Eccellenze, Chiarissimi professori, cari amici, Sono grato per l’invito di dare una testimonianza sull’inaugurazione...
Eccellenze, Chiarissimi professori, cari amici, Sono grato per l’invito di dare una testimonianza sull’inaugurazione...
Sabato 28 ottobre 2023 dalle 09:00 alle 13:30, presso l'Aula I, si terrà la giornata di studio in onore di padre...
“Amo questo paese, perché è un luogo unico in Europa” Sin dalle sue prime visite in Romania, negli anni ’95, il...
Giovedì, 12 gennaio 2023, alle ore 18,30 presso il Museo Nena sito in Via Edoardo d’Onofrio 35, Roma in occasione...
[…] Parlerò di me in rapporto alla Romania; la Romania e io, o io e la Romania, il che è poi la stessa cosa. E abbiate pazienza se troverete molti pensieri, molte deduzioni e conclusioni alternate con i fatti che dovrò narrare. Ma la mia vita è stata così lunga e così piena di avvenimenti che ho appreso molte lezioni e mi sono creata, valga quel che valga, una mia filosofia.
Si intitola “ITINERARIA” la mostra personale di arti visive che Luminita Taranu, romena di nascita e italiana di adozione, inaugura il 30 settembre, ore 18.00, presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino. Allestita dall’architetto Pietro Bagli Pennacchiotti, l’esposizione, che rimarrà aperta fino al 23 ottobre, è patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia e dall’Accademia di Romania in Roma. Luminita Taranu presenta nello spazio del Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino una selezione di 34 opere sul concetto del tempo attraverso la memoria soggettiva e la memoria oggettiva, filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo, da anni al centro della sua ricerca.
“HARICLEA DARCLE (10 giugno 1860 – 10 gennaio 1939) è stata la primadonna, per critica e pubblico milanese e italiano e non solo: la Scala l’ha accolta fin da subito dal suo debutto nel 26 dicembre 1890, quando fu applaudita dal maestro Giuseppe Verdi.
“È scomparso un grande letterato e tutta la letteratura piange la sua morte. È scomparso uno scrittore e l’Unione degli Scrittori piange la sua scomparsa. È scomparso un grande accademico, l’Accademia delle Scienze di Moldova e di Romania piange la sua scomparsa. È scomparso un grande uomo, l’intera umanità piange la sua scomparsa. Ma quando a morire non è solo uno scrittore, un accademico, un intellettuale, ma un uomo come Nicolae Dabija, piange l’intera comunità spirituale romena.” (l’incipit dell’elogio funebre dedicato a Nicolae Dabija da parte dell’amico Ioan Aurel Pop, Presidente dell’Academia Romena di Bucarest)
145 anni di Brancusi perché quest’anno la Romania celebra 145 anni dalla nascita dello scultore romeno più famoso al mondo e autore prolifico di sculture moderne cariche di simboli e spiritualità arcaica della sua terra romena.
Tutti i romeni, e non solo, conoscono bene Brancusi e tutti abbiamo conoscenze sia scolastiche sia da letture private dei dettagli delle sue opere e della sua vita, in parte romena, in parte francese. Non sempre però ci ricordiamo di metterlo nell’elenco delle personalità romene famose quando qualche straniero ci chiede di parlargli della nostra terra, privilegiando gli scrittori, i poeti e gli sportivi.
Ogni giovedì sera, esponenti attivi delle comunità romene della diaspora, ovvero personalità del mondo dell’arte, della letteratura, dello sport o degli affari, condividono con il pubblico i loro progetti, eventi, sulle loro partecipazioni internazionali, sui legami culturali e artistici con la Romania, ma anche sugli incontri dell’anima con compatrioti provenienti da diverse parti del mondo.
L’artista Daniela Nenciulescu partecipa con l’opera “Metaforico Viaggio” libro poesia di Paola Pennecchi 2015 cm 32 x 23 x 6
Questa è la storia di un’amicizia tra due grandi uomini di Chiesa e di un luogo dove, già settant’anni fa, parole come accoglienza ed ecumenismo erano realtà. Parliamo di san Giovanni Calabria e del metropolita rumeno Visarion Puiu. E di quell’oasi spirituale sul Garda che è l’abbazia di Maguzzano oggi animata dai «Figli» di don Calabria dopo aver accolto per oltre mille anni benedettini e trappisti.
Una storia tenuta viva dai ricordi — degli ultimi testimoni e delle immagini che hanno fermato quel tempo — ai quali si aggiungono ora documenti degli Archivi Vaticani. Che hanno messo a disposizione degli studiosi le lettere fra don Calabria, i suoi collaboratori e quel dignitario ortodosso perseguitato: una corrispondenza a lungo secretata perché vi si nominavano persone ancora in vita, a rischio di rappresaglie politiche.
Milano è la città dove hanno abitato e sono passate importanti figure della storia e personalità romene, dal voivoda Iancu de Hunedoara (1407 c.-1456) al soprano Hariclea Darclée (1860-1939), dal poeta Vasile Alecsandri (1821-1890), in veste di diplomatico al tempo dei Principati danubiani, e da Simion Bărnuţiu (1808-1864), importante figura del movimento del ’48, al filosofo Ioan Petru Culianu (1950-1991), che negli anni ’70 ha insegnato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I primi contatti dei romeni con l’Italia risalgono al Medioevo, quando i romeni erano denominati vlahi, i territori romeni non erano riuniti in un unico stato, ma la componente linguistica e la latinità costituivano un forte legame di comunicazione. Gli scambi romeno-italiani che si ritrovano nei documenti dell’epoca sono di tipo economico, militare e culturale.
