Nell’anno 2008 grazie alla regista Maria Stefanache ed alla prof.ssa Violeta Popescu che avevano ideato gli incontri con Artisti Straordinari dell’Est – Romania”, in una splendida serata di fine Settembre (esattamente il 30) ho avuto il piacere di presentare il primo libro didascalico sulla figura del maestro Gheorghe Iancu, da me scritto.
Il titolo è abbastanza eloquente “ Gheorghe Iancu – 30 Anni di danza e le scene italiane” Edito dalle Edizioni dell’Arco di Milano.
Giorgio Iancu (come lo chiamano in Italia) infatti ormai da più di Trent’anni esprime la sua gioia di danzare e di coreografare sui palcoscenici italiani.
Vederlo piroettare, interpretare, dare se stesso è una gradevole visione per amanti dell’Arte Tersicorea ma anche per chi approccia ad un balletto: è talmente forte quello che egli esprime che diventa tutto molto palpabile.
Il Maestro Iancu è stato per me una tesi in Comunicazione per cui ho cercato, per quanto potessi, di seguire le sue evoluzioni sia come danzatore che come coreografo e sono rimasta davvero esterrefatta nel notare quante e quante volte ha calcato i palcoscenici maggiori e minori senza alcun pregiudizio e quale sia la Sua dedizione verso quest’Arte.
La sublimazione viscerale del gesto eloquente esternata in modo stupefacente, la coreografia portata ad alti livelli ed intensamente pensata e studiata, il lampo che corre nei suoi occhi mentre segue i danzatori, fanno del Maestro Iancu un personaggio inimitabile e la fortuna di averlo ancora fra i nostri palcoscenici non fa altro che riempire le conoscenze che egli ci apporta.
Mi sono chiesta se fosse giusto però che un’Artista ora Italiano ma di origine Romena, Nazione che adoro a parte l’ammirazione che non è affatto fanatismo per il Maestro Iancu, potesse avere un libro, tra l’altro il primo in assoluto didascalico, letto a metà.
Perché, Vi chiederete, letto a metà? Certo perché solo in lingua italiana.
Nasce quindi l’idea di tradurre questo Libro e quest’idea viene percepita e realizzata da Vivia Săndulescu, consigliere del Ministero dei Beni Culturali della Romania ed ex collega di classe del maestro Iancu che già aveva curato la prefazione del libro.
Ora affermo che il primo libro su Gheorghe Iancu è completo ed ha finito l’iniziale iter: agli attenti lettori dico che non certo perché scritto da me, è infatti un capitolo della vita artistica di un uomo che ha saputo segnare il suo nome nel firmamento di Tersicore, ma è degno di essere letto perché il suo popolo lo conosca ancor meglio ed i ballerini in erba comprendano come un ragazzino è diventato un grande.
Un’ultima virtù di questo libro? E’ un’edizione tascabile leggero e maneggiabile lo si può leggere in qualsiasi luogo e sta bene…….anche su uno scaffale della libreria.
Sabrina Maria Arpini
Il Libro (euro 9, 90) è attualmente in vendita anche alla Biblioteca Romena Via San Vincenzo, 3 Milano (Piano seminterrato).