Anniversario. A 99 anni dalla morte del soprano romeno Elena Teodorini (1857-1926), una carriera di prestigio sulla scena lirica italiana e internazionale
“(…) Elena Teodorini. Questo è uno dei nomi più illustri di cui si onora il teatro lirico contemporaneo (…) sono le prime parole che leggiamo nella prestigiosa rivista musicale italiana dell’epoca, Il Teatro Illustrato di Milano, edizione del 1885, diretta da Edoardo Sonzogno (1836 – 1920), grande editore musicale italiano. La rivista era nota per i suoi ritratti dedicati ai grandi maestri e agli artisti celebri, per le vedute e gli schizzi di scene teatrali, i disegni di teatri monumentali, i costumi di scena e altri ornamenti legati al mondo del teatro.
Uno dei numeri della rivista, con la copertina e un’intera pagina, è dedicato al soprano Elena Teodorini, che in quel momento si trovava in un periodo di grande ascesa artistica in Italia e sui principali palcoscenici della lirica internazionale.
(…) Un merito particolare della signora Teodorini – scrive l’editore milanese – è quello di interpretare, con la stessa sensibilità artistica e valore, qualsiasi ruolo del repertorio drammatico, riuscendo a eccellere in tutti i generi con grande abilità; dalla Figlia del Risorgimento a L’ebrea di Fromental Halévy, quanti personaggi ha incarnato con una forza artistica impareggiabile? Teodorini possiede il prezioso dono di combinare il tesoro di una voce magnifica – ampia nei registri gravi, omogenea nel centro e vibrante negli acuti – con un talento musicale e drammatico di prim’ordine. Numerose corone d’alloro e fiori le sono già stati offerti come tributo a questa eminente cantante, ma, essendo ancora giovane, avrà l’opportunità di raccoglierne molti altri, in onore suo e dell’arte che Teodorini nobilita con il suo splendore (…)”
Un bellissimo elogio, che mette in luce il prestigio di cui godeva Elena Teodorini nel mondo lirico italiano. Non solo è stata la prima artista romena a intraprendere studi musicali in Italia, ma anche la prima soprano a calcare il palcoscenico del Teatro alla Scala, a soli 22 anni, nel 1879 (prima della soprano Hariclea Darclée, che debuttò qui nel 1890). Allo stesso tempo, è stata una pioniera nella fondazione di numerose scuole e accademie di canto a Milano, Parigi, Buenos Aires, Rio de Janeiro e Bucarest.
Il 26 febbraio 1926, Elena Teodorini si spense a Bucarest, lasciando un’eredità artistica profondamente legata alla città di Milano e all’Italia, dove visse per oltre due decenni (1871 – ca. 1903).
Nata il 25 marzo 1857 a Craiova in una famiglia di artisti, Elena Teodorini era figlia di Theodor e Maria Teodorini e nipote degli attori Ion Vlădicescu e Raluca Stavrescu. La grande artista Aristizza Romanescu era sua cugina di primo grado. Aveva solo 14 anni quando lasciò la sua città natale, Craiova, per studiare pianoforte al Conservatorio di Milano. In breve tempo, grazie al suo talento e alla sua vocazione, divenne una pianista da concerto molto apprezzata, avendo iniziato lo studio dello strumento già all’età di sei anni. Durante i suoi studi al Conservatorio di Milano, scoprì la sua passione per il canto e decise di intraprendere anche questa strada.
Nel 1879, Elena Teodorini fece il suo debutto sul prestigioso palcoscenico del Teatro dal Verme di Milano, nel ruolo di Maria nell’opera La Fille du Régiment di Gaetano Donizetti. Successivamente, fu scritturata per interpretare il ruolo della protagonista Rachel nell’opera La Juive di Fromental Halévy, su libretto di Eugène Scribe, rappresentata per la prima volta all’Opéra di Parigi nel 1835.
