Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Articoli e Studi

La scuola italiana di Bucarest presenta la nuova sede

La scuola italiana di Bucarest presenta la nuova sede

Più di 100 anni fa fu costruita la scuola italiana Regina Margherita dal mecenate Luigi Cazzavillan, il quale la regalò allo Stato Italiano. Vi contribuì in solido e personalmente anche il re Vittorio Emmanuele III. Nel 1915-1916 fu costruita la Chiesa italiana e dopo pochi anni, nel 1923, fu fondato anche l’Istituto di Cultura Italiana dal prof. Ramiro Ortiz. Questi sono tre elementi, soprattutto i primi due, la scuola e la chiesa, che costituirono il cuore della comunità italiana. Una comunità che non era né numerosa né ricca, però possedeva qualcosa che è inimitabile, possedeva il senso di appartenenza.

Salone Torino, il Presidente dell’Accademia Romena, I.A.Pop, presenta “Storia della Transilvania” ed. Rediviva Milano 2018

Salone Torino, il Presidente dell’Accademia Romena, I.A.Pop, presenta “Storia della Transilvania” ed. Rediviva Milano 2018

Un messaggio di unità e ottimismo: così il Presidente dell’Accademia Romena e Rettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Ioan Aurel Pop, in occasione della Festa dell’Europa, celebrata il 9 maggio. In un’intervista a Radio Romania Internazionale, il prof. Pop ha parlato del contributo del nostro Paese al progetto comunitario, in vista della Presidenza di turno del Consiglio UE, che la Romania assumerà nel primo semestre del 2019.  Il Presidente dell’Accademia ha fatto riferimento anche al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove il 12 maggio sarà presentata la “Storia della Transilvania”, in traduzione italiana, un volume che ha scritto insieme al prof. Ioan Bolovan dell’Università di Cluj-Napoca. L’edizione italiana è stata pubblicata presso Rediviva, la prima editrice romena fondata in Italia, con il sostegno del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.  

La storia di una guarigione. Recensione di Antonio Allegritti al romanzo: “Zero positivo”, Cristina Marginean Cocis

La storia di una guarigione. Recensione di Antonio Allegritti al romanzo: “Zero positivo”, Cristina Marginean Cocis

Zero Positivo, romanzo scritto dalla Cocis con toni brillanti e linguaggio fluido ed evocativo, è la storia di tre liberazioni, di tre salvezze di cui è autobiograficamente protagonista l’autrice stessa. La prima salvezza: dalla malattia, che drammaticamente coinvolge l’autrice mentre porta nel grembo un bambino. Malattia che sconvolge i percorsi dell’autrice, malattia contro cui lotta, malattia accolta e riconciliata, malattia finalmente superata e vinta.

In uscita: Storia della Transilvania di Ioan Aurel POP e Ioan BOLOVAN, edizioni Rediviva Milano

In uscita: Storia della Transilvania di Ioan Aurel POP e Ioan BOLOVAN, edizioni Rediviva Milano

La casa editrice Rediviva è lieta di annunciare nell’anno del Centenario della Grande Unione della Romania (1918-2018), l’uscita del volume: “Storia della Transilvania” di Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan, 434 p., edizione illustrata (300 fotografie), collana Culture si Civiltà, traduzione dal romeno Maria Floarea POP. Il progetto editoriale e stato sostenuto dal Centro Culturale Italo Romeno e dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso il programma delle traduzioni TPS. Il volume verrà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, sabato, 12 maggio 2018, ore 18 00, dagli due autori Ioan Aurel Pop e Ioan Bolovan.

Romania. I luoghi della memoria. Il memoriale del silenzio e della sofferenza

Romania. I luoghi della memoria. Il memoriale del silenzio e della sofferenza

I luoghi delle sofferenze e le carceri non si possono cancellare dalla memoria di un paese. Visti sulla mappa geografica della Romania, tutti questi luoghi danno un’immagine della resistenza anticomunista, della sofferenza. Si possono citare a titolo di esempio le carceri di Jilava, Sighet, Râmnicu Sărat, Galaţi, Caransebeş, Aiud e Gherla. In alcuni di questi luoghi, come: Râmnicu Sărat, Caransebeş, Galaţi, Sighet, le carceri non esistono più. L’iniziativa di erigere monumenti sui luoghi e nelle vicinanze delle carceri, oppure di trasformare le prigioni in musei come memoriali, ha l’obiettivo di ricordare le sofferenze vissute e dimostrare riconoscenza verso chi ha versato lacrime e sangue per difendere la libertà, la democrazia e la fede.

