Rediviva edizioni è lieta di annunciare la donazione di cinquanta volumi del libro: “Storia della Transilvania”,...
Rediviva edizioni è lieta di annunciare la donazione di cinquanta volumi del libro: “Storia della Transilvania”,...
Il 22-26 maggio 2019, si è svolta a Bucarest la seconda edizione del Festival Culturale dei Romeni all'Estero,...
La quarta edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano, in programma dal 11 al 12 maggio presso...
Rediviva Edizioni è la casa editrice romena nata come progetto all'interno del Centro di Cultura Romena di Milano. La...
di Silvia CATTA Con molta gioia abbiamo ricevuto nella nostra redazione un materiale molto interessante che tratta il...
Dușița Ristin Traduzione di Antonio Buozzi Come è stato spesso rimarcato, il messaggio lirico della poetessa Elena...
Con "Il Viandante e la Miorita", racconto già comparso su "Orizzonti Culturali Italo-Romeni", lo scrittore Armando...
di Ingrid Beatrice COMAN-PRODAN, scrittrice Ho letto il Suo articolo “Sindrome Italia, nella clinica delle nostre...
Comunicato. Invito Milano. "La Città plurale". Romania. Evento promosso dal Comune di Milano. Martedi, 16 aprile 2019....
Ancora una volta presentando un libro devo ripetermi: perché si continuano a ricordare soltanto i crimini nazisti,...
di Violeta POPESCU Il metropolita Visarion Puiu è una delle figure più importanti della Storia della Chiesa Ortodossa...
Di Renato Giovannoli, scrittore e docente Dobbiamo essere grati alle edizioni Rediviva di Milano che hanno proposto...
Nel nostro lungo tour di presentazioni nel 2018 abbiamo incontrato oltre 2.000 persone; una ventina di eventi –...
È in uscita il libro di poesia dell’autrice romena Elena Liliana Popescu dal titolo: “Inno all’Esistenza”, per Rediviva edizioni, traduzione dal romeno di Antonio Buozzi e Luca Cipolla, 90 p. collana Phoenix. Il volume Inno all’Esistenza è stato pubblicato per la prima volta nel 2000 in lingua romena: “Imn Existenței” edizioni Herald, raccolta poetica che contiene quattro inni: Inno all’Esistenza, Inno alla Vita, Inno alla Libertà, Inno al Silenzio. Il libro viene tradotto in spagnolo da Joaquín Garrigós e Adrian Mac Liman, e pubblicato nel 2006: Himno a la Existencia, Edizioni Linajes Editores, Mexico, seguendo poi traduzioni anche in altre lingue, in Europa e al di fuori, come in Bengali e in cinese. L’introduzione del volume e firmata di Dan Slușanschi e la prefazione di Raúl Lavalle, con una postfazione di Antonio Buozzi.
A te, che apri questo libro…Prova a lasciare da parte le preoccupazioni della giornata per poter camminare insieme nella realtà del Sogno chiamato Poesia, aprendo la porta del tuo cuore a questi versi, scritti apposta per te. Accoglili senza giudicarli, se puoi, perché “il possibile abita accanto al necessario” (…) Elena Liliana Popescu
Il “Corriere della Sera del 29 Ottobre 1918, riportava questa notizia della costituzione della sezione lombarda del Comitato Italiano Pro Romeni , nella prima riunione di questo gruppo veniva comunicata la costituzione della Legione Romena d’Italia e , a differenza d degli altri comitati sorti a Roma e Napoli , fin dalla sua prima riunione si sottolineò l’importanza dei “vantaggi economici di più stretti rapporti tra italiani e romeni”. La sede del comitato fu fissata nella centralissima Via Quintino Sella, 3 a pochi passi dal Castello Sforzesco. Animatori di qeusto gruppo milanese erano imprenditori, politici e appartenenti alla borghesia milanese. Vediamo , ora nel dettaglio i profili del comitato milanese “Pro Romania”.
MI-E DOR DE TINE – PERCHE’ AMO LA ROMANIA Armando Santarelli Perché mi sono innamorato...
