Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Nel profondo dell’anima…

Ott 4, 2012

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La scrittrice Ileana Vulpescu

“ Nel profondo dell’anima si accumulano parole non dette, pensieri a cui non sapresti nemmeno darli un nome, lacrime non ancora piante al momento opportuno che arrivano di colpo come l’acqua di una pioggia torrenziale …” (D’amore, d’amarezza, d’un cuore blu – Ileana Vulpescu).

Come l’acqua tempestosa di un torrente, ogni volta che penso a chi potrebbe mai occupare il posto più importante nella letteratura romena fra tutti gli scrittori contemporanei, si rovesciano nella mia mente pensieri legati ad un’unica scrittrice che ha segnato la vita di tanti lettori, cosi come la mia, in tal modo da avere sempre pronti citati dei suoi libri, citati cosi semplici e sinceri come pieni di forza e verità.

Il citato che avete appena letto, secondo me, è pieno di significati , molto carico del significato complesso dell’anima e della durezza della vita, ma anche con un utile avvertimento, di non lasciarci mai abbandonare all’impulso di chiuderci come un riccio ma di dare voce ai pensieri che ci tormentano per sentirci di nuovo leggeri e freschi proprio come dopo il passare di un diluvio.

“L’ottimismo, la speranza, sono i migliori investimenti da fare nella vita. L’uomo è effimero ed instabile. Alla fine della vita ti rendi conto che, a parte qualche bel pensiero e un po’ di immaginazione, non ti è rimasto nulla.” (L’arte del compromesso – Ileana Vulpescu).

Ileana Vulpescu, obiettiva davanti alla vita e sincera con se stessa e con i lettori , è riuscita a trasmettere tramite i suoi libri il senso di responsabilità di assumersi ogni uno l’attitudine di essere giusto nella vita e di conseguenza essere contento nel cuor suo, ovvio con difficoltà e magari anche sacrifici, perché la correttezza è sempre un’attitudine incomoda , che attira guai…tanto appagante alla fine di una vita! Perché “ la vita è superiore a noi” (L’arte della conversazione – Ileana Vulpescu).

Con un linguaggio a portata di tutti e con tono a volte ironico a volte scherzoso, ogni sua parola entro nel nostro cuore e non ci lascia più come se fossero da sempre esiste dentro di noi nel profondo più profondo, risvegliate da una voce che appena sentita , prendono volo liberamente, finalmente alla luce di una verità tenuta nascosta per principi, timore o solo negligenza.

Gli argomenti trattati dalla scrittrice nei suoi undici libri (la sua carriera è iniziata tardi, a 37 anni, ma non per questo meno valorosa) sono vari e tocca volutamente soprattutto la moralità dell’uomo, attirata come una calamita dalla lotta contro il sistema (comunismo) e le debolezze umane. Considerata da alcuni critici “letteratura femminile”, forse perché rispecchia molto bene la natura della donna, sensibile e fragile, forte e caparbia, è semplicemente un esempio vivido di coraggio nel descrivere e spogliare di tutte le vesti il genere umano, con tutti i suoi difetti e le sue qualità, soprattutto arreso davanti all’amore: “…ti amavo per quello che immaginavo fossi e tu , non rispettando la legge della cospirazione, ti sei fatto conoscere cosi come sei. Non hai nessuna colpa e non voglio farti nessun rimprovero per “cosi come sei”. So che ti farà male quello che ti dico adesso: scoprivo in te cose…di cui scappavo, di cui volevo scappare: l’indifferenza, la mancanza di preoccupazione per quello che provochiamo nell’altro con i nostri gesti e le nostre parole. Ti ripeto, non hai nessuna colpa, la colpa è la mia perché amavo un uomo che non esisteva.” (Candidati alla felicità – Ileana Vulpescu).