L’11 dicembre 2015, alle ore 17.00, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita, nella sala Marian Papahagi, la presentazione del volume N. Iorga, Scritti veneziani.
Bujor Nedelcovici (n. 1936) è lo scrittore della libertà che ha pagato con l’esilio il coraggio delle sue idee: dal romanzo (Giorni di sabbia) è stato tratto il film (Scogliere di sabbia) che gli ha procurato l’espulsione dalla Romania nel 1981.
(…) Un grande sognatore solitario, romeno. Eʼ così che lo definisce colui che lo ha avuto come docente e che più tardi diventerà uno dei suoi più stretti collaboratori: prof. Nicolae Irimiciuc.
La Festa Nazionale della Cultura Romena, celebrata il 15 gennaio, in contemporanea con il giorno di nascita del sommo poeta romeno Mihai Eminescu è festeggiata negli ambienti culturali di tutta Italia.
Alfredo Bogardo è stato un giornalista italiano di prestigio (nato a Drăgășani, Romania nel 1908), scrittore all’avanguardia e uno dei primi giornalisti sportivi della Corriere della Sera. E’ morto nel 1969 a Milano, in un incidente stradale.
Considerata spesso dalla critica romena come “la pittrice dei fiori”, Paula Tudor è nata il 28 nov 1951 a Niculitel, provincia di Tulcea (Romania). E’ laureata in pittura nel 1974 presso l’Academia delle Belle Arti “Nicolae Grigorescu” di Bucarest.
Calistrat Hogaș è stato uno scrittore romeno, autore di deliziosi racconti di viaggi, tratti dalle esplorazioni personali nei Monti della Moldavia. Nato il 19 aprile 1848 a Tecuci, Moldavia, come
figlio di Gheorghe e Maria Dumitriu, il nome Hogas è di fatto un sopranome di suo nonno.
Nel 1935 riceve l’incarico di realizzare un monumento a Târgu Jiu, in onore degli eroi della prima guerra mondiale. Progetta un insieme di sculture, il famoso trittico: ‘La tavola del silenzio’, ‘Il cancello del Bacio’ e ‘La colonna infinita’.
Al Premio Internazionale Limen Arte 2012, l’opera d’arte esposta dall’artista romena Luminița Țăranu ha ottento una mezione speciale da parte della giuria. Nel 1987 ha ottenuto la Borsa Nazionale dell’Unione degli Artisti Plastici della Romania per disegno e incisione e si stabilisce in Italia.
Nacque il 28 luglio 1912, una donna semplice, proveniente da un villaggio dei Monti Fagaras che ha sostenuto la lotta anticomunista e sopportato, per questo motivo, torture e anni lunghi di carcere. Viene arrestata nel 1949 e rimane in carcere due anni senza un processo e una sentenza nel famoso e spaventoso carcere di Pitesti.
Sergiu Nicolaescu 13 aprile 1930- 3 gennaio 2013 un grande regista, attore e sceneggiatore, una personalità notevole di una corrente che oggi chiamiamo con grande soddisfazione la cinematografia romena.
Spettacollo della Compagnia Balletto Classico Cosi-Ștefanescu attiva sul suolo italiano e internazionale ininterrottamente dal 1977 totalizzando più di 2000 spettacoli in oltre 500 città. Liliana Cosi e Marinel Ștefănescu (artista di origine romena) è una delle coppie celebri della danza mondiale.
Nicolae Paulescu è stato un medico e fisiologo romeno, che ha contribuito alla scoperta dell’insulina. Nel 1990 Nicolae Paulescu viene nominato, post mortem, membro dell’Accademia Romena.
A Brescia, la Festa Nazionale della Romania, è iniziata nel pomeriggio della giornata del 2 dicembre con uno spettacolo emozionante dal titolo “A mezz’aria tra due patrie” organizzato nel Palazzo della Cultura di Cellatica.
Quando si parla di Alina Cojocaru non si pensa ad una semplice danzatrice, subito alla mente scatta l’immagine di una stella tra le più luminose nel firmamento della danza.
Constantin Brâncuși visse a Hobita fino all’età di undici anni. “Aveva un piccolo tavolo nel suo atelier, dove offriva agli amici uova a occhio di bue, polenta, crauti e grappa di prugne. Per i pranzi che offriva venne chiamato il “principe – contadino” (…)
Poeta, drammaturgo, personalità rappresentativa per il popolo romeno, Radu Gyr ha cantato, attraverso la sua opera, l’intera sofferenza di una generazione perseguitata e schiacciata dai regimi dittatoriali del tempo. Soprannominato “Colui che ha portato Gesù in cella” o “il Poeta delle sofferenze”, Radu Gyr è riuscito, come nessun’altro, a “sconfiggere” la tirannia dei regimi di allora, con il potere della sua penna. Nel 1956 viene condannato a morte per una poesia: “Ridică – te Gheorghe, ridică – te Ioane!” (“Sollevati Giorgio, Sollevati Giovanni!”) intitolata inizialmente “Manifesto”.