UN RAPPRESENTANTE DELL’ESILIO ROMENO: IL PROFESSOR TEODOR ONCIULESCU (1)
di Gheorghe Carageani
Teodor Onciulescu nacque il 4 agosto 1907 nel centro rurale di Voloca pe Derelui, circoscrizione di Cosmin, provincia CernăuŃi, nella regione nord occidentale della Moldavia conosciuta col nome di Bucovina, territorio annesso all’Impero austro-ungarico nel 1775 e con decreto del 1849 trasformato in ducato e regione della corona imperiale.
Dal certificato di battesimo dell’arcidiocesi ortodossa della Bucovina e precisamente del Protopresbiteriato ortodosso di CernăuŃi – parrocchia ortodossa di Voloca – risulta che la data del 4 agosto è secondo la vecchia numerazione, mentre secondo quella nuova è indicato il giorno del 17 agosto. Il nome di battesimo del neonato è Teodor, la nascita è legittima e i suoi genitori sono Di mitrie Onciulencu, agricoltore di Voloca, e Anghelina, nata Antoşi. Dalle notizie che ho direttamente dal professor Onciulescu, so che entrambe le famiglie, Onciulencu e Antoşi, erano venute in Bucovina dal Maramureş “nei secoli passati”.
Con decisione del Ministero di Giustizia, Direzione giudiziaria di Bucarest, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.107 del 12 maggio 1938, Onciulencu D. Teodor, riprende il suo nome originario Onciulescu.
Frequenta le 4 classi del ginnasio statale nel comune urbano di VijniŃa, provincia StorojineŃ, col giudizio bene, come risulta dall’Attestato finale emesso l’8 luglio 1924 dal Presidente della commissione d’esame della sessione luglio 1924. Frequenta le 4 classi del corso superiore al liceo “D. Cantemir” di Cozmeni, indirizzo moderno, e lì sostiene la licenza liceale nella sessione estiva del 1928. Dal Certificato di licenza sostenuta a Cozmeni il 25 luglio 1928 risulta che l’esame finale è consistito in 3 prove scritte (Lingua romena, Lingua francese e Lingua latina) e in 7 prove orali (Lingua romena, Storia patria, Geografia romena, Educazione civica, Lingua francese, Scienze fisico-chimiche e Scienze naturali). Onciulescu ottiene la media generale di 6,10, classificandosi XI su 64 promossi.
Dopo aver terminato il Liceo, Teodor Onciulescu segue i corsi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di CernăuŃi ed ha come professori, tra gli altri, Ilie Bacinschi, Leca Morariu, Alexandru Procopovici, Ion Nistor e Giorgi-Alberti. Nell’anno universitario 1932/33 viene mandato dall’Università di CernăuŃi, con una borsa di studio, a Pisa, dove frequenta i corsi della Facoltà di Lettere e sostiene esami con i professori Clemente Merlo, Attilio Momigliano, Leandro Biadene e Amos Parducci. A Pisa lavora alla tesi di laurea dal titolo Reminiscenze petrarchesche in Giacomo Leopardi che sostiene nel giugno 1934 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di CernăuŃi col professor Ilie Bacinschi. Ottiene così la Laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo Filologia moderna, con specializzazione in Lingua e Letteratura italiana, Lingua e Letteratura romena e Storia romena.
Dal 9 settembre 1934 fino al novembre 1934 insegna Lingua e Letteratura romena al liceo “Dragoş Voda” di Cîmpulung Moldovenesc.
Dopo aver sostenuto e superato un concorso, il giovane professore viene mandato dall’Università di CernăuŃi come borsista della Scuola Romena di Roma (l’attuale Accademia di Romania in Roma), tra il novembre 1934 e il novembre 1936, per perfezionare i suoi studi filologici. Nella Città Eterna ottiene nel 1936 la laurea in Filologia romanza alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Roma col voto massimo: 110 e lode. Relatore della tesi è Giulio Bertoni, noto filologo e storico delle lingue e letterature romanze. Dopo aver sostenuto, secondo le leggi romene allora in vigore, un esame con una commissione composta dai professori Ilie Bacinschi, Leca Morariu, Alexandru Procopovici, Cândea e I.R. Sbiera, questa laurea è equipollata al dottorato romeno e ciò gli permette di ottenere, il 17 aprile 1937, il titolo di dottore dell’Università di CernăuŃi.