Alla Scala di Milano, la soprano Teodorini debuttò nella stagione musicale 1879/1880 e vi tornò per tre stagioni consecutive. Nel 1879-1880 interpretò il ruolo di Margherita nell’opera Faust di Charles Gounod; nella stagione 1881-1882 cantò in tre rappresentazioni delle opere Gli Ugonotti (nel ruolo di Valentina) e Erodiade di Jules Massenet (1881). Tornò nuovamente alla Scala nella stagione 1892-1893 per interpretare il ruolo di Lucrezia nell’opera Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti, ispirata all’omonima tragedia di Victor Hugo, la cui prima rappresentazione alla Scala risaliva al 1833.
Dai documenti dell’epoca, sappiamo che Elena Teodorini fu la prima interprete del ruolo di Bianca nell’opera Bianca da Cervia di Antonio Smareglia, su libretto di Francesco Pozza, la cui prima assoluta si tenne al Teatro alla Scala il 7 febbraio 1882.
Nel decennio 1880-1890, il nome di Elena Teodorini compare sui manifesti di numerose rappresentazioni al Teatro Costanzi di Roma. Uno dei ruoli che interpretò in prima assoluta fu quello nell’opera Mala Pasqua, rappresentata per la prima volta il 9 aprile 1890 al Teatro Costanzi. Quest’opera in tre atti, composta da Stanislao Gastaldon su libretto di Giovanni Domenico Bartocci-Fontana, era basata sul dramma Cavalleria Rusticana di Giovanni Verga, adattato dall’autore dalla sua omonima novella.
Accanto a Elena Teodorini, che interpretava il ruolo di Carmela, si esibì il tenore Giuseppe Russitano nel ruolo di Turiddu. Mala Pasqua andò in scena a Roma per tre volte, per un totale di quattro rappresentazioni. Alla prima, tra il pubblico erano presenti la principessa Odescalchi, Lina Crispi (moglie del primo ministro Francesco Crispi) e numerosi rappresentanti dell’aristocrazia romana. Nonostante lo scetticismo della critica, l’opera ottenne il favore del pubblico, ed Elena Teodorini fu lungamente applaudita in tutte e quattro le rappresentazioni.
Le informazioni sulla performance e sul successo di Elena Teodorini emergono anche dai resoconti relativi ai ruoli che ha interpretato nei teatri di Madrid, Barcellona, Lisbona, Vienna, Montevideo, Rio de Janeiro, ecc. Un’opera particolarmente ben accolta in Portogallo fu I Doria di Augusto Machado, con libretto di A. Ghislanzoni, la cui prima ebbe luogo il 15 gennaio 1887 al Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, con la soprano Teodorini nel ruolo di Leonora. L’opera fu ricevuta con grande entusiasmo dal pubblico, al punto che il suo compositore, Augusto Machado, ordinò a Milano la stampa di un’edizione speciale della partitura di I Doria, da regalare a ciascun interprete principale. Sulla copertina del fascicolo 293 dell’11 febbraio 1897 troviamo una fotografia di Elena Teodorini, a testimonianza del prestigio e del riconoscimento della sua carriera. Era apprezzata per la profondità espressiva e la potenza della sua voce, che confermavano il suo status di artista di primo piano nel panorama lirico internazionale.
Si ritirò dalle scene liriche intorno al 1900, ma continuò a cantare: il 16 maggio 1901 si esibì a Parigi accompagnata al pianoforte da George Enescu in un recital di arie e lieder di Fauré, Schumann, Grieg e Schubert.
Da Milano, dove già insegnava canto, si trasferì a Parigi, dove nel 1908 fondò l’Accademia Lirica Romena (sulla facciata dell’edificio che ospitava l’Accademia è oggi presente una targa commemorativa). In seguito, si spostò in Sud America, dove nel 1915 divenne direttrice del Conservatorio Governativo di Buenos Aires e nel 1918 fondò l’Escola Superior de Canto “Ars et Vox” a Rio de Janeiro. La sua carriera didattica fu apprezzata tanto in Europa quanto in Sud America, al pari della sua carriera di cantante lirica.
