italiano in romeno: Valentina Negritescu e Adina Teodorescu; Impaginazione: Bogdan-Gavril Chiș; Editing e correzione bozze: Davide Arrigoni; Prezzo: € 8,00