Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Si è spento lo scrittore il critico romeno Matei Calinescu (1934-2009)

Giu 29, 2009

Si è spento lo studioso di livello internazionale Matei Călinescu

di Diana Pavel CASSESE

L’umanità ha perso settimana scorsa un altro studioso di livello internazionale, Matei Călinescu (soffriva di cancro). Il critico e teorico letterario M. Călinescu (n. 15 giugno 1934, Bucarest – d. 24 giugno 2009, Bloomington, Indiana, SUA) ha fatto parte del “secondo esilio”, cioè degli intellettuali romeni scapati negli anni ’60-’70 a causa della dittatura comunista. (Del “primo esilio” fanno parte gli autori romeni – tipo Mircea Eliade – emigrati all’estero prima o immediatamente dopo l’instaurazione del regime popolare: anni’40-‘50).

1973: M. Călinescu è partito negli Stati Uniti d’America con una borsa Fulbright deciso di non tornare più nella Romania comunista. Lasciava alle spalle una carriera universitaria (l’Università di Bucarest) e la riputazione d’autore di brillanti libri: lo sconvolgente ed originale romanzo-saggio “Viaţa şi opiniile lui Zacharias Lichter” (La Vita e le opinioni di Zacharias Lichter, 1969) e libri di critica letteraria: “Il titano e il genio nella poesia del poeta Eminescu”, “Classicismo europeo”, “Il concetto moderno di poesia: dal romanismo all’avanguardia” ecc.

Dal 1979 è diventato professore di Letteratura comparata all’Università dell’Indiana SUA. Sempre negli USA a scritto tantissimi saggi e studi di letteratura comparata in riviste come: Partisan Review, World Literature Today, Salmagundi, The Journal of Religion, The Denver Quarterly, Southeastern Europe, History of European Ideas, Cadmos, Comparative Literature Studies, East European Politics and Societies.

Dopo ’89 (dopo la caduta del comunismo) è tornato a pubblicare anche in riviste di cultura romene: „Observator cultural” (Osservatore culturale), „22”, „Apostrof” (Apostrofo), „România literară” (Romania letteraria). Il suo libro „Faces of Modernity: Avant-Garde, Decadence, Kitsch” (Bloomington, Indiana University Press, 1977) ripubblicato (e completato) col titolo „Five Faces of Modernity: Modernism, Avant-Garde, Decadence, Kitsch, Postmodernism” (Durham, N.C., Duke University Press, 1987) è stato tradotto in tutte le lingue importanti del mondo. In Italia, questo studio esauriente dei due fenomeni, la modernità e la postmodernità, è stata pubblicata col titolo „L’idea di modernità” (Matei Calinescu, UTET Università, 2007, 208 p.).

Matei Călinescu parte con le sue osservazioni da un dato acquisito che la postmodernità è una fase o una manifestazione tarda della modernità, nel senso ampio di autoconsapevolezza del presente storico: il termine stesso “postmodernità”, formato dalla parola che designa il movimento che lo precede, lo esplicita senza ambiguità, ma non senza un sorta di paradosso.

La postmodernità può essere considerata “la nostra modernità,” diversa da una precedente “modernità” da cui è stata generata ma anche affine a quella, almeno finché sarà possibile definirla “la nostra modernità”. L’idea di modernità mostra, con una finezza senza pari, che cosa sia la modernità e quale sia l’eredità che ci ha lasciato.

Attraverso un’analisi lucida e disincantata, M. Călinescu ci offre uno spaccato della nostra società oggi e ci fa capire come il mondo postmarxista e il terrorismo islamico siano in realtà molto più prossimi di quanto non si sia soliti pensare. La prefazione all’opera è di Gianni Vattimo. Altri libri: “Exploring Postmodernism”, “Eugène Ionesco: Recherches identitaires”, Paris, 2005 (Eugène Ionesco: ricerche identitarie), “Tu: elegii şi invenţii” (Tu: elegie e invenzioni), “Un fel de jurnal (1973-1981)” (Una specie di diario (1973-1981)).

Le mamme di tutto il mondo si sono commosse leggendo i libri sulla malattia e la morte di suo figlio (epilettico) “Il ritratto di M”(2003) e “Postscriptum al ritratto di M”, (Casa editrice romena LiterNet, 2006).

I premi consegnati a M. Călinescu:

  • 1969-Premio per la prosa dell’Unione degli Scrittori della Romania,
  • 2002- Il Grande Premio ASPRO (l’Associazione degli Scrittori Professionisti di Romania) per il libro sugli scrittori Mircea Eliade e Ioan Petru Culiano “Despre Ioan P. Culianu şi Mircea Eliade. Amintiri, lecturi, reflecţii” (2000);
  • 2003 – per la variante in romeno “A citi, a reciti” (2003) del suo libro in inglese “Rereading” (1993) ha ricevuto il Premio AER per scienze umaniste;
  • 2006 – Premio dell’Unione degli Scrittori Romania per la saggistica e critica.

Solo una settimana prima della scomparsa di M. Călinescu la rivista romena „Observator cultural” gli aveva dedicato un numero intero per l’anniversario di 75 anni di vita (Numero 479 – 18 giugno 2009 http://www.observatorcultural.ro/Matei-Calinescu-la-75-de-ani*articleID_21958-articles_details.html ).

Il 24 giugno la triste notizia sulla grande perdita di M. Călinescu e, il 29, i funerali alla cappella All Saints di Bloomington.

Peccato! Matei Călinescu aveva ancora tante belle cose da scrivere e da raccontarci…

Dumnezeu să-l odihnească în pace!

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