Traduzione poesie Nina Cassian
Agosto 2009 – Esce per i tipi di Rizzoli il volume antologico Il vizio di leggere di Vittorio Sermonti, noto scrittore, attore e regista teatrale.
Il volume contiene una sezione dedicata alla poetessa romena Nina Cassian (1924-), in cui l’autore si dichiara profondamente colpito dalla lettura di alcune poesie dell’autrice, pubblicate nella rivista letteraria “l’immaginazione” (n. 246/2009).
La traduzione italiana delle sei poesie di Nina Cassian riportate dall’autore appartiene ad Anita Natascia Bernacchia ed è il risultato di un incontro letterario organizzato il 17 marzo a Venezia dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Il volume sarà presentato al Festivaletteratura di Mantova
‘L’ antologia di Vittorio Sermonti nasce come seguito di una trasmissione radiofonica: si va da Tolstoj alle iscrizioni funerarie romane, da Auden, Brodskij e Faulkner fino alle Controindicazioni, Precauzioni, Interazioni dei foglietti illustrativi di un farmaco, da Melville, Pound e Yehoshua alle Lunghezze Minime Permesse dei pesci in un mercato veneziano o all’ Almanacco illustrato del calcio che segnala quando il Milan precipitò in serie B. Sono brani che condensano, appunto, una pratica lunga più di settant’ anni, che ha messo nel conto «anche il rischio di imbattersi in parecchie schifezze», ma che è stata condotta «con la perseveranza, con l’ abnegazione, con l’ incoffessabile voluttà» con cui si coltivano i peggiori vizi. «Sa una cosa che non mi piace di molte di queste iniziative di cultura in piazza?» Me la dica. «La troppa esibizione civica che accompagna l’ invito alla lettura. Tipo: leggete perché diventerete più buoni». In un paese dove si legge così poco serve anche questo, o no? «Può darsi. Ma io credo che occorra indurre alla lettura come a un vizio che rende più complicata, ma anche più bella la vita. Un giorno leggevo Dante a Firenze. Venne da me l’ assessore alla cultura, mi chiese di andare in una scuola elementare a spiegare l’ Inferno. Vi piacerà moltissimo, dissi a quei bambini, perché racconta cose cattivissime, come in fondo cattivissimi siete voi. Se dovessi rivolgermi a dei ragazzi che le fanno di tutti i colori, direi appunto così: vi propongo la lettura, un vizio più complesso di quelli che praticate»’ – da Leggete per essere cattivi. Sermonti e il vizio dei libri, La Repubblica, 28.08.2009
fonte: scriitoriromeni.it