Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Geo Vasile, Confluenze letterarie italo-romene (2009)

Dic 23, 2009





Da poche settimane è uscito nelle librerie un nuovo volume che apartiene allo scrittore romeno Geo Vasile intitolato Confluenze letterarie italo-romene, Edizioni Del Poggio (Collana “Gli Europei”), Foggia, 2009.

L’italianista Geo Vasile è noto soprattutto per aver tradotto in romeno parecchi autori italiani di quasi tutte le generazioni e grandi regioni della Penisola: da Umberto Eco a Marino Piazzolla e Paolo Ruffilli, dai siciliani Giuseppe Bonaviri e Gianni Riotta al friulano Marco Salvador, dall’emiliano Giovannino Guareschi al piemontese Italo Calvino, dal veneziano Tiziano Scarpa alla coppia romana Monaldi& Sorti.

Una cosa però distingue da altri italianisti romeni: il fatto di aver firmato in prima assoluta la versione italiana di alcuni poeti romeni di primo ordine: Mihai Eminescu, George Bacovia, Ion Vinea e Gellu Naum. (edizioni bilingue uscite tanto in Italia che in Romania). Il presente libro include studi di letteratura comparata (Eminescu – Mircea Eliade ecc.) nonché generali, ma anche saggi dedicati a scrittori romeni e italiani precorritori del postmodernismo.

Accanto a poeti romeni che hanno rivoluzionato il nostro linguaggio poetico tipo George Bacovia o Gellu Naum, ricordiamo il capitolo dedicato al piemontese Cesare Pavese in occasione del suo centenario del 2008 (l’argomento della tesi di laurea del diplomato universitario Geo Vasile negli anni sessanta), oppure all’opera di Pier Paolo Pasolini. La nostra poesia contemporanea, rappresentata con brio da nomi come Virgil Mazilescu, Daniel Corbu o Nicolae Tzone, può essere assaggiata per mezzo di brevi antologie di testi in romeno e in italiano, Nichita Stanescu compreso, brillantemente tradotto dal romenista fiorentino, il prof. Fulvio del Fabbro.

Dal sommario del volume non potevano mancare i nomi di autori come Dante con la sua “Divina Commedia” ( presa in esame dal fisico e scrittore Horia Roman Patapievici, abbiamo in vista il saggio tradotto in Italia da S. Bratu Elian, “Gli occhi di Beatrice. Com’era davvero il mondo di Dante”) oppure dell’eroe dell’Ortodossia e della Trinità, il grande teologo-letterato Gregorio di Nazianzo (sec. IV d.C.). Vi hanno il loro luogo alcuni famosi sonettisti del Rinascimento tipo Petrarca, Cecco Angiolieri, Veronica Franco, Pietro Aretino. Sono presenti ugualmente Eugenio Montale tradotto sia da Marian Papahagi, che da Ilie Constantin, nonché Mario Luzi con testi poetici tradotti da Stefania Mincu. L’autore di questo libro non poteva dimenticare il nome del Professore e dell’Italianista per antonomasia, Alexandru Balaci (1916-2002), autore tra l’altro, di eccellenti monografie dedicate ai classici della letteratura italiana: Dante, Machiavelli, Ariosto, Boccaccio, Tasso, Alfieri, Manzoni, Carducci, Pirandello ecc.

Il presente libro, per la ricca informazione e l’aggiornatissima bibliografia, per i suoi originali punti di vista dovuti alle feconde interferenze spirituali e alle versioni nelle due lingue non prive di certi meriti espressivi, si rivolge tanto al pubblico interessato ai rapporti culturali italo-romeni quanto agli studenti e agli specialisti dell’universo neolatino, soprattutto agli studiosi delle due culture e civiltà apparentate.

Per il suo impegno sul versante della promozione dei rapporti culturali tra la Romania e l’Italia, nel novembre 2008 fa ha ricevuto quest’anno la Medaglia della città di Venezia.

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