Il Consolato Onorario di Romania a Firenze in collaborazione con la Fondazione ECN-YourLife e l’Associazione Latinità di Prato, con il supporto del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, presenta l’evento: DONNA ROMENA – ARTE e VITA, sabato 5 marzo 2011, ore 16.30; European School of Economics; Borgo SS. Apostoli, 19 – 50123 Firenze
Le problematiche e le conquiste della donna romena saranno ricordate sia attraverso il libro di Ingrid Beatrice Coman, che parla del periodo comunista in Romania, che da altri esperti italiani e romeni nel dibattito.
L’arte come veicolo di conoscenza tra popoli è il filo conduttore della serata che vede protagoniste la scrittrice Ingrid Beatrice Coman, con il suo nuovo romanzo “Per chi crescono le rose” edito da Edizioni Uroboros, l’artista Daniela Patrascanu e la fotografa Maria Gainuta con la mostra “Donne senza specchio”, che racconta momenti significativi di vita in Romania. Il prof. Raffaele Taddeo, curatore di volumi di letteratura dell’immigrazione, dialogherà con la scrittrice, mentre l’antropologo Gianfranco Greco ricorderà il grande filosofo romeno Emil Cioran e la sua donna amata.
PROGRAMMA
– Presentazione libro “Per chi crescono le rose” di Ingrid Beatrice Coman, a cura di prof. Raffaele Taddeo; Edizioni Uroboros, 2010
– Lettura frammenti del libro “Per chi crescono le rose”. Voce recitante: l’attrice Alba Grigatti, Compagnia teatrale Catalyst
– Videoproiezione “Esercizi di libertà”, Rivoluzione del 1989 in Romania
– “In margine a Cioran e al suo ultimo amore”, a cura dell’antropologo Gianfranco Greco
– Reading poetico – presentazione artistica. Daniela Patrascanu, artista, Presidente dell’Associazione ‘Vibrazioni dell’Anima’ Scandicci, farà una lettura di due poesie sue e offrirà ‘un flash di colore/ onda di vibrazioni’ tramite due dei suoi quadri più recenti.
– Mostra fotografica: “Donne senza specchio”, Maria Gainuta e Giovanni Trambusti Maria Gainuta e Giovanni Trambusti, www.photosofitaly.it, mostra fotografica ‘Donne senza specchio’, ispirata dal ritmo quotidiano della donna nei villaggi romeni di ieri e di oggi.
La serata si chiuderà con un buffet a base di prodotti tipici romeni.
Interventi:
La scrittrice Ingrid Beatrice Coman : è nata in Romania nel 1971, ma la sua formazione letteraria si svolge soprattutto in Italia alla scuola dello scrittore Raul Montanari ed alla Holden di Torino. Ha pubblicato: La città dei tulipani (romanzo), Tè al samovar (romanzo), Non spegnete la luce (raccolta di racconti) e la storia La stanza degli ospiti. Il libro “Per chi crescono le rose”, ambientato nella Romania dei nostri giorni, apre la collana di Edizioni Uroboros di Milano dedicata alla letteratura della Nuova Europa: la letteratura come veicolo di integrazione e conoscenza tra popoli. Il Romanzo è ambientato in una piccola cittadina della Moldavia in Romania, che sta vivendo i suoi ultimi mesi sotto il regime comunista nell’ autunno 1989. Una storia d’amore che racconta famiglie, paure, grigiore comunista, fame, arresti notturni, ribellioni giovanili e desideri di libertà e di sentirsi “vivi”. La delicatezza della scrittura rispecchia i delicati sentimenti della giovane studentessa innamorata. Raffaele Taddeo, professore, presidente del Circolo Multietnico La Tenda. Nel 1994 pubblica per il CRES insieme a Donatella Calati il quaderno ‘Narrativa nascente – Tre romanzi della più recente immigrazione. Nel 1999 in collaborazione con Alberto Ibba cura il testo La lingua strappata, edizione Leoncavallo. Nel 2006 esce il suo volume Letteratura nascente – Letteratura italiana della migrazione, autori e poetiche, Raccolto editore. Nel 2006 con Paolo Cavagna cura il libro per ragazzi Il carro di Pickipò, ediesse edizione. Nel 2010 Pubblica per l’edizione Besa La ferita di Odisseo – il ‘ritorno’ nella letteratura italiana della migrazione.