Come borsista della Scuola Romena di Roma effettua ricerche sui legami linguistici e culturali italo-romeni, con un’attenzione particolare all’attività di Giovenale Vegezzi-Ruscalla.
In seguito alla proposta dei professori Giulio Bertoni, E. Levi, D’Ancona e Claudiu Isopescu viene nominato, nel novembre 1936, lettore di Lingua e Letteratura romena presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli , dove rimane fino al 1958. Presso la stessa Università tiene, tra il 1958 e il 1971, un corso libero gratuito come libero docente di Lingua e Letteratura romena.
Tra il 29 ottobre 1937 e il 29 ottobre 1944 è lettore di Lingua romena anche all’Istituto Universitario Orientale di Napoli dove, a cominciare dall’anno accademico 1944/45, è nominato professore incaricato, sempre di lingua romena, fino al 1 novembre 1971. Mediante concorso diventa professore aggregato (tra il novembre 1971 e il gennaio 1974) e, sempre per concorso, professore straordinario e professore ordinario tra il 1974 e il 1 novembre 1977 presso lo stesso Istituto. A 70 anni, età massima fino a cui si potevano tenere corsi universitari, Onciulescu diventa, il 1 novembre 1977, professore fuori ruolo, funzione che avrebbe dovuto ricoprire per 5 anni. Il destino ha, però, voluto che l’11 aprile 1981, dopo un anno di sofferenze, il professor Onciulescu si sia spento, malato di cancro.
Per 21 anni aveva insegnato anche Filologia romanza all’Istituto Universitario di Napoli, prima come professore supplente, poi come aggregato e, tra il 1972 e il 1977, aveva tenuto corsi di Filologia romanza anche all’Istituto Universitario pareggiato di magistero femminile “Suor Orsola Benincasa” di Napoli con corsi di 3 anni.
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Benché sia vissuto, dal 1933 in poi, più in Italia, prima come studente, poi come ricercatore e quindi come lettore, quando è venuto il momento di formarsi una famiglia Onciulescu è tornato al suo luogo di origine. La futura moglie, Leontina Nichitovici, nasce anche lei a Voloca pe Derelui l’11 novembre 1905, segue i corsi della Scuola normale per maestri di Cernăuti e ottiene la licenza liceale dopo l’esame sostenuto nella sessione del giugno 1926.
Il 16 luglio 1938 Teodor Onciulescu e Leontina Nichitovici contraggono matrimonio civile a Napoli come risulta dal Certificato rilasciato dall’Ufficio di stato civile del Comune di Napoli. Testimoni sono Claudiu Isopescu e sua moglie Venera Iordanovici Isopescu. Dalle informazioni dirette dei coniugi Onciulescu, so che la signora (allora signorina) Leontina si è sposata, in realtà, per procura, trovandosi in Romania alla data delle nozze. Dopo due settimane ha luogo il matrimonio in Romania, fatto attestato dal certificato di matrimonio della parrocchia ortodossa romena di Cosmin, in cui sono riportati anche i testimoni: il dott. Longin Baculinschi e sua moglie Camelia. Nella primavera del 1960 Onciulescu ottiene la cittadinanza italiana e depone il giuramento a Napoli il 3 maggio 1960.
Tra il 1936 e il 1946 il professor Onciulescu è pagato dallo stato romeno. Nel frattempo la situazione era cambiata in patria e si era instaurata la feroce dittatura comunista. Coloro che rappresentavano, in un modo o nell’altro, la cultura romena all’estero furono richiamati in Romania. Tra essi il professor Onciulescu che, alla pari di molti altri nelle sue stesse condizioni, si rifiuta di tornare e sceglie la libertà1.
Nel lungo periodo dell’esilio, durato 40 anni, Onciulescu si è distinto non solo come professore e ricercatore, ma anche come instancabile propagatore della letteratura e cultura romena.
Uno dei suoi meriti importanti è stato quello di essere fondatore, membro attivo e cassiere della Società Accademica Romena (S.A.R.), istituita a Roma nel 1957. Nella sua qualità di cassiere, funzione notevole all’interno della S.A.R., Onciulescu non solo ha amministrato con oculatezza i fondi, ma si è adoperato nel reperire mezzi (sponsorizzazioni) per lo svolgimento dell’attività di questo importantissimo foro di cultura che riuniva molte personalità dell’esilio romeno. Alcuni membri della Società Accademica non pagavano nemmeno le loro quote, per cui le donazioni (soprattutto delle banche) erano essenziali per il buono svolgimento dei Congressi e per la stampa delle pubblicazioni della S.A.R.
