Meccaniche della Meraviglia VIII
15 settembre – 10 ottobre 2012
per la regia di Albano Morandi
Siamo ormai all’ottava edizione di questa rassegna che vede tra i suoi aspetti più interessanti la contaminazione tra spazi architettonici di storia locale e l’arte contemporanea.
Realizzata nel corso degli anni in collaborazione con la Provincia di Brescia e con numerose Amministrazioni comunali, la rassegna è giunta al punto di abbracciare – in questo suo ormai vasto lasso di tempo – tutto il territorio provinciale, dalle valli alla pianura, passando per i laghi e le colline.
Questa proposta di mostre d’arte contemporanea, allestite in spazi architettonici di particolare pregio, quali castelli, palazzi, chiese e siti di archeologia industriale, è concepita e organizzata come un percorso itinerante, con lo scopo di far conoscere e valorizzare alcuni luoghi emblematici della storia bresciana.
In passato sono stati utilizzati luoghi come Torre Avogadro a Lumezzane, i castelli d’Iseo e di Montichiari, le terme di Boario, il monastero di S. Pietro in Lamosa, il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera o Villa Zanardelli a Toscolano Maderno, o quegli spazi che hanno segnato lo sviluppo economico e la storia sociale delle sue valli, basti pensare ai musei del ferro e del lavoro in Valtrompia, alle ex-aree industriali della Falck di Vobarno o del cotonificio De Angeli Frua di Roè Vociano, per citarne solo alcuni.
Questa ottava edizione si presenta quindi come logica continuazione delle precedenti, con in più una nuova formula dedicata alla creatività giovanile.
Oltre alla nostra Proloco, saranno coinvolte nel progetto le Proloco di Desenzano e di Salò e le amministrazioni di Desenzano del Garda, San Felice del Benaco, Manerba del Garda, Salò e Gardone Riviera.
Comuni coinvolti: Desenzano del Garda, Manerba del Garda, San Felice del Benaco, Puegnago del Garda, Salò, Gardone Riviera
Proloco Coinvolte: Puegnago del Garda (Capofila del progetto), Desenzano e Salò
Con il patrocinio di: Provincia di Brescia,
Centro Culturale Italo-Romeno Milano, Fondazione Culturale Memoria Bucarest Romania
Luoghi espositivi: Desenzano del Garda, Castello
Manerba del Garda, Chiesa di Balbiana
San Felice del Benaco, Isola Borghese
Puegnago del Garda, Palazzo Leonesio
Salò, Lazzaretto
Gardone Riviera, Grand Hotel
Autori coinvolti:
Gaetano Grillo – Desenzano del Garda, Castello
Daniela Nenciulescu – Manerba del Garda Chiesa di S. Lucia a Balbiana
Franco Mazzucchelli – San felice del Benaco Isola Borghese
Salvatore Anelli – Salò, chiesa del Lazzaretto
Maria Cristina Crespo – Gardone Riviera, Grand Hotel
Luca Pozzi – Puegnago del Garda, Palazzo Leonesio
Corrado Galli, Sara Apostoli, Melissa Provezza, Alberto Zanchetta – Salò, Lazzaretto
Critici Coinvolti:
Rachele Ferrario per Gaetano Grillo
Alberto Zanchetta per il progetto Memento Vivere
Achille Bonito Oliva per Maria Cristina Crespo
Anna Comino per Daniela Nenciulescu
Paolo Aita per Salvatore Anelli
Maria Cristina Maccarinelli per Luca Pozzi
Daniela Nenciulescu è nata a Bucarest (Romania) nel 1952, vive e lavora ad Abbiategrasso (Milano).
Nonostante giochi ad apparire fabbro, operaia, tornitore, Daniela Nenciulescu non perde la propria femminilità. Avvolta oltre i maglioni invernali da un grembiulone d’altri tempi, guanti da fucina e occhiali da vista che sembrano da fiamma ossidrica, Daniela non riesce ad oscurare il sorriso spontaneo. Dal primo sguardo dichiara la propria ironia, che invade l’abbigliamento, la formalità d’incontro, le riprese fotografiche. Ride perché si affronta tutto con esagerata serietà, anzi con enfasi. Si parla di artisti ma lei sostiene che artista è Michelangelo. Si parla di opere e lei dice che si tratta di lavoro. E riporta toni e miti alla dimensione naturale.
Daniela Nenciulescu è nata e cresciuta a Bucarest, è arrivata in Italia alla fine anni Sessanta. Scivolavano sulla sua pelle le libertà di pensiero e di parola, di scelta e di vita, di poco o di nulla. Ricorda bene la carestia delle sue città quando la nostra gente già viveva il boom economico. È rimasto impresso il senso di ebbrezza e disagio vedendo un nostro negozio ridondante di offerte e rammentando il vuoto nel proprio Paese. E la condizione degli intellettuali annichiliti senza prova a discolpa. Quelli erano argomenti di grande consistenza. Gli stessi, ancor oggi, a vessare gran parte del mondo. Non prendiamoci troppo sul serio, la verità è un’altra cosa. Emana spirito di solidarietà, di vicinanza. Eppure la sensazione di delicatezza contrasta con la durezza del suo lavoro. Sarà un altro aspetto della sua ironia oppure lo spessore della concretezza. Lastre di ferro, d’acciaio, strumenti a taglio, a fuoco, a perforazione. Non manca niente, lo studio è un laboratorio, un’officina. Non assembla ma costruisce. Taglia e forma, piega il materiale alla volontà, lo tramuta e lo personifica, come idolo, reperto o austerità del sorriso. Non recupera lembi di scarto, compra cisterne, serbatoi, pezzi di motore e brani di meccanica, poi interviene con i suoi bisturi di chirurgia immaginifica e surreale, con giocosità un po’ dada, con il piacere di banalizzare ciò che un inventore ha prodotto e nobilitare ciò che era banale.
Apparentemente Daniela Nenciulescu si diverte nella fatica di grande gusto ma in realtà divertiti e felici più di lei sono i suoi lavori, che esprimono fierezza e mostrano alta dignità. Si ergono verso l’alto, si protendono al prossimo, intavolano colloquio e, se Daniela non li chiama opere, loro sanno di non essere nemmeno cose. Ora vivono una stagione nuova, colorata, hanno lasciato la scorza del ferro e assumono la pelle del bianco e del rosso. Come riverberi di luna o vellutato candore dell’anima.
Per maggiori informazioni sugli artisti:
www.salvatoreanelli.it;
www.francomazzucchelli.it;
www.cristinacrespo.org;
www.gaetanogrillo.it;
www.danielanenciulescu.it;
www.lucapozzi.com;
3. LABORATORI DIDATTICI & VISITE GUIDATE
Durante il mese di apertura della mostra, su richiesta delle singole scolaresche, potranno essere tenuti dei laboratori didattici che partendo dalla visita delle singole esposizioni serviranno a riflettere su cosa possa significare ‘produrre arte’ in funzione al concetto di visione: saper cioè vedere meglio per saper meglio comunicare.
Nelle ore serali potranno inoltre essere organizzate visite guidate per il pubblico adulto.
INAUGURAZIONI & ORARI
orari di apertura delle sedi
Desenzano del Garda
Manerba del Garda
Puegnago del Garda
Salò
Gardone riviera