Prof. Gianfranco Greco: amico del noto filosofo romeno Emil Cioran, già professore alle Università di Aix en Provence, Tolosa, Tokyo farà un briefing in memoria di Cioran, dedicato allo studio e al suo percorso affettivo con riferimento alla condizione dell’immigrato.
I partecipanti riceveranno come ricordo un “martisor” romeno offerto dagli organizzatori.
Come raggiungere la sede dell’evento:
La European School of Economics di Firenze è situata nel centro della città, in zona a traffico limitato (ZTL), vicinissima a Ponte Vecchio e a dieci minuti dalla stazione dei treni di Firenze.
L’evento a cura di
Associazione Latinità, Prato, Presidente Mariana Manea
Fondazione ECN-yourLIFE Onlus, Presidente Orlando Pandolfi
Consolato Onorario di Romania a Firenze www.consolatodiromania.fi.it
Coordinamento evento
dott.ssa Maria Pop, redattrice www.culturaromena.it tel. 3204563416, e-mail mariapop@yourlifeproject.org
dott.ssa Irina Suliman, medico
tel. 347 2360483, e-mail irinasuliman@yahoo.com
Andrea Seno
Consolato Onorario di Romania a Firenze info@consolatodiromania.fi.it
La tradizione del marzisor
Come meglio festeggiare la donna se non attraverso l’arte e la tradizione, raccontando il suo cuore, i sogni, il lavoro, i dolori. La comunità romena presenta il suo tradizionale omaggio alla donna nell’incontro del 5 marzo 2011 alle ore 16,30 presso European School of Economics, Borgo SS. Apostoli, 19, Firenze. L’evento è organizzato dalla Fondazione ECN-yourLIFE in collaborazione con Il Consolato Onorario di Romania a Firenze e l’Associazione Latinità di Prato, con il supporto del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano. L’arte come veicolo di conoscenza tra popoli è il filo conduttore della serata che vede protagoniste la scrittrice Ingrid Beatrice Coman, con il suo nuovo romanzo “Per chi crescono le rose” edito da Edizioni Uroboros, l’artista Daniela Patrascanu e la fotografa Maria Gainuta con la mostra “Donne senza specchio”, che racconta momenti significativi di vita in Romania. Il prof. Raffaele Taddeo, curatore di volumi di letteratura dell’immigrazione, dialogherà con la scrittrice, mentre l’antropologo Gianfranco Greco ricorderà il grande filosofo romeno Emil Cioran e la sua donna amata. Sarà inoltre proiettato un frammento del film “Esercizi di Libertà” sulla Rivoluzione del 1989 in Romania, periodo nel quale la storia del romanzo si colora di momenti di oppressione, paura, privazioni e insicurezza.
Un Martisor (diminutivo di martie – marzo) è una finissima spiga formata da due fili intrecciati, uno bianco e l’altro rosso, ai quali viene attaccata una piccola figurina di legno o metallo (un cuore, una lettera, un fiore, uno spazzacamino, un ferro di cavallo o un quadrifoglio), che diventa un portafortuna. Perchè il rosso simboleggia l’inverno (forse a causa del rossore permanente del camino) e il bianco è sinonimo di rinnovo, di primavera. Il Martisor si porta all’interno delle giacche o attaccato al polso. Normalmente i Martisor vengono offerti alle donne (ad eccezione di alcune regioni) con dei fiori primaverili (mughetti o violette) con l’augurio di una primavera bella e soleggiata. Il filo rosso bianco con un amuleto (uno scudo in oro o argento, un conchiglia) un tempo veniva legato dai genitori al polso dei piccoli, offerto dai giovanotti alle ragazze (e viceversa in Moldavia), oppure scambiato tra ragazze con l’augurio di buona fortuna, di salute ‘come l’argento lucido, la pietra del fiume, una conchiglia nell’acqua’. I fili erano quasi sempre rossi e bianchi ma potevano anche essere neri e bianchi o d’oro e argento. Con il passare del tempo il piccolo scudo è stato sostituito da vari oggetti, in oro o argento, con degli amuleti dai significati più svariati, seri, sentimentali o divertenti.
8 Marzo- Festa della donna
La giornata internazionale della donna, comunemente definita festa della donna, ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, che le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
Per informazioni:
Maria Pop mariapop@yourlifeproject.org