Perché mi sono innamorato della Romania? Non è mai facile rispondere a domande di questo genere. E’ un qualcosa di profondo, che ha a che fare con i codici dell’anima. E questi, chi è in grado di decifrarli? L’amore non si misura; ma se ti conquista, senti che è come se fosse lì da sempre. Ecco, quando ho messo piede in Romania per la prima volta (molto più tardi rispetto ad altri Paesi europei e mondiali), ho provato l’emozione che ci pervade tornando nella terra natale dopo una lunga assenza. Ovunque posassi lo sguardo, qualcosa di familiare, di semplice e di estatico, di trasparente e misterioso allo stesso tempo. Un amore tardivo dunque, ma proprio per questo maturo, forte, completo, come a voler riempire un vuoto che la mia anima aveva tollerato solo perché ignara della fonte capace di apportare nuovi stimoli e interessi alla mia vita.
La Biblioteca del Senato italiano ha pubblicato recentemente la Costituzione italiana in lingua romena. Il Senato della Repubblica contribuisce a diffondere la conoscenza della Costituzione italiana attraverso la traduzione del testo della Carta fondamentale in lingua straniera.Traduzione a cura di Violeta POPESCU.
Legendina di Paolo, conosciuta da anni solo con il nome d’arte Legendina nasce a Hurdugaciu nel 1939. Provenendo da una famiglia di artisti (il padre scultore), intraprese giovanissima gli studi artistici. Appena diciassettenne iniziarono i primi incarichi da eseguire nei piccoli centri della Transilvania. Ebbe la fortuna di affrescare una chiesetta di campagna facendosi notare riuscendo così ad entrare nello studio di Corneliu Baba (18 novembre 1906, Craiova – 3 gennaio 1997 Bucarest). Sotto la guida di Baba affinò le conoscenze tecniche per arrivare ad un proprio stile personalissimo che coniuga ambientazioni di sapore metafisico con la cultura iconica bizantina. Nel 1978 una borsa di studio erogata dall’UNESCO permise a Legendina di approfondire gli studi all’estero. Nel 1982 il suo definitivo trasferimento in Svizzera dove morirà nel 2017.
In uscita: "La Chiesa Ortodossa Romena dopo la Seconda Guerra Mondiale. Figure dell'Ortodossia romena nell'Occidente",...
Le chiamiamo “badanti”, un termine che non ha un corrispondente nella loro lingua. Vengono dall’Ucraina, dalla Russia, dalla Polonia, dalla Repubblica di Moldavia, ma soprattutto dalla Romania. Arrivano in Italia per sobbarcarsi un compito mai facile: prendersi cura dei nostri congiunti anziani e malati che non possiamo o non vogliamo più assistere.
Per millenni di storia umana le persone anziane sono state accudite dai membri della famiglia. Ma l’invecchiamento, e la considerazione che ne ha la società, non è legato soltanto alla fisiologia, è anche il risultato di un processo culturale e perciò sottoposto a inevitabili mutamenti nelle epoche storiche. Il progresso della scienza medica e la svolta demografica dei Paesi Occidentali ha portato ad un quota altissima di anziani ultrasettantenni. Contemporaneamente, la valutazione della vecchiaia ha subito un cambiamento quasi radicale: da bene prezioso a peso per la società. Il sapere è troppo vasto, le conoscenze evolvono troppo velocemente per diventare un patrimonio interiore da trasmettere ad altri; vecchiaia e saggezza non vengono quasi più associate. Inoltre, a sfavore della vecchiaia gioca la convinzione, peraltro non dimostrata, che una società invecchiata diventi meno efficiente e competitiva.
Cosa abbandona la memoria all’oblio? Quale tensione intralcia l’identità collettiva, nel passaggio tra generazioni e nella convivenza tra differenti culture?
Affiora l’interrogativo, oltre che per dar voce ad autentici respiri di vita, in seguito all’urgenza di esplorare e valorizzare la ricchezza del dialogo comunitario all’interno della eterogenea compagine sociale. E questa, quando non si ritrova
accolta o nutrita, è respinta: chi, infatti, dinanzi ad essa, fa lievitare in sé paura, ostilità o indifferenza, trascura la genesi delle antiche radici, nate da comunione e integrazione di popoli, o dimentica l’atavica e irrefrenabile esigenza dell’Uomo non
soltanto di sopravvivere ma anche di selezionare il luogo dove reinventare la propria esistenza.
