La collana “Ti racconto il mondo”, dell’edizioni Rediviva, si arricchisce di una nuova pubblicazione, Marenuca e i dieci panettoni mordicchiati di Ana Maria Patrașcu, insegnante di lingua e letteratura romena in Italia e autrice di racconti e poesie. Il tema più importante del libro, quello che gli conferisce la straordinaria unità, è la storia dello stretto rapporto dell’autrice con i propri ricordi d’infanzia, con il preciso intento di tramandare alle successive generazioni gli avvenimenti della sua fanciullezza. Il presente volume si inserisce nella letteratura della memoria, una scrittura volta alla ricerca di un “tempo ritrovato,” i cui ricordi divengono il “tempo presente” del racconto. Sembra una continua e fervida ricerca di ricreare il magico universo dell’infanzia e di catturarne la spensieratezza. L’autrice ci invita, per certi versi, a entrare nel focolare della famiglia, nella casa dei nonni, a percorrere le strade polverose della regione della Moldavia, a sentire dalla cucina i deliziosi profumi dei piatti che la madre o la nonna erano solite cucinare.
Ana Maria Patrașcu attraverso i propri ricordi, racconta la sua infanzia, la sua vita, le proprie radici, essendone protagonista e testimone, riportando alla memoria non solo la propria infanzia, ma anche quella di un’intera generazione, per la quale anche le piccole cose assumevano una straordinaria importanza, dai dolciumi reperiti raramente in negozi alla gioia di sentire il profumo dei panettoni nel periodo delle feste. Ma, come osserva giustamente la scrittrice Aurelia Rosa Iurilli – Ana Maria Patrașcu, “non rimpiange quel tempo, non è nostalgica, non saudade ma obiettiva e realistica, divertente e divertita di sé stessa e dei suoi fratelli. “Marenuca” si rivela un libro deliziosamente schietto, scritto per chiunque voglia leggere. “Marenuca” è il carezzevole sguardo rivolto al bimbo che ogni adulto cela nel suo intimo. (…) L’opera dell’autrice – scrive Ioana Gheorghias, console generale di Romania a Bari – ci risveglia in ognuno di noi il fanciullino che ci fa guardare il mondo con ingenuità, innocenza e l’intelligenza proprie di quell’età: ci emozioniamo per motivi che non si possono comprendere con la sola ragione, si colgono somiglianze e legami nuovi e imprevisti fra le cose, si riversano nella nostra immaginazione in ogni oggetto reale trasformandolo in simboli. Percorrendo una pagina dopo l’altra con la stessa struggente sincerità del narratore interno questo volume si ritiene come un lavoro letterario contemporaneo coraggioso e si rivela di avere il potenziale di essere consigliato come un utile e prezioso strumento didattico. Attraverso la traduzione in lingua italiana, resa dalla traduttrice Alina Monica Turlea, Marenuca pensa e si esprime in una nuova lingua. Ed ora che Marenuca è diventata maestra, essa racconta ai piccini della scuola d’infanzia storie che magicamente spuntano dalle tasche del suo grembiule e regala fiorellini e fiocchettini marzolini rossi e bianchi” (…), anche grazie alla traduttrice e alla sua traduzione. Non va dimenticato il ruolo del traduttore, questo mediatore, fautore di un’apertura verso un’altra cultura, che sceglie di trasferire la bellezza percepita nel testo originario nella lingua di destinazione. L’importanza del ruolo, che questa figura riveste per la circolazione della letteratura internazionale, è indiscutibile.
Ana-Maria Patrașcu è nata a Hîrlău (Romania), il 29 agosto 1973, in una famiglia di quattro fratelli. Fino all’età di sei anni è cresciuta dai nonni nel paese di Cotnari, tra le verdi colline, coperte a perdita d’occhio di vigneti da cui trae linfa il vino che è diventato famoso all’estero. Si è laureata alla Scuola Normale “Vasile Lupu” di Iași, dove ha lavorato come insegnante per diversi anni. Dal 2003 al 2007 ha frequentato la Facoltà di Lettere dell’Università “Alexandru Ioan Cuza”, Iași, sezione romeno-italiano, concludendo con la tesi di laurea “Provocări ludice. Volti del ludico nell’opera di Arghezi”. È diventata insegnante di lingua e letteratura romena e lavora alla scuola “Ștefan Bârsănescu” di Iași. Continua i suoi studi post-laurea, dopo un biennale in giornalismo, al termine del quale presenta la sua tesi “Coperți. Elementi di pragmatica della comunicazione”. Nel 2010 ha emigrato con i suoi due figli in Italia, dove si è stabilita in una città vicino a Bari.
Pubblica racconti e poesie sia in Romania che in Italia. Nel 2003 ha ricevuto il premio letterario “Cenaclul Ion Creangă. Povestiri de la Bojdeucă” e ha pubblicato due racconti “File din poveste” e “Povestea din lingură”. Nel 2016 ha pubblicato il racconto “Marenuca e la TV” nel volume “Cartea copilăriilor” alla casa editrice Polirom, Iași. Due anni dopo, nel luglio 2018, pubblica in edizione bilingue, preso la casa editrice Rediviva, il libro “Toamnă fuksie-Fucksie d’autunno” con la poetessa Aurelia Rosa Iurilli, autrice della versione italiana. Nel settembre 2017 ha ottenuto il titolo di Dottore in Filologia Magna Cum Laude con la tesi “La letteratura romena d’immigrazione in Italia”. Ha pubblicato articoli su riviste specializzate e ha tenuto diverse conferenze presso L’Università Aldo Moro di Bari. Il 29 novembre 2029, il Presidente della Romania le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito” per benemerenze acquisite nel campo dell’istruzione.
Alina Monica Turlea, poetessa, traduttrice editoriale, pubblicista, consulente editoriale, classse 1979, si è laureata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, in “Lingue, letterature, culture e traduzione”, sezione italiano, francese, romeno. Ha conseguito la laurea magistrale in “Scienze linguistiche, letterarie e della traduzione” presso la stessa università, con una borsa di studio all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, ma anche gli studi post-laurea in Traduzione giuridica, sezione italiano-francese-italiano, presso l’Università UNINT di Roma. Ha esordito con un volume di poesia in italiano, “La mia Quintessenza” (Aletti, 2019) e nel 2022 ha pubblicato un libro di poesie in romeno presso la casa editrice Eikon di Bucarest, dal titolo “Academia Însinguraților”. Ha maturato una solida esperienza nel campo della traduzione: ha co-tradotto nel 2022 (Besa Muci) con Silvia Storti la raccolta di fiabe romene di Petre Ispirescu e nel 2020 con Alessio Colarizi Graziani il romanzo di Liviu Rebreanu, “La ciuleandra” (Rediviva) seguito, nel 2022, da “Tutti e due. Enigma di un duplice omicidio” di Rebreanu. Continua con la traduzione dal romeno de “La città delle acacie” (Orasul cu salcâmi) di Mihail Sebastian (Besa Muci, 2023) e la traduzione dall’italiano al romeno di un giallo ad ambientazione storica “L’apprendista di Goya” di Sara di Furia (La corte, 2019) tradotto con il titolo “Ucenicul lui Goya” per Editura Lebăda Neagră.
ANA MARIA PATRAȘCU
Titolo: Marenuca e i dieci mordicchiati
Traduzione dal romeno: Alina Monica Turlea
Copertina: Tina D’Amelio
Impaginazione:
Cristina Ratuș
136 p.
Collana: Ti racconto il mondo
@2024 by Rediviva Milano
www.rediviva.it
Collana
Ti racconto il mondo
ISBN 978-88-97908-51-7
Euro, 10 00