Il professor Onciulescu ha partecipato a 13 dei 14 Congressi della S.A.R., rinunciando a prender parte solo ai lavori del penultimo Congresso, quello dell’agosto 1969, organizzato negli Stati Uniti e ciò per un banale motivo che egli stesso mi ha confessato: aveva paura di viaggiare in aereo!
Ecco i titoli delle sue comunicazioni, precedute dall’anno, dal luogo e dal paese in cui si sono svolti i rispettivi Congressi della S.A.R.:
1958 – Mainz (Germania): La fortuna di V. Alecsandri in Italia 1959 – Strasburgo (Francia): I Romeni in un poema di Bracciolini 1960 – Monaco (Germania): La fortuna di I.H. Rădulescu in Italia 1961 – Venezia (Italia): Un’anonima relazione inedita del Seicento sui Principati romeni 1962 – Londra (Inghilterra): Mozes Gaster e la letteratura popolare romena 1963 – Nijmegen (Olanda): L’introduzione della lingua romena nell’insegnamento universitario italiano
1964 – Regensburg (Germania): Il Danubio nella poesia popolare romena 1965 – Friburgo (Svizzera): Dante nell’interpretazione dei Romeni1966 – Salamanca (Spagna): La fortuna di Cervantes in Romania 1967 – Roma (Italia): La Scuola Romena di Roma e la sua importanza per la cultura romena 1968 – Salisburgo (Austria): Theodor Gartner e i suoi studi sul romeno
1970 – Parigi (Francia): Marc’Antonio Canini e le sue corrispondenze sulla guerra romena d’indipendenza 1877-1878. Ha partecipato anche al:
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Congresso di storia del Risorgimento in Italia (Roma, 1938) con la relazione: Un assiduo socio della Società Nazionale Italiana e di quella Neolatina: il torinese Giovenale Vegezzi Ruscalla. – Simposio dedicato ai rapporti culturali tra i tedeschi di Romania e i Romeni di Germania (Monaco, 1979) con la relazione: Il contributo di R. Friedrich Kaindl per la conoscenza delle tradizioni popolari romene della Bucovina.
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Ha tenuto pure una serie di conferenze: a) quattro all’Università di Napoli: una sulla Scuola Transilvana e tre dedicate alla commemorazione degli scrittori I. Creangă, D. Zamfirescu e I.L. Caragiale; b) quattro alla Società Accademica Romena di Roma: Gli inizi e lo sviluppo dell’insegnamento della lingua romena in Italia; Ramiro Ortiz e i suoi studi sul romeno; Sever Pop; La guerra d’indipendenza romena; c) due alla Società “Armonia” di Roma: D. Zamfirescu nei suoi rapporti letterari con l’Italia; La poesia di N. Crainic e il suo sentimento religioso; d) una conferenza: all’Università di Palermo (Il Danubio nella poesia popolare romena); una alla Società Accademica delle Belle Arti e Lettere di Napoli (I precursori della filologia romanza in Italia); una alla filiale di Napoli della prestigiosa Società Dante Alighieri (Dante in Romania).
Ho lasciato per ultima la prima conferenza tenuta dall’allora giovane Teodor Onciulescu. Nel 1936, su invito di Nicolae Iorga, tiene una conferenza all’Università Popolare di Vălenii de Munte su I rapporti culturali dei Romeni con l’Italia nella seconda metà del XIX secolo. Il grande erudito assiste alla conferenza e invita Onciulescu a pranzo nella villa di Vălenii de Munte dove abitava, esortandolo a continuare le ricerche sui legami culturali italo-romeni. Onciulescu incontra di nuovo Iorga nell’inverno del 1939, quando va a fargli visita a Bucarest per comunicargli i risultati delle sue ricerche su Vegezzi Ruscalla. Anche in questa occasione Iorga gli consiglia di fare ricerche negli archivi e nelle biblioteche di Napoli, soprattutto negli archivi dei monasteri dove si trovavano molti documenti inediti relativi ai Romeni.
A cominciare dall’anno accademico 1937/38 Onciulescu pone le basi di due biblioteche di romeno: all’Università di Napoli “Federico II”, dove funziona nell’ambito del Dipartimento di Filologia romanza, e all’Istituto Universitario Orientale di Napoli ( che ha recentemente cambiato denominazione in Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”).