Libreria BOCCA di Milano ospita la presentazione del libro: “Il prigioniero del poeta Ovidius Naso” di Liviu LUNGU, ed. Rediviva

Libreria BOCCA di Milano ospita la presentazione del libro: “Il prigioniero del poeta Ovidius Naso” di Liviu LUNGU, ed. Rediviva

Rediviva edizioni di Milano è lieta di invitarvi alla presentazione del recente volume: “Il prigionero del poeta Ovidu Naso” di Liviu LUNGU pubblicato presso la collana: Rosa dei venti, traduzione Irina Turcanu Francesconi.  Il volume dello scrittore romeno verrà presentato nella prestigiosa libreria Bocca – Galleria Vittorio Emanuelle 2 Milano, martedì 13 marzo 2018. ore 18 30.

Presentazione del libro di Marco Corrias  “L’oreficeria policroma nel V sec. d.C.: Unni e Gepidi nel bacino carpatico”

Presentazione del libro di Marco Corrias “L’oreficeria policroma nel V sec. d.C.: Unni e Gepidi nel bacino carpatico”

Sabato 10 febbraio alle ore 16.00 , al Museo Archeologico, via Nirone 7- sala Conferenze, verrà presentato il libro di Marco Corrias “L’oreficeria policroma nel V sec. d.C.: Unni e Gepidi nel bacino carpatico”, edizioni Il Cerchio, 2017. L’evento, patrocinato dal Consolato Generale della Romania a Milano con la partecipazione della console Iulia Adriana Cupsa Kiseleff, dott.ssa  Elena Percivaldi di Italia Medievale e della dott.ssa Violeta Popescu del Centro Culturale romeno di Milano, vedrà la presenza dell’autore dott. Marco Corrias e dalla dott.ssa Doina Ene in qualità di moderatrice e co-realizzatrice del progetto.  

Cristina Lefter – Milano, Work in progress

Cristina Lefter – Milano, Work in progress

 L’antica e prestigiosa Libreria Bocca di Milano – Galleria Vittorio Emanuele II ospita da 10 gennaio fino il 31 gennaio 2018 la mostra di Cristina LEFTER  – a cura di Vera Agosti.Work in progress.

Apre a Trento la sezione di libri in lingua romena presso la Biblioteca Comunale

Apre a Trento la sezione di libri in lingua romena presso la Biblioteca Comunale

In occasione della Festa Nazionale della Romania  e stata inaugurata sabato 2 dicembre 2017 una sezione di libri in romeno, presso la Biblioteca comunale di Trento. L’iniziativa e stata avviata da parte del Consolato Onorario di Romania del Trentino Alto Adige, del console dott. Maurizio Passerotti, che ha voluto fortemente offrire al pubblico romeno, in particolare ai ragazzi romeni nati oppure cresciuti in Italia, libri in lingua materna e soprattutto di creare un punto di riferimento per la comunità ben inserita che conta un numero importantre di presenze sul territorio.

Docenti di 7 paesi in scambio di esperienza in Romania in un progetto europeo Erasmus

Docenti di 7 paesi in scambio di esperienza in Romania in un progetto europeo Erasmus

Al primo incontro, svolto con successo a Baia-Mare dal 8 al 10 novembre 2017, hanno partecipato, oltre ai docenti del paese ospite, altri 20 insegnanti provenienti dalle scuole europee partner. Il programma è stato fitto d’impegni e ha incluso la presentazione dei vari sistemi scolastici e delle attività di coding già svolte, una mostra dei lavori realizzati dagli studenti romeni, laboratori di robotica educativa e applicazioni tradizionali e innovative. I partecipanti hanno potuto inoltre assaporare dei prodotti tradizionali e capire le bellezze del territorio e dei costumi tradizionali in uno spettacolo messo in scena per loro dal gruppo folcloristico della scuola.

Padre Gatti eroe della fede in Romania

Padre Gatti eroe della fede in Romania

Pietro Domenico Ernesto Gatti, nasce a Caselle di Pressana (VR) il 16 Febbraio 1880 . All’età di 11 anni entra tra i postulanti nell’Ordine Francescano presso il Convento di San Bernardino a Verona. Ordinato presbitero nel 1904 per le sue grandi capacità e la profondità della Fede venne incaricato di seguire i giovani francescani prima in Sardegna e successivamente a Malta ed infine, nel 1913, in Transilvania, allora facente parte del Regno d’Ungheria.

I romeni in Italia: cresce la presenza e il radicamento, nonostante i ritorni

I romeni in Italia: cresce la presenza e il radicamento, nonostante i ritorni

Si chiamano David o Matteo, ma anche David Andrei, Alexandru, Luca o Gabriel. Oppure, nel caso delle bambine, Sofia, Sofia Maria, Maria, Giulia e Alessia Maria. Sono questi i nomi che i genitori romeni immigrati prediligono per i loro bimbi nati in Italia, rivela il Report dell’Istat su “Natalità e fecondità della popolazione residente” (novembre 2016). Nel corso del 2015 sono nati in Italia 19.730 bambini con almeno uno dei genitori cittadino romeno, di questi 14.754 hanno entrambi i genitori romeni. 

