Proiezione del film Mar Nero
(95’, regia Federico Bondi, co-produzione Italia, Francia, Romania, 2008)
Il film di debutto del giovane regista Federico Bondi è stato accolto con entusiasmo dalla critica italiana ed europea, vincendo ben tre premi alla 61-a edizione del Festival di Film di Locarno (2008). La trama, declinata quasi esclusivamente al femminile, è costruita intorno all’incontro tra Gemma (Ilaria Occhini), una signora italiana anziana rimasta di recente vedova, e Angela (Dorotheea Petre), una giovane romena, arrivata da poco in Italia. L’obiettivo indaga su quelli spazi interiori, difficili ma privilegiati, in cui i due personaggi scoprono di aver bisogno l’una dell’altra.
Assisterà alla proiezione il produttore Francesco Pamphili.
In collaborazione con: FIRI – Forum degli Intellettuali Romeni in Italia.
“Mar Nero” è la pellicola d’esordio del giovane Federico Bondi. Una storia che vuole raccontare di un sodalizio, dell’incontro tra due mondi ispirato all’esperienza reale del regista stesso.
Protagoniste di “Mar Nero” sono due donne: Gemma, un’anziana fiorentina rimasta vedova da poco, depressa e con un carattere molto chiuso, diffidente e arcigno e Angela, la badante rumena che viene assunta da suo figlio per prendersi cura dell’anziana madre. In un primo momento Gemma non accetta il ruolo di Angela né la sua persona, poi, grazie anche all’atteggiamento dolce e affettuoso di lei, riesce a far cadere le sue mille barriere tramutando il loro rapporto in un sodalizio che finisce con il venire in aiuto a entrambe.
Se lo spunto di “Mar Nero” è assolutamente interessante e l’intento del regista senza ombra di dubbio nobile, il risultato del film, al contrario, lascia un po’ a desiderare. Nell’intero racconto aleggia infatti molto l’ombra del razzismo e del pregiudizio: Gemma considera Angela un essere inferiore e il suo modo di trattarla con superiorità e poi, in seguito, come fosse “cosa sua” lascia nello spettatore un che di assai sgradevole.
Lo sviluppo del rapporto tra le due donne non è poi in seguito così “pulito” come il regista probabilmente voleva che fosse. Gemma sembra infatti aprirsi ad Angela ancora una volta più per egoismo o comunque sia per un sentimento egocentrico piuttosto che per un vero e sincero mutamento del suo “sentire” nei confronti della giovane rumena. Il loro rapporto, anche quando apparentemente “vicino” pare mosso più dalla pietà verso uno straniero “che in fondo, poverino, non è poi così male” che da una vera rivalutazione dei proprio pensieri e comportamenti.
Lo scambio fra Gemma e Angela, insomma, non sembra mai alla pari, fino alla fine e questo fa certamente male al film e alla storia.
Il risultato di “Mar Nero” non si può dunque paragonare a quello dello splendido “L’ospite inatteso” di Thomas McCarthy che pure affrontava la stessa tematica.
Bondi ci ha provato. Magari la prossima volta riuscirà a fare di meglio. Il film ‘Mar nero’ del regista fiorentino Federico Bondi (nella foto) ha ottenuto tre premi alla 61esima edizione del Festival del Cinema di Locarno.
Grande successo di pubblico e critica per l’unico film italiano del concorso internazionale che racconta una storia tutta al femminile. Sullo sfondo delle colline fiorentine, vengono sviluppati i ricordi del giovane regista Federico Bondi, sulla nonna Gemma, e sulla sua badante rumena Angela. Due donne quindi, un’anziana da poco rimasta vedova, e una giovane da qualche mese in Italia, entrambe sole, inconsapelvolmente in cerca l’una dell’altra.
E proprio l’interpretazione dell’attrice Ilaria Occhini e’ valsa il pardo d’oro: ‘Appena ho letto la sceneggiatura – ha commentato l’attrice – scritta dal regista e da Ugo Chiti, mi ha subito conquistato. E’ una storia molto bella, raccontata in maniera straordinaria, con dentro un grande desiderio di vita.’
Venerdì, 3 aprile, ore 19,00
Accademia di Romania, Sala Conferenze