FOTO: la copertina del libro
Recentemente la casa editrice “Iiriti Editore” ha pubblicato il volume “Nelu Pascu – la vita per la pittura”, un libro dedicato alla vita e alla carriera del pittore romeno Nelu Pascu, a cura di Daniela Ambrosio.
Il libro non segue solo la vita e la carriera del pittore romeno in Italia ma tocca argomenti importanti della cultura e l’arte romena. Il volume svela i pensieri e il percorso del pittore romeno in Italia, una strada non facile, una vita vissuta nel bene e nel male sempre da protagonista e mai da spettatore.
Nelu Pascu ha sempre affrontato i vari ostacoli della vita (difficoltà soprattutto economiche, momenti di dolore, momenti di ansia) con il sorriso, mai preoccupato o pensieroso, almeno all’apparenza.
Questa necessità di espressione comunicativa attraverso l’arte ha il suo apice in quegli anni in cui racconta “Ho sentito dentro di me forze sconosciute, ho preso coscienza di aspetti inesplorati della mia personalità, i lati più oscuri dell’essere. Dipingevo ogni giorno come se fosse l’ultimo della mia vita (…)’
Portare le radici da un paese oppresso per quasi cinquantanni non risulta una cosa facile e a volte i romeni hanno trovato l’unico rifugio nella cultura e nell’arte per esprimersi come persone libere. “Attraverso la pittura, Nelu ha manifestato l’urgenza di rintracciare nuovi strumenti per leggere la realtà e, molto probabilmente, anche di ritrovare una dimensione più stimolante e gratificante rispetto a quella in cui viveva. Il colore diventa cosi la formula magica per cancellare il grigiore dei lunghi anni della dittatura e la pittura è il segreto per cancellare, una volta per tutte, il ricordo del freddo, della fame, della durezza del lavoro della fabbrica” (p.60)
Se la sua vita si mostra oggi più generosa e grazie al suo impegno e all’incessante lavoro in cui ha creduto sempre cosi come Nelu Pascu confessa nella pagine del libro: “la pittura rappresenta l’opportunità di poter donare agli altri un istante di bellezza. Essere rispettato per la qualità artistica del mio lavoro, e non solo per il semplice fatto di essere un pittore, è sempre stata una delle mie priorità; affermare di avere qualcosa dentro e rendere gli altri partecipi di questa verità è stata piuttosto una scommessa che, visto il consenso dello pubblico, oggi posso dire di aver vinto. Diciotto anni di pittura e circa cinquemila quadri sparsi in più di venti Paesi del mondo mi dimostrano che, se non sono già un bravo artista, non la sarò mai. Questo pensiero, tuttavia, non mi da il diritto di fermarmi, ma è lo stimolo giusto per andare avanti sulla mia strada” (p.68).
Nell’indice troviamo: L’arte rumena di ieri e oggi con i seguenti capitoli: Viaggio in Romania (Alla ricerca dell’anima), Tristi nel proprio paese (Artisti in migrazione), La lezione dei grandi artisti (Stefan Luchian e la ricerca della semplicità), Fra tradizione e modernità (Nicolae Grigorescu: dalla Romania a Barbizion e ritorno), Un geniale pastore dei Carpazi (Constantin Brancusi e la conquista della purezza).
La seconda parte intitolata: “L’arte di Nelu Pascu” riunisce più argomenti basati sulla tecnica e l’arte del pittore romeno: Esplorando il colore (un viaggio lungo una vita), Cos’è la pittura (Passione e colore nel segno di van Gogh), Cos’è l’arte (L’arte secondo Nelu Pascu), Il colore (Tra scienza, storia, arte), L’arte e i suoi protagonisti (L’artista, il gallerista, il critico, il pubblico), Un viaggio nel colore, Un giorno a Galati.
La curattrice del libro mette anche in evidenza aspetti ed elementi pricipali dell’arte romena.
Per scrivere il libro la Daniela è andata a conoscere la Romania e il suo cuore artistico “prima di partire per il viaggio che mi avrebbe portato a visitare i luoghi in cui il nostro artista ha trascorso più di trent’anni della sua vita, non riuscivo a farmi un’idea ben precisa di questo paese, e quando cercavo di mettere insieme le informazioni accumulate, ne usciva fuori un quadro piuttosto confuso e variegato.
Dopo aver visitato diverse città e regioni percorendo strade polverose e sconnesse, la conclusione a cui sono giunta è che la Romania non ha un solo ma mille volti: dalla natura suggestiva e purissima all’eleganza di Bucarest, non a caso definito in passato la piccola Parigi; dalla povertà delle campagne, in cui si respira ancora un’atmosfera arcaica e fuori del tempo, al fervore culturale della città”.
Non è da trascurare il suo bello pensiero legato dall’Italia dove si trova da 15 anni e dove ha trovato una bella accoglienza pur conoscendo il sentimento della richiezza che nasce dal contatto tra la due culture:
“ (…) la Romania è nei miei ricordi, l’Italia è il mio presente. Ormai considero l’Italia il mio Paese adottivo e sento di farne parte. La cultura e la società italiana hanno lasciato un segno profondo nel mio modo di essere e non smetterò mai di dire che sono molto grato a questo Paese per quello che mi ha dato finora e per quello che potrà darmi nel futuro. Se mai riuscissi a fare in Italia tutto ciò che mi sono proposto, sarebbe un riconoscimento anche per la Romania (…)”.
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Nelu Pascu nasce a Cosmesti, Romania, nel 1963. Appassionato d’arte e filosofia, inizia a dipingere nel 1990 e studia disegno con maestri del suo Paese, tra cui Gheorghe Miron. Nel 1996 lascia la sua terra per l’Italia, che lo accoglie con generosità. Al suo attivo un buon numero di mostre in Italia e all’estero; le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.
Un brano ‘L’ho visto dipingere tra gli olivi argentati di Ostuni e le palme di Simeri, immerso in un mondo di idee che diventavano all’improvviso colori sulla tela accarezzata dall’azione lenta e sorvegliata della spatola. Alla piccola folla di curiosi che si radunava attorno a lui diceva di Monet, Pisarro, Gauguin cose che risuonavano dentro come una melodia di Puccini. Ma il suo cuore, e i suoi occhi, si accendevano di un aureo bagliore quando dalle labbra fioriva un nome conservato come un tesoro fra i rovelli dell’anima: Vincent Van Gogh. Giovanni Faccenda
“Nelu Pascu – la vita per la pittura” è un libro scritto in una maniera scorrevole, chiara, sagace e ovviamente con professionalità, un libro che coinvolge molto il lettore dall’inizio alla fine.
Violeta P. Popescu