Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Incontro con il ballerino Gheorghe Iancu

Nov 24, 2008

 

Carla Fracci e Gheorghe Iancu - Romeo e Giulietta

Carla Fracci e Gheorghe Iancu – Romeo e Giulietta

 

A Milano, chi riesce oggi a raggruppare 300 persone ad un evento culturale, con questa precarietà e con tutte queste crisi in atto (crollo delle banche, la crisi dell’Alitalia ecc)? Ce l’hanno fatta con tanto impegno e tanta grinta due donne agguerrite, belle toste e soprattutto molto colte, la regista Maria Ştefanache e la professoressa Violeta Popescu. Sono loro che hanno organizzato, nell’ambito della rassegna “Incontri con Artisti Straordinari dell’ Est – Romania a Milano”, martedì 30 settembre 2008, allo Spazio Artra di Milano, una serata dedicata alla stella internazionale della danza Gheorghe Iancu. Il progetto culturale, dal titolo “Gheorghe Iancu – 30 anni di danza in Italia”, ha avuto un grande successo e, come sopraccitato, trecento persone tra romeni e italiani hanno risposto all’invito. Il momento di “captatio benevolentiae” è stato assicurato col documentario video dal titolo “15 minuti con Iancu”, regia Maria Ştefanache, ricercatrice teatrale e direttrice del Centro Produzioni Teatrali e Documentari Video di Milano, nata a Iaşi, residente in Italia dal dicembre1992, dove un’intervista da Lei effettuata al grande Maestro è stata magistralmente collegata con del materiale video fornitole da Sabrina Maria Arpini, l’autrice del libro “Gheorghe Iancu, 30 anni di danza e le scene italiane” e grande ammiratrice della cultura romena. Il suo volume è stato edito dalla casa editrice Edizioni dell’Arco, grazie al direttore, dott. Mauro Baffico, diventato un amico della Romania e sostenitore dei progetti culturali basati sulla Romania a Milano.

Violeta Popescu ha subito conquistato il pubblico con il suo intervento basato sull’argomento “La danza dall’Est all’Occidente”. Nel parlare della scuola romena di balletto, ha sottolineato che “l’argomento danzatori e coreografi romeni in Italia merita un’attenzione particolare. Negli anni ’70-’80 sono arrivati in Italia molti ballerini romeni, alcuni tra loro divenuti insegnanti e coreografi importanti, ed hanno organizzato delle scuole di balletto sul territorio italiano.” Durante la serata, hanno tenuto di evocare il Maestro Sabrina Maria Arpini e Oana Marinescu, Direttore generale per Comunicazione e Diplomazia Pubblica nell’ambito del MAE. Se il Deux ex macchina di questa situazione artistica sono state le donne, i padrini dell’evento sono stati il noto accademico italiano Prof. Giorgio Galli ed il Dott. Mauro Baffico.

Il fulcro della serata è stato il discorso dell’ospite, Gheorghe Iancu, ballerino e regista coreografo librettista, nato a Bucarest nel 1956. Un artista a tutto tondo che dal 2008 è anche direttore della compagnia di balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest. Il coreografo romeno si commuove quando il pubblico lo accoglie con calore ed entusiasmo, in piedi per diversi minuti, in un boato di applausi. Modesto, confessa che non si aspettava ad una tale simpatia dalla parte del pubblico. Il danzatore romeno, infatti, è sempre stato così semplice e sensibile: così l’abbiamo visto esibirsi sul palcoscenico (all’Olimpico di Roma e all’Arena di Verona, al Comunale di Firenze e alla Scala di Milano). Sempre così diplomatico e discreto è apparso anche in alcune trasmissioni televisive. Arrivato nella Penisola nel 1978, l’Italia è diventata, per lui, una vera terre d’ accueil: è il primo ballerino in coppia con Carla Fracci, coreografo per il Piccolo Teatro di Milano e autore delle coreografie delle danze sia del “Macbeth” prima all’Arena di Verona e seguentemente allo Sferisterio di Macerata, sia del “Thais” alla Fenice di Venezia che del “Lago dei Cigni” all’Opera di Bucarest. Vero artista, Gheorghe Iancu ha evitato accennare su questi suoi successi. Ha preferito parlare del suo inizio come ballerino (a solo 9 anni), evocando con nostalgia il suo maestro Constantin Marinescu. Étoile di fama internazionale ha saputo regalarci ancora una volta momenti magici: ha risposto alle domande con una gentilezza che va al di sopra dell’immaginabile: “La mia fortuna, egli ha detto, è il fatto che ho trovato le persone giuste al momento giusto per indirizzarmi sulla strada esatta. Sono fiero di essere un danzatore proveniente dalla scuola romena di Balletto.” Interrogato se trova positiva una campagna che promuove la vera immagine della Romania, Gheorghe Iancu ha sottolineato: “È positivo mostrare ciò che unisce i due popoli.” Artista eclettico, le sue parole sono vera lezione di intelligenza e grande umanità. Quest’ evento dedicato a Gheorghe Iancu è stato segnalato nei giornali italiani: “Corriere della Sera”, “Repubblica”, “Avvenire”, “Voci d’Italia”; molto bella la recensione apparsa sulla rivista culturale on-line Punto e Linea Nella stessa serata è stato inaugurato il sito dedicato all’opera del Maestro Iancu www.gheorghe-iancu.com del quale a breve ci sarà una versione in inglese ed in romeno.

Gli organizzatori con l’incontro con Gheorghe Iancu hanno voluto dare uno stimolo per aumentare lo scambio culturale tra le due nazioni dalla comune radice latina.

Sito dedicato a Gheorghe Iancu in italiano

Docente Diana Pavel Cassese, Gheorghe Iancu, un eclettico artista romeno-italiano

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