L’insistenza con la quale un suo romanzo in particolare, “L’arte della conversazione”, ritorna sempre nella mia mente ogni volta che ho bisogno di una lettura nuova, intensa, appagante si spiega facilmente tramite le stesso parole della scrittrice:…’ nella vita si deve imparare a leggere fra le righe…a volte un sospiro dice più di un romanzo, uno sguardo più di una biblioteca’ .

‘ L’arte della conversazione’ è una vera e propria conversazione sulla vita di una donna la cui vita è decisamente insolita, in cui si possono rispecchiare tantissime donne: donna medico, donna sensibile, donna innamorata di uomini da cui ha avuto figli, ma a che ha dovuto lasciarli andare rinunciando al suo orgoglio, ma anche donna forte, cresciuta da una madre colta che nonostante i duri sacrifici ha dato alla società romena degli anni ’80 una persona sincera e corretta.
La protagonista, Sanziana Hangan, racconta la sua vita con parole cosi semplici e sinceri che ti sconvolgono dalla prima pagina , proseguendo per tutta la durata del romanzo con un intreccio di immagini caotiche dell’universo della sua vita: ricordi dell’infanzia accanto alla madre, rimpianti di amori insoddisfatti o non dichiarati, l’esperienza di madre di due figlie educate con il metodo della madre Smaranda Hangan. Fondamentalmete impotente di sentire odio verso persone che sono entrate nella sua vita solo per ferirla e verso il sistema (comunismo), non si stanca mai di lottare per la giustizia e la sua forza si respira da ogni sua parola pronunciata, mai a caso ma al posto giusta ed al momento adatto.
Un libro vivace che può essere letto a qualsiasi età e che ogni volta che lo rileggi hai la sorpresa di scoprire aspetti nuovi!

Tutti i suoi romanzi seguono l’evoluzione delle protagoniste (in un intervista la scrittrice a dichiarato scherzosamente che i suoi romanzi sono femminili perché non è riuscita a superare la sua “condizione da donna”) e come sono riuscite ad attraversare la vita non come avrebbero voluto, ma come sono riuscite meglio a farlo, provano con tutte le loro forze a vivere onestamente e seguono con ostinazione il principio vivere e lasciar vivere. Sono persone che intendono la vita come un andamento naturale delle cose: “ mai è stato qualcosa che non sia stato in qualche modo”. (un gioco di parole tipico dell’intelligenza semplice e vera del campagnolo romeno, della quale categoria ritiene con orgoglio la scrittrice faccia parte).

Non so come si fa a rimanere indifferenti a parole di cosi forte impatto , a non ritrovarsi nei personaggi descritti, nelle loro emozioni e non avere voglia di aprire ancora un altro libro di Ileana ( volutamente chiamata cosi perché troppo vicina alla mia anima, e spero di non fraintendere una mancanza di rispetto nei suoi confronti), e un altro ancora e un altro ancora…e poi riaprire di nuovo un altro già letto e riletto, per rinfrescare la memoria delle sue parole dolci e amare, dure e carezzevoli, ma tanto piene di dignità e rispetto.

Grazie, signora Vulpescu!

Ileana Vulpescu , nata il 21 maggio 1932 a Bratovoesti, provincia Dolj, è stata sposata con il poeta e traduttore Romulus Vulpescu. Laureata in Lettere – Lingua e letteratura francese, ha lavorato come lessicografo all’Istituto di Linguistica ed ha collaborato alla redazione del Dizionario della Lingua Romena.

Ha pubblicato:

1968 – La vita meravigliosa del grande Gargantua , il padre di Pantagruel

L’incredibile vita di Pantagruel, il figlio del gigante Gargantua

1975 – Addio

1980 – L’arte della conversazione

1987 – Bacia questa terra

1990 – Addio alla casa natale

1996 – Il quaderno di port-hart

2002 – Candidati alla felicità

2002 – L’arte del compromesso

2005 – D’amore, d’amarezza, di cuore blu

2007 – Vita, vita allacciata con un spago

2009 – Sulla via del non ritorno

2011 – Nota informativa battuta a macchina

dott.ssa Lorena Curiman

Traduttrice freelance

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