All’Istituto Universitario Orientale di Napoli, dove insegna più di 40 anni, invita a tenere conferenze sulla lingua, la letteratura e la cultura romena o sulla filologia e linguistica romanza, noti specialisti romeni o stranieri: Al. Rosetti, I. Iordan, T. Vianu, D. Pippidi, E. Condurachi, G. Pascu, Ş. Cioculescu, B. Cazacu, D. Tudor, Z. Dumitrescu-Buşulenga, Al. Balaci,S. Pop, Vl. Străinu, H. Mihăilescu, B. Munteanu, R. Todoran, G. Nandriş, D. Vrânceanu, D. Păcuraru, Al. Niculescu, Fl. Dimitrescu-Niculescu, I. Popinceanu, Al. Săndulescu, G. Muntean, Th. Vârgolici, C. Poghirc, S. Stati, G. Reichenkron, L. Renzi, G. Stadtmüller. C.Th. Gossen.
Tre suoi studenti diventano, a loro volta, professori di lingua e letteratura romena: Pasquale Buonincontro(scomparso più di 10 anni fa) all’Istituto Universitario di Napoli, Adriana Senatore all’Università di Bari e Bruno Mazzoni all’Università di Pisa.
Il suo debutto sulla carta stampata avviene in Romania nella rivista “Făt-Frumos” (Principe azzurro) di CernăuŃi nel 1936, mentre in Italia nel 1937, sul “Corriere di Napoli”. Collabora anche con le seguenti riviste o giornali (indicati in ordine alfabetico): “Acta historica” e “Acta philologica”, entrambe edite dalla Societas Accademica Dacoromana; “Annali dell’Istituto superiore Orientale di Napoli”; “Annali dell’Istituto Universitario Orientale” – sezione romanza (Napoli); “Archivio . Tradizioni popolari italiane”; “Bună-Vestire”(Buona Novella); “Ephemeris dacoromana”; “Europa orientale”; “Filologia romanza”; “Fiume”; “Il Baretti”; “Il Folklore”; “Il Giovenale”; “Orbis”; “Rassegna Storica del Risorgimento”; “Revista portuguesa de filologia”; Revista scriitorilor români”(Rivista degli scrittori romeni); “Termini”; “Vida Latina”. Tra il 1952 e il 1959 è redattore responsabile della rivista “Il Folklore”, pubblicata a Napoli sotto la direzione di Raffaele Corsi e dal 1974 fino alla morte fa parte del comitato di redazione della rivista “Annali dell’Istituto Universitario Orientale” – sezione romanza, sempre di Napoli.
Prof. Gheorghe Carageani
Nato il 10 ottobre 1939 a Bucarest (Romania). Laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bucarest con laurea d’onore,classificato primo nella graduatoria nazionale romena nel 1963.
Tra il 1963 e il 1970 assistente ordinario alla Cattedra di Lingua romena della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bucarest.
Ha partecipato ai corsi estivi di Sofia (Bulgaria, 1964), di Zagabria e Zara (Iugoslavia, 1965) e di Besançon (Francia, 1966). Tra il 1967 e il 1971 ha anche insegnato ai professori e agli studenti stranieri partecipanti ai corsi estivi di Sinaia (Romania).
Dal dicembre 1970 ha insegnato Lingua e Letteratura romena in Italia presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli (oggi Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”), inizialmente come lettore supplente e poi, mediante concorso, come lettore ordinario (dal 1973) e professore associato (dal 1982). Nel 1986 ha vinto il concorso di I fascia diventando professore straordinario all’Università degli Studi della Basilicata – Potenza e nel 1991 è stato richiamato all’Istituto Universitario Orientale di Napoli quale ordinario di Lingua e Letteratura romena. Il 1 novembre 2007 è andato in pensione. Dal 1987/88 (con un anno di interruzione, 1988/89) ricopre come affidatario anche il corso di Lingua romena presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”., dove insegna tuttora quale professore a contratto.
E’ membro dell’Associazione italiana di Romenistica; dell’Associazione italiana di studi del Sud-est europeo; dell’Associazione Eurolinguistica-sud A.E.S.; del Comitato scientifico di redazione della rivista Foneticã ºi dialectologie edita a Bucarest.
Nel 2003 è stato decorato dal Presidente della Romania con l’Ordine Nazionale al Merito col grado di Commendatore.