Romania all’edizione 2013 del Carnevale di Venezia
L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia con il sostegno del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest e in collaborazione con la Scuola Grande di San Teodoro – Venezia e Venezia Marketing & Eventi – organizzatori ufficiali del Carnevale di Venezia, organizzerà nel periodo 2 –14 febbraio 2013 la mostra ROMANIA: COSTUMI E MASCHERE POPOLARI DA CERIMONIA presso la Scuola Grande di San Teodoro di Venezia (San Marco 4810). Il tema dell’edizione di quest’anno del Carnevale di Venezia è “Vivi in colori”.
La mostra, allestita nella Sala Piano Terra della Scuola Grande di San Teodoro di Venezia, presenta un numero importante di costumi e maschere popolari da cerimonia, provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest.
Il costume popolare romeno rappresenta uno dei più espressive campi di affermazione della creatività femminile. Innumerevoli sono le prove d’immaginazione e ingegnosità, di talento e buon gusto che ti attraggono quando guardi i vestiti festivi e cerimoniali del costume tradizionale di ogni regione etnografica della Romania. Dai tessuti di lino e canapa, lana e cotone, pelliccia o seta, le donne hanno creato modelli molto espressivi e originali, con inconfondibili caratteristiche artistiche in contesto europeo. Specializzate alla ‘scuola tradizionale’ hanno realizzato una preziosa collezione di capi d’abbigliamento, adattati ai ‘gusti’ di ogni generazione tramite mezzi d’espressione scelti in linea con i ‘tempi’.
Come un antico libro di cancelleria, scritto a mano con una bella calligrafia dalle donne di campagna, il costume tradizionale romeno è un testimone visivo in grado di trasmettere attraverso i secoli, importanti riferimenti culturali e storici sull’identità etnica, il luogo d’origine, l’età e lo stato civile di chi lo ha indossato.
I diversi ambiti di affermazione pubblica del costume popolare – in chiesa e nei giorni festivi, a Natale e a Pasqua, alle celebrazioni dei Santi patroni – hanno conferito a questi capi d’abbigliamento delle caratteristiche specifiche, concretizzate nella comparsa di alcuni elementi con valore simbolico e funzione di marchio cerimoniale. Tramite il sottile messaggio cromatico dei ricami e dei motivi decorativi si comunica visivamente la natura degli eventi che coinvolgono la persona che indossa il costume popolare. Il rosso in un’infinità di sfumature, a seconda dell’età, era il simbolo delle ragazze e delle giovani mogli vestite per partecipare ai balli, ai matrimoni e altre feste tradizionali. Il rosso ‘pacato’ o “color amarena” è l’espressione dell’età matura, e il nero è considerato il colore della vecchiaia e il messaggero visivo del dolore in prossimità della morte; la camicia con ricami neri e il fazzoletto scuro si indossano ai funerali e segnano il periodo di lutto indipendentemente dall’età.
Gli accessori con statuto di ornamento hanno svolto il ruolo di ‘marchi cerimoniali’ in grado di comunicare il significato dell’evento in cui è coinvolta la persona. La ‘corona nuziale’, la ‘piuma del genero’ (ornamento per il cappello), ‘l’asciugamano del padrino’, ‘l’ascia del governatore’ o ‘il martello della festa’ insieme alle ‘insegne dei cantanti di Natale’ (ornamenti per i cappelli), ‘i cappelli dei Căluşari’ o le maschere di quelli che eseguono le danze propiziatorie di Anno Nuovo, completano il costume cerimoniale, dandogli un’identità inconfondibile, in linea con lo specifico dell’evento.
Caratterizzato da una notevole unità morfologica – materiali, taglio, tipologia – il costume romeno è diverso – dal punto di vista decorativo e cromatico – da una zona etnografica all’altra. La sua ampia varietà riscontrabile talvolta all’interno della stessa entità territoriale è il risultato delle variazioni che sono nate per la necessità di adattamento non solo all’ambiente e al clima, ma anche ai rigori morali imposti dall’età e dallo stato civile delle persone, nonché alle esigenze psicologiche di ogni generazione di imporre il proprio gusto artistico e il desiderio di seguire le mode che hanno raggiunto anche le aree rurali. Ogni pezzo del costume popolare di cerimonia è un ‘libro di saggezza e d’esperienza umana’ e lo si può aprire ogni qualvolta si voglia veramente comprendere l’anima romena e l’universo spirituale dei romeni.
L’inaugurazione della mostra avrà luogo Sabato, 2 febbraio 2013, ore 12:00 presso la Scuola Grande di San Teodoro (San Marco 4810).
Inoltre, durante il periodo della mostra “Romania: Costumi e maschere popolari da cerimonia”, il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest realizzerà presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Cannaregio 2215) anche una mostra d’arte popolare romena che presenterà creazioni tessili e pezzi di vestiti tradizionali. Durante la mostra, il mastro artigiano Paul Buță farà dimostrazioni al pubblico di creazione delle maschere popolari romene.
In collaborazione con: Scuola Grande di San Teodoro – Venezia, Venezia Marketing & Eventi e Nuova CRS
Media Partner: Venezia News, Un Ospite di Venezia & Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia
Responsabile progetto: MIHAI STAN
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ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA DI VENEZIA