Centro Culturale Italo Romeno
Milano

27 marzo 2010, Milano: Presentazione del libro dedicato all baletto romeno

Apr 25, 2010

FOTO: da sinistra a destra: Vivia Sandulescu (coautrice del libro Quaderni coreografici. Balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest), Sabrina Maria Arpini (presidente della DART), Catalin Caracas (coautore dello stesso libro) libro ‘Quaderni coreografici. Balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest, Mauro Baffico, direttore dll’Edizioni dell Arco)

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… In qualità di presidente della DART, Associazione nata per la divulgazione dell’Arte tersicorea, vi formulo il mio benvenuto e ringrazio tutti per essere intervenuti a questa presentazione che considero “Prestigiosa”
Prestigiosa per buoni motivi:
Il primo è perché questo libro è frutto di un grande lavoro di ricerca di assemblaggio e soprattutto di buona volontà: diventerà sicuramente un caposaldo ed un tassello in più che si va ad aggiungere non solo alla mia voglia di imparare ma alla cultura tersicorea di tutti, in quanto la Romania così vicina a noi, è stata per troppo tempo lontana dai nostri occhi.
Il secondo motivo è assolutamente legato al primo ovvero provenienti dal grande balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest abbiamo conosciuto alcuni di loro e per citarne i più conosciuti Marinel Stefanescu Ileana Iliescu, Gabriel Popescu, Laurentiu Guinea, George Bordnarciuc, Christian Craciun, Marin Boieru, Gigi Caciuleanu Soimita Lupu, Ovidiu Matei Iancu Corina Dumitrescu ed il forse più conosciuto al pubblico italiano Gheorghe Iancu, ma a parte loro e le loro prodezze qualità e virtù, il resto è sempre stato nebbia.
Ora avremo il piacere di leggere e vedere grazie ad una vasta raccolta fotografica in seno al libro, gli insegnanti di questi personaggi, capire la storia della loro istituzione e molte altre cose.
La terza è perché la mia Associazione Culturale, Danza Riflesso d’Arte ,fa il debutto con una collaborazione italo romena che definirei perfetta.
La cultura è un veicolo assolutamente adatto ad aggregare i popoli e le loro usanze: non chiedetemi perché ho sempre tanto amato la Romania era semplicemente una Nazione e poi è diventata un sentimento proprio come disse Iancu parlando di una sua interpretazione “Licinio è un personaggio ma vorrei fosse un sentimento”. Per me è molto bello poter collaborare con i romeni scambiare con loro le mie opinioni senza paura di essere fraintesa. Io credo fermamente nella collaborazione italo romena, nello scambio culturale non escludendo affatto che ogni paese ha i propri difetti, ma nemmeno alludendo che tra 2 paesi uno ha sempre torto e l’altro no. e ringrazio Florin Stefan del Consolato Romeno a Milano che è tra il pubblico in sala..
Ecco che qui scende in campo l’Arte, nel nostro caso l’arte tersicorea in Italia arte abbastanza travisata salvo rari ed eccellenti segnali.
Oggi invece siamo qui a ricevere un vero capolavoro.da due straordinarie persone Vivia Sandulescu e Catalin Caracas che sapranno ancora di più segnarmi il cammino e darci notizie di un’ Arte alla quale mancano diversi tasselli, che vorrei aggiungere cercando una collaborazione ancora più intensa ed una maggior rispondenza.
Ho lo straordinario piacere di avere tra noi la Sig.ra Liliana Cosi che con Marinel Stefanescu ci ha fatto conoscere questi straordinari personaggi romeni.
Finisco dicendo che avrei da ringraziare uno per uno ma un ringraziamento particolare va a: Net Consulting, Tecnolamiere, Carpenteria dell’AddaMetallurgica di Graffignana per averci aiutato alla realizzazione di quest’evento in momenti abbastanza difficili, ma hanno comunque sostenuto l’Arte.
Ringrazio il Dott. Mauro Baffico che alimenta questa collana dedicata al balletto ed ai personaggi romeni, ringrazio i soci dell’Associazione perché con loro maturano le idee e si discutono per fare serate come questa.
Una citazione per il Maestro Francesco Cundò che m’insegna un Pilates applicato alla danza con il giusto fine di fare capire che attraverso questi metodi il fisico del danzatore / danzatrice in erba si possa fortificare ed evitare pericolosi infortuni che vanno ad incidere sulla carriera.


Sabrina Maria Arpini, Centro San Fedele MILANO

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