Liliana Corobca è una giovane e promettente scrittrice nata nella Repubblica di Moldova nel 1975. Dopo la laurea in lettere (Università statale della Moldova, specializzazione in romeno e latino) e il dottorato in filologia conseguito presso l’Università degli studi di Bucarest, ha debuttato come scrittrice con il romanzo Negrissimo, pubblicato nel 2003 dalla casa editrice Editura Arc. Dal 2002 lavora come ricercatrice scientifica presso l’Istituto di Storia e Teoria Letteraria “G. Călinescu” di Bucarest. Con il suo primo volume ha vinto due premi come miglior debutto letterario: il premio “Prometheus” promosso dalla rivista România Literară e il premio per debuttanti dell’Unione degli scrittori della Repubblica di Moldova. Un an în Paradis è il suo secondo romanzo.
Un anno all’inferno – Zonza libri, 2009
Sonia, giovane moldava afflitta per la mancata ammissione all’università, viene avvicinata da Pavel, un uomo apparentemente per bene ma senza scrupoli, che si offre di aiutarla a trovare un lavoro all’estero, un impiego che possa permetterle di guadagnare i soldi necessari per iscriversi a un’università privata e per dare una mano alla famiglia povera di mezzi. Da quel momento il destino di Sonia assume le tinte oscure dell’inferno: la giovane prende speranzosa l’autobus verso quello che pensava dovesse essere un roseo futuro, ma viene rinchiusa nel “Paradis”, un bordello situato in una zona balcanica non ben definita, che di paradisiaco ha ben poco.
Qui, nella stanza comune dove a malapena entra il sole o sul sudicio “posto di lavoro”, sotto la costante sorveglianza di Zeca, uomo bruto e senza scrupoli che pensa solo a come far fruttare i suoi affari e a valorizzare al meglio la propria “merce”, imparerà a convivere con le altre schiave del sesso e lotterà per cercare di non perdere né se stessa, né il ricordo di se stessa; apprenderà a essere una donna, a sfruttare la sua femminilità e a servirsi di essa nel momento del bisogno, e capirà il valore non solo del proprio corpo, ma anche della propria persona.
Un altro volto della Romania
Alla Fiera Internazionale del Libro dove è stata presentata la prima collana dedicata alla letteratura contemporanea di questo paese, su iniziativa di Zonza Editori, presenti all’incontro gli autori Dan Lungu e Liliana Corobca (foto) oltre al Console di Torino Daniel Serban Zinelli. A poco più di un anno dal suo ingresso nella Comunità Europea la Romania è ancora connotata come un paese povero, da cui provengono tanti immigrati con pochi problemi di integrazione. In realtà dal ritratto che ne fanno i due autori presenti in Fiera emerge uno spaccato ben diverso. La Romania è oggi un paese di grande vivacità intellettuale in cui la generazione di Ceausescu e quella cresciuta dopo il crollo del blocco sovietico, si confrontano e leggono i fatti della storia in modo assai diverso. Gli intellettuali trenta/ quarantenni stanno dando un giro di vite e contribuendo a una modernizzazione senza pari. «Oltre all’aspetto estetico, più ovvio, la letteratura trasmette due cose fondamentali – osserva Lungu – le attitudini e i valori. E in questo momento i giovani autori romeni trasmettono valori europei. Questo può sicuramente aiutarci a integrarci con un pieno spirito europeista». Con Sono una Vecchia comunista! lo scrittore, già noto e tradotto in Francia, Germania, Spagna e in altri paesi dell’Est, affronta con ironia e un po’ di perplessità, la nostalgia di una vecchia donna per la vita negli anni di regime: anche la durezza, con gli anni e con l’età viene allontanata per lasciare il posto a una malinconia difficile da comprendere soprattutto per la giovane figlia emigrata in Canada. Altro tema trasversale a tutta Europa e di attualità anche in Italia per il libro di Liliana Corobca, giovane di origine moldava, ma che studiato, vive e lavora in Romania: con Un anno all’inferno tocca il tema pungente delle schiave del sesso. La scelta di questa tematica le è valsa non poche critiche nel suo paese. «Mi sento molto vicina a tutta la popolazione del mio paese – osserva Corobca – sia della Repubblica Moldava che della Romania. Io ho puntato l’attenzione sui problemi della transizione, così come avevo già fatto nel mio libro di esordio. Amo narrare il lato nascosto, quello in nero della nostra società». I prossimi autori in pubblicazione sono Ana Maria Sandu e Lucian Dan Teodorovici. Il libro di Dan Lungu verrà presentato il prossimo 20 maggio a Roma alla libreria Feltrinelli di piazza Colonna. (asca)
Fiera Torino 2009