Il film ‘Il Concerto’ di Radu Mihaileanu ha vinto ieri sera (27 febbraio 2010) due premi Cesar, nelle categorie ‘Il miglior suono’ e ‘La migliore musica originale”.
Il gran premio è stato assegnato alla produzione francese ‘Un profeta’, Candidato all’Oscar e premiato a Cannes.
Il lungometraggio rumeno è stato nominato a sei categorie, tra cui ‘Il Miglior Film’ nei prestigiosi Premi César, considerati l’equivalente francese degli Oscar.
‘Il Concerto’ è una commedia drammatica, che racconta la storia del direttore d’orchestra Andrei Filipov, 25 anni, espulso dalla band del Teatro Bolshoi per aver rifiutato di licenziare alcuni strumentisti ebrei. Lo scenario appartiene allo stesso Radu Mihaileanu e nella distribuzione ci sono Valentin Teodosiu, Vlad Ivanov e Maria Dinulescu.
Le riprese sono state fate in gran parte in Romania, a Castel Film Studios, ma anche all’Istituto Ana Aslan e ad “Arena romana”. Il resto del film è stato filmato a Mosca e Parigi.
Radu Mihaileanu è stato nominato per i premi César nel 1999 per la sceneggiatura del film ‘Train de Vie’ (Un treno per vivere), e nel 2006 per ‘Va, vis et deviens’ (Vai e vivrai), quando ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale.
I vincitori della 35 ° edizione dei Premi Cesar sono i seguenti:
• Un profeta – Miglior film francese dell’anno, Miglior regista (Jacques Audiard), Miglior attore (Tahar Rahim), Miglior attore non protagonista (Niels Arestrup), Più promettente giovane attore (Tahar Rahim), Miglior sceneggiatura originale, Miglior film, Miglior montaggio e Miglior scenario.
• Miglior Attrice – Isabelle Adjani, per le prestazioni di La Journee di joupe
• Miglior attrice non protagonista femminile – Emmanuel Devos, per A l’Origine
• Miglior film straniero – Gran Torino, diretto da Clint Eatswood
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Ha riscosso notevole successo e approvazione al Festival del Cinema di Roma il film del regista romeno Radu Mihaileanu, già noto per “Train De Vie“, “Le concert“.
“Il concerto” racconta la storia di Andrei Filipov, ai tempi della Russia di Breznev. Andrei è il più famoso direttore d’orchestra del Bolshoi di Mosca ma viene licenziato per aver rifiutato di mandare via dal suo gruppo i musicisti ebrei.
Venticinque anni dopo Andrei è ancora alla Bolshoi, ma semplicemente come addetto alle pulizie. Avrà modo di riscattarsi grazie ad un fax inviato da Parigi al direttore della Bolshoi, che invita l’orchestra a suonare nella capitale francese. Ma il fax capitato nelle mani di Andrei, non raggiungerà mai il vero destinatario e l’ex direttore d’orchestra metterà su un nuovo ed improvvisato gruppo di musicisti, per finire a suonare a Parigi insieme alla violinista Anne-Marie Jacquet e prendendo così la sua rivalsa.