Achille Ricci prima di essere commissario prefettizio del convitto di Affori fu per 25 anni console onorario in Milano per la Romania. Le informazioni in riguardo alla sua attività sono poche; Il Grand’Ufficiale Achille Ricci (1867-1944) ebbe anche l’incarico di console onorario della Romania a Milano probabilmente nel periodo 1903-1928, come risulta da un documento d’epoca datato nel 1928,
ono 14 i premi vinti quest’anno dalla Romania al Concorso Internazionale “Giovani e Poesia” di Triuggio, ai quali si aggiunge un altro riconoscimento alla Moldova. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 giugno nella prestigiosa cornice di Villa Taverna di Triuggio, in provincia di Monza Brianza. In un collegamento con Radio Romania Internazionale, la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, Violeta Popescu, ha offerto maggiori dettagli sulla partecipazione di Romania e Moldova.
Salone del Libro di Torino: Intervista Prof. Ioan Aurel POP – rettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj e Presidente dell’Accademia Romena.
Presentazione: STORIA DELLA TRANSILVANIA, ed. Rediviva 2018. Autori: Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan.
Intervista a cura di Felicia videoreporter.
Più di 100 anni fa fu costruita la scuola italiana Regina Margherita dal mecenate Luigi Cazzavillan, il quale la regalò allo Stato Italiano. Vi contribuì in solido e personalmente anche il re Vittorio Emmanuele III. Nel 1915-1916 fu costruita la Chiesa italiana e dopo pochi anni, nel 1923, fu fondato anche l’Istituto di Cultura Italiana dal prof. Ramiro Ortiz. Questi sono tre elementi, soprattutto i primi due, la scuola e la chiesa, che costituirono il cuore della comunità italiana. Una comunità che non era né numerosa né ricca, però possedeva qualcosa che è inimitabile, possedeva il senso di appartenenza.
Una presenza del tutto particolare quella della Romania all’edizione 2018 del Salone Internazionale del Libro di Torino, che ha appena chiuso i battenti. Lo ha detto a Radio Romania Internazionale il prof. Bruno Mazzoni, noto romenista e traduttore, già Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa.
Un messaggio di unità e ottimismo: così il Presidente dell’Accademia Romena e Rettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Ioan Aurel Pop, in occasione della Festa dell’Europa, celebrata il 9 maggio. In un’intervista a Radio Romania Internazionale, il prof. Pop ha parlato del contributo del nostro Paese al progetto comunitario, in vista della Presidenza di turno del Consiglio UE, che la Romania assumerà nel primo semestre del 2019. Il Presidente dell’Accademia ha fatto riferimento anche al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove il 12 maggio sarà presentata la “Storia della Transilvania”, in traduzione italiana, un volume che ha scritto insieme al prof. Ioan Bolovan dell’Università di Cluj-Napoca. L’edizione italiana è stata pubblicata presso Rediviva, la prima editrice romena fondata in Italia, con il sostegno del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.
Zero Positivo, romanzo scritto dalla Cocis con toni brillanti e linguaggio fluido ed evocativo, è la storia di tre liberazioni, di tre salvezze di cui è autobiograficamente protagonista l’autrice stessa. La prima salvezza: dalla malattia, che drammaticamente coinvolge l’autrice mentre porta nel grembo un bambino. Malattia che sconvolge i percorsi dell’autrice, malattia contro cui lotta, malattia accolta e riconciliata, malattia finalmente superata e vinta.
La casa editrice Rediviva è lieta di annunciare nell’anno del Centenario della Grande Unione della Romania (1918-2018), l’uscita del volume: “Storia della Transilvania” di Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan, 434 p., edizione illustrata (300 fotografie), collana Culture si Civiltà, traduzione dal romeno Maria Floarea POP. Il progetto editoriale e stato sostenuto dal Centro Culturale Italo Romeno e dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso il programma delle traduzioni TPS. Il volume verrà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, sabato, 12 maggio 2018, ore 18 00, dagli due autori Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan.