Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Messaggio di solidarietà per la comunità romena

Gen 30, 2009

Carissimi amici,
in queste ore la comunità romena è tristemente sotto l’attenzione dei media, è proprio in queste ore apprendo che una bomba carta ha distrutto le vetrine di una macelleria romena a Guidonia. Sono fatti che fanno male, male al cuore e come italiano provocano vergogna. Un popolo come quello italiano che ha sperimetato l’emigrazione e l’intolleranza si scopre intollerante, violento e razzista.

Fatti che, come dicevo fanno male, fanno male perchè il concetto della responsabilità penale personale viene cancellata per sostituirla con la barbara versione della responsabilità penale collettiva. Questi atteggiamenti contro la comunità romena sono sicuro che provocano tanto dolore tra i romeni ma anche tra quegli italiani che conoscono i romeni, che conoscono la grande generosità con la quale senza preconcetti o diffidenze ti aprono le loro case e ti invitano a mangiare con loro, in tanto in una casa romena a qualsiasi ora trovi qualcosa pronto :)))) questo è spirito di questo popolo che per tanti versi assomiglia a quello italiano Uno strano destino quello di italiani e romeni, cosi simili cosi fratelli, accomunati da duemila anni di storia comune e che difficilmente si riescono a parlare e comprendere.

Credo che la risposta migliore a coloro che vogliono seminare odio tra italiani e romeni sia quella di rispondere con le armi universali del dialogo. Gli amici romeni di Guidonia, oggi più che mai sotto pressione, per assurdo dovrebbero non avere paura o timore (lo so che è più facile dirlo che farlo) ma avere l’orgoglio di ribadire con coraggio quanto contribuiscono con il loro lavoro alla crescita della città, invito loro a non scoraggiarsi. Se dimostrassero paura, timore o preferirebbero mollare piuttosto che continuare a vivere in quelle zone dico che farebbero solamente il gioco dei seminatori di odio e il loro atteggiamento rinunciatario sarebbe la vittoria di questi soggetti che mi vergogno definire miei compatrioti.

Ricordate, cari amici, nelle vostre vene scorre il sangue di Traiano e credo che i vostri ( ma potrei dire tranquillamente i nostri) avi si si vergognerebbero se cedessimo alle forze del male con caro abbraccio e la certezza (anche se può sembrare poco) di avermi al vostro fianco

dott. Marco Baratto

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