Centro Culturale Italo Romeno
Milano

“Remember EST” mostra di Cristina Lefter e Lavinia Rotocol a Milano

Set 15, 2016

Nell’ambito dell’evento Il mondo in casa, XI’a edizione organizzato da ASCS Onlus – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo di Milano, parochia Santa Maria del Carmine  in collaborazione con il Centro Culturale Italo Romeno, giovedi 22 settembre 2016, ore 19 30 verrà inaugurata la mostra Remember EST.

L’evento si svolgerà presso l’antichissima Chiesa di Santa Maria del Carmine (zona BRERA), Piazza del Carmine 02 Milano

Sono le due artiste di origine romene, Cristina Lefter e Lavinia Rotocol, che espongono le loro opere nel bel centro di Milano, piazza del Carmine. “Remember Est” non vuol dire ricordare solo l’illeciti di un popolo, ma anche delle realtà esistenti vivamente dei romeni onesti e lavoratori, dediti ai loro sogni con coerenza e determinazione. Una mostra che rispecchia un linguaggio rappresentativo della Romania, tramite la sua cultura, storia, rito, tradizioni, che un popolo può vantare di possedere.

“Masa tacerii” ( Il tavolo del silenzio) è un installazione realizzata dall’artista Cristina Lefter, un omaggio dedicato all’artista Constantin Brancusi, noto scultore romeno, amico di Modigliani, Satie e Duchamp, che fu considerato “il padre della scultura moderna”, dato che contribuisce tramite le sue creazione a far passaggio tra la scultura classica – realistica a quella stilizzata e sintetica.

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L’istallazione della Lefter dal titolo “Omaggio a Constantin Brancusi” rappresenta un tavolo rotondo e sei sedie – sgabelli che vuole essere una replica dell’opera brancusiana “Masa tacerii”. Il tempo è uno dei significati dell’opera ed è presente tramite la disposizione circolare delle sedie a forma di clessidra e che lo misurano, facendolo scorrere in silenzio.

Il “dripping” dai colori sgargianti utilizzato da Cristina Lefter, contraddistingue l’opera per i ritratti di varie personalità romene, che hanno contribuito allo sviluppo della cultura romena in tutto il mondo. Il tavolo con i sei sgabelli diventa istallazione vivibile per la sua leggerezza, dato i materiali moderni utilizzati dall’artista ( poliesterolo, resina, cartone compensato e ferro ) e quindi diventa anche a misura d’uomo per il fatto che chiunque può interagire con essa.

“ Ogni artista deve rappresentare la sua epoca”, il moto famoso dell’artista viennese Egon Scielle, da retta in merito tramite la ricerca effettuata dall’artista Lefter nel campo dei colori e in particolar modo si riferisce alla materia stesa su l’istallazione che viene applicata tramite la tecnica del “dripping” . Parliamo dell’ecosostenibilità , un tema affrontato sempre di più sul pianeta e di cui l’uomo deve prendere comunque atto. La peculiarità aggiunta di questi colori ricercati dall’artista non è soltanto l’ecologicità del prodotto, ma in più le loro caratteristiche che sono fotocatalitiche, che contribuiscono alla riduzione delle sostanze inquinanti, alla riduzione dell’anidride carbonica e all’abbattimento dei odori sgradevoli. Ed ecco che abbiamo un opera d’arte, di design ed ecosostenibile!

   Lavinia Rotocol – fa una ricerca sulla natura del emozione, della fragilità, ma nello stesso tempo della forza della vita, che l’artista definisce come “eternità effimera “.

 L’atto creativo dell’artista, in questo caso fa scaturire un riflesso di se stesso nel quale si inscrive la percezione di un destino personale e collettivo, il suo destino e del suo popolo,  nello steso tempo.

  Attraverso i colori di una “texture” leggera , trasparente e la pennellata decisa di Rotocol  fa emergere l’energia, la verità di ogni momento della vita: come fossero dei “frame” di una pellicola cinematografica, o un montaggio di un realtà, in questo caso del suo popolo romeno.

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  In questa atmosfera ricca di emozioni crea  ” La Regina ” , opera che parla della sensibilità e della forza di un grande personaggio della storia romena – regina Maria di Romania ( 1875 – 1938 ). Durante la prima guerra mondiale, fu la regina-diplomatico, la regina-soldato, ma soprattutto la regina-infermiera.

Maria di Romania scriveva nel suo testamento: „Ti benedico, Romania amata, Paese delle mie gioie e dei miei dolori, Paese bello, che sei vissuto nel mio cuore e di cui ho conosciuto tutti i sentieri. Bel Paese che ho visto unificato, il cui destino ho avuto modo di vedere compiuto. Sii sempre ricco, grande e pieno di onestà, sii sempre orgoglioso tra le nazioni, onesto, amato e abile. Ho la fiducia di avervi compresi: non ho mai giudicato, ho amato”. 

       Ritirato con il titolo  ” Principessa ”  e inspirato di Principessa Ileana di Romania (1909-1991 ). La principessa Ileana e stata  la figlia più giovane del re Ferdinando e della regina Maria di Romania. Nel 1961 lei si fa suora in un monastero ortodosso e più tardi diventa Madre Alessandra. 

      I paesaggi emotivi di Rotocol presenti in mostra, sono una metamorfosi tra la figura umana e il mondo circostante .Sonospesso, le memorie dell’infanzia, ricordi della vita vissuta nel suo paese.

      L opera “Insonnia ” ha una doppia valenza per l’artista; il destino individuale e del suo popolo. Usa come inspirazione  un vecchio castello abbandonato, il simbolo della storia .

La  rappresentazione  dellartista stessa davanti ad acque torbide, simbolo dell’emozione, parla di un cammino verso la ricerca di se stessi, una ricerca individuale ma nello steso tempo collettiva … Un mondo tra il reale e surreale dove l’artista è alla ricerca continua della sua identità.

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