Recensire un libro non è un lavoro facile, se poi questo libro è il lavoro di una delle personalità più eminenti della cultura romena come il Presidente dell’Accademia di Romania il lavoro si presenta arduo. Ma, tutto questo sforzo è ben ripagato dal profondo legame di amicizia che mi unisce al Professor Ioan Aurel Pop.
Il libro “identità romena” pubblicato in Italia dalle edizioni “Rediviva” ha il merito di raccogliere in una agile volume una serie di conferenze, recensioni ed interventi che il Professor Pop ha fatto negli ultimi anni. Tali scritti, seppur riferiti ad eventi diversi hanno proprio come filo conduttore il concetto di illustrare anche a chi è digiuno di storia il concetto di identità del popolo romeno.
Già altre volte, ho avuto il piacere di parlare di opere del Professor Pop, ed anche a costo di ripetermi quello che apprezzo nei lavori del noto accademico è il suo amore verso la propria Patria, la Romania. Un amore sincero, senza alcun interesse. Una forma di vero patriottismo, senza che mai si sconfini nel nazionalismo.
Su questo tema, vorrei riprendere un passo contenuto nel saggio “ Prefazione alla seconda edizione del libro istoria, adevarul si miturile. Note de Lectura” dove viene dato un vero insegnamento su cosa sia il patriottismo . Infatti, il Prof Pop scrive “ Solo amando la propria Patria , si può amare la Patria degli altri, rispettando l’uomo ovunque sia e l’umanità in genere” e poco più oltre “ Se rinneghiamo il paese, rinneghiamo noi stessi, perché noi costruiamo il paese” . Questi due passaggi sono a mio modo di vedere una maniera con il quale approcciarsi a questo volume che ha il pregio di prendere spunto da diversi eventi o momenti commemorativi per leggere e saper trasmettere il proprio amore verso la Romania. Una Romania, fiera della propria storia e cultura ma da sempre aperta e rivolta culturalmente verso l’Europa occidentale come emerge nel saggio “Tra reale e ideale : Dimitrie Cantemir sul ruolo dei romeni in Europa” oppure nella sezione intitolata “Luoghi , Persone e Comunità”.
Vorrei sottolineare, tra gli altri contributi che compongono il volume il bel saggio “L’immagine di sé dei romeni nell’inno nazionale – tra passato e futuro”. Un lavoro, se mi si permette scritto più di tutti con molto cuore nel quale l’autore ci accompagna nella comprensione dell’inno nazionale romeno , spiegandone il significato e la storia e ricordando a tutti noi l’importanza dei simboli nazionali.
Vorrei consigliare vivamente la lettura di quest’opera del Professor Ioan Aurel Pop. La consiglierei molto agli italiani, anche se digiuni di storia romena, perché alcuni passi, mutate le cose che vanno mutate ben si possono riproporre anche a noi. A coloro che si avvicinano alla storia di Romania, perché offre le basi per poter iniziare un proprio percorso alla scoperta di questo popolo ed infine a tutti coloro che sentono di vivere appieno la propria vocazione di apparenza alla cultura europea.