Pur essendo lontana dalla Romania, mantenne sempre un forte legame con la sua città natale, Craiova. Un resoconto della Gazeta de Transilvania racconta che nel 1888 più di 100 persone l’attesero alla stazione ferroviaria di Craiova. La sera, membri di diverse associazioni locali, accompagnati da fiaccole e musica, si recarono alla sua residenza, dove il presidente della società “Ajutorul”, D. Grecescu, le diede il benvenuto tra le acclamazioni della folla. Profondamente commossa, Elena Teodorini si affacciò al balcone per ringraziare i suoi concittadini e dichiarò con orgoglio di essere romena e, soprattutto, di essere originaria di Craiova. Il giorno successivo fu nuovamente celebrata in occasione del concerto che tenne in città. Secondo la Gazeta de Transilvania, prima di partire per Vienna per alcuni concerti, avrebbe dovuto esibirsi a Craiova in uno spettacolo benefico a favore dei poveri. Si ricorda inoltre l’apprezzamento ricevuto dalla Casa Reale, che le donò un diadema in segno di riconoscimento. [Lavinia Dumitrașcu, Realități craiovene în paginile Gazetei de Transilvania 1886-1894].
Il suo contributo alla realizzazione delle prime stagioni musicali presso l’Opera Română di Bucarest è commemorato con un busto dell’artista, situato nel foyer dell’edificio
La sua carriera da soprano e mezzosoprano durò circa vent’anni, dopodiché si dedicò all’insegnamento per altri due decenni, fino alla sua morte. Si esibì sui più grandi palcoscenici d’Italia, d’Europa e del Sud America. La sua voce si adattava perfettamente sia ai ruoli drammatici che a quelli operistici, potendo spaziare tra mezzosoprano e contralto grazie a un’estensione vocale eccezionale. Fu inoltre molto apprezzata per le sue qualità sceniche.
Nel 1877, a soli 20 anni, debuttò come solista accanto al tenore Armando di Gondi nell’opera Maria di Rohan di Gaetano Donizetti, al Teatro Civico Tosello della città di Cuneo. Nei due anni successivi, le furono affidati diversi ruoli da mezzosoprano nei teatri lirici di Roma, Livorno, Pisa, Napoli, Chieti, Palermo, Bologna e altre città. Il Teatro Civico Tosello di Cuneo fu la sua prima esperienza come soprano in Italia.
Elena Teodorini è presente con registrazioni nel volume 4 della Harold Wayne Collection (1902-1904). Questo album, pubblicato nel 2011, include registrazioni storiche di artisti lirici di fama dell’epoca. Tra i brani interpretati da Elena Teodorini in questa collezione ci sono: “Habanera” dall’opera Carmen di Georges Bizet; “Rondo” da Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti; “Preghiera” da La Gioconda di Amilcare Ponchielli; “Parla Waltz” di Luigi Arditi; e “M’odi, ah m’odi” da Lucrezia Borgia. La Harold Wayne Collection, Vol. 4 (1902-1904) fa parte di una serie di registrazioni storiche restaurate e ripubblicate, che includono interpretazioni dei grandi cantanti lirici dell’inizio del XX secolo.
Nel 2026, anno in cui si celebreranno i 100 anni dalla morte di Elena Teodorini, il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano intende avviare una serie di eventi insieme a istituzioni italiane e romene, per riportare alla memoria dei contemporanei la figura della soprano Elena Teodorini, una personalità di rilievo della cultura e dell’arte romena che ha vissuto in Italia per oltre due decenni. Elena Teodorini ha dato un contributo significativo alla storia della lirica italiana, essendo considerata non solo una delle più importanti artiste liriche del XIX secolo, ma anche una pioniera, grazie alle sue iniziative di fondare scuole e accademie di canto, sia in Europa che in Sud America, in un’epoca che presentava molte difficoltà e barriere.
Violeta Popescu