Centro Culturale Italo Romeno
Milano

L’eredità letteraria di Regina Maria di Romania in Italia. 150 anni dalla sua nascita

Ott 28, 2025

L’eredità letteraria di Regina Maria di Romania in Italia.

Il 29 ottobre, si celebra l’anniversario della nascita della Regina Maria di Romania — [Maria di Sassonia Coburgo Gotha, Duchessa di Edimburgo, nata il 29 ottobre 1875, a Eastwell Park] una delle figure più amate e luminose della storia romena.In questa giornata, ricordata non solo in Romania ma anche in Inghilterra e in altri Paesi, vogliamo ricordare anche l’amore speciale che la Regina Maria nutrì per l’Italia, terra che visitò in due occasioni: nel 1919–1920 e poi nel 1924. A testimonianza di questo legame profondo, ricordiamo tre importanti pubblicazioni italiane della Regina Maria di Romania, stampati a Roma nel 1921, e Milano, 1923, 1936-1938. Subito dopo la Grande Guerra Mondiale, in occasione del suo viaggio in Italia, si nota un crescente interesse da parte delle case editrici italiane nel pubblicare i testi della Regina Maria, riconoscendo in lei una voce autentica. Tale interesse non fu casuale: attraverso la sua scrittura e la sua presenza pubblica, la Regina Maria svolse un ruolo di diplomazia culturale, facendo conoscere in Europa – e non solo in Italia – la storia di un Paese rinato dall’eroismo e dai sacrifici del suo popolo.

MARIA REGINA DI ROMANIA. “LA MIA TERRA”, pubblicato a Roma nel 1921 da “Romania. Rassegna Italo-Romena”.
MARIA REGINA DI ROMANIA. “DAL MIO CUORE AL LORO CUORE”, edito a Milano nel 1923 da Edizioni Modernissima, con traduzione autorizzata dalla stessa Regina, a cura di Pinetta Gerla Antohi e Dr. Jean Antohi. L’edizione, arricchita da eleganti disegni originali, è una vera opera d’arte tipografica.
MARIA DI ROMANIA. “IL MIO DIARIO DI GUERRA – LA STORIA DELLA MIA VITA” due volumi, pubblicati da Mondadori, a Milano tra il 1936 e il 1938 nella traduzione di Mario Borsa.

Il diario della Regina Maria, dal titolo originale The story of my life, fu pubblicato contemporaneamente a Londra e New York negli anni 1934-1936. In italiano venne stampato negli anni 1936-1938 in due volumi: “Maria di Romania. La Storia della mia vita” e “Maria di Romania. Il mio diario di guerra” presso la casa editrice Mondadori, nella traduzione di Mario Borsa, giornalista e scrittore italiano che per qualche tempo visse a Londra, poi, per due decenni, fu corrispondente da Milano per il quotidiano The Times. La nuova ripubblicazione nel 2022, presso Rediviva  di Miano, a cura di Silvia Storti Shelyta, [revisione e adattamento del testo], riunisce il diario in un unico volume di 900 pagine, diviso in cinque parti: Infanzia; La giovinezza; Inizio del matrimonio; 1906-1914; Gli anni della guerra.

Subito dopo la Grande Guerra Mondiale, in occasione del suo viaggio in Italia, si nota un crescente interesse da parte delle case editrici italiane nel pubblicare i testi della Regina Maria, riconoscendo in lei una voce autentica. Tale interesse non fu casuale: attraverso la sua scrittura e la sua presenza pubblica, la Regina Maria svolse un ruolo di diplomazia culturale, facendo conoscere in Europa – e non solo in Italia – la storia di un Paese rinato dall’eroismo e dai sacrifici del suo popolo.

I viaggi compiuti in Italia sono stati per la Regina Maria sono stati un vero rifugio dopo gli anni di grande sofferenza della Grande Guerra.L’Italia le appariva come una terra «pittoresca, poetica e malinconica», capace di destare sogni ed emozioni profonde. Per la Regina Maria di Romania, l’Italia non era soltanto un paese da visitare, ma un’esperienza estetica e sentimentale: «pittoresca, poetica e malinconica», una terra che parlava all’anima, risvegliando la sua sensibilità artistica e il suo spirito poetico.Durante il suo primo viaggio in Italia, la Regina Maria scriveva nel suo diario: “L’Italia mi incanta sempre in modo diverso rispetto agli altri luoghi, nulla può eguagliare il suo fascino e il suo pittoresco”.

In modo del tutto eccezionale, perfino i funerali della Regina Maria furono filmati da uno studio italiano.Il documentario realizzato dallo Studio Luce Cinecittà di Roma fu trasmesso successivamente, il 3 agosto 1938, all’interno del giornale di attualità italiana Giornale Luce B1351. In un giorno d’estate, il 18 luglio 1938, si spegneva la Regina Maria di Romania.
Il suo “ultimo viaggio” fu ripreso proprio dallo Studio Luce Cinecittà di Roma – una testimonianza rara e preziosa, tanto più significativa oggi, nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dalla nascita della grande regina. È l’unica registrazione conosciuta che restituisce la solennità e l’emozione di quel momento storico, in cui un’intera nazione dava l’ultimo saluto a una delle figure più amate e rispettate della famiglia reale.

Violeta Popescu

Loading