 I libri pasquali o della necessità di un manuale del perfetto lettore di Mircea Eliade

 I libri pasquali o della necessità di un manuale del perfetto lettore di Mircea Eliade

La lettura è, per l’uomo moderno, un vizio o un castigo. Leggiamo per passare gli esami, per informarci o leggiamo per professione. Penso, però, che la lettura potrebbe comportare anche funzioni più nobili, cioè più naturali. Potrebbe, per esempio, introdurci alle stagioni, rivelarci i ritmi al di fuori di
noi (e da cui noi siamo usciti per stupidità o per ignoranza)

La Rivista “Memoria” -La rivista del pensiero imprigionato – ha festeggiato il centesimo numero all’Ateneo di Bucarest

La Rivista “Memoria” -La rivista del pensiero imprigionato – ha festeggiato il centesimo numero all’Ateneo di Bucarest

Mercoledi 4 ottobre 2017 all’Ateneo Romeno di Bucarest con la partecipazione di 800 persone è stato presentato il centesimo numero della rivista MEMORIA – revista gândirii arestate – (La rivista del pensiero imprigionato), un numero estremamente significativo realizzato in collaborazione con l’Istituto Investigativo dei Crimini commessi durante il regime comunista e la memoria dell’esilio Romeno IICMER. Hanno collaborato inoltre alla buona riuscita dell’evento il Teatro Nazionale IL Caragiale e la Filarmonica George Enescu di Bucarest. La rivista racchiude un importante patrimonio di testimonianze, documenti, dati e, tramite gli articoli pubblicati e le segnalazioni delle novità editoriali (la rubrica “La Biblioteca della Memoria”) e delle manifestazioni su tematiche anticomuniste (la rubrica “Memoria adesso”), diventa una preziosa risorsa di documenti e d’ispirazione per storici, ricercatori, dottorandi e studenti.

Maguzzano e Visarion Puiu esule giunto dalla Romania

Maguzzano e Visarion Puiu esule giunto dalla Romania

Questa è la storia di un’amicizia tra due grandi uomini di Chiesa e di un luogo dove, già settant’anni fa, parole come accoglienza ed ecumenismo erano realtà. Parliamo di san Giovanni Calabria e del metropolita rumeno Visarion Puiu. E di quell’oasi spirituale sul Garda che è l’abbazia di Maguzzano oggi animata dai «Figli» di don Calabria dopo aver accolto per oltre mille anni benedettini e trappisti.
Una storia tenuta viva dai ricordi — degli ultimi testimoni e delle immagini che hanno fermato quel tempo — ai quali si aggiungono ora documenti degli Archivi Vaticani. Che hanno messo a disposizione degli studiosi le lettere fra don Calabria, i suoi collaboratori e quel dignitario ortodosso perseguitato: una corrispondenza a lungo secretata perché vi si nominavano persone ancora in vita, a rischio di rappresaglie politiche.

In uscita: In viaggio per dove | În drum spre unde di Luca Cipolla

In uscita: In viaggio per dove | În drum spre unde di Luca Cipolla

Raccolta di poesie con traduzione in lingua romena. In viaggio per dove è il racconto poetico di una vita in fuga ma, allo stesso tempo, alla ricerca del proprio sé. Da richiami iniziali di stampo realistico, incentrati sulla propria esperienza in terra romena, l’autore si fa sempre più trascinare dall’ispirazione verso una poesia evocativa che alle lontane alture carpatiche lascia il posto all’autoanalisi e alla psiche umana, quindi a valori più alti, quasi mistici

Testimonianze e legami dei romeni con Milano nell’arco del tempo

Testimonianze e legami dei romeni con Milano nell’arco del tempo

Milano è la città dove hanno abitato e sono passate importanti figure della storia e personalità romene, dal voivoda Iancu de Hunedoara (1407 c.-1456) al soprano Hariclea Darclée (1860-1939), dal poeta Vasile Alecsandri (1821-1890), in veste di diplomatico al tempo dei Principati danubiani, e da Simion Bărnuţiu (1808-1864), importante figura del movimento del ’48, al filosofo Ioan Petru Culianu (1950-1991), che negli anni ’70 ha insegnato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I primi contatti dei romeni con l’Italia risalgono al Medioevo, quando i romeni erano denominati vlahi, i territori romeni non erano riuniti in un unico stato, ma la componente linguistica e la latinità costituivano un forte legame di comunicazione. Gli scambi romeno-italiani che si ritrovano nei documenti dell’epoca sono di tipo economico, militare e culturale.

Le vite innumerevoli di Vasile Igna

Le vite innumerevoli di Vasile Igna

Vasile Igna, scrittore romeno di Ardusat, nel Maramureş, terra di confine antica e selvaggia prossima all’Ucraina , è un personaggio insieme singolare ed emblematico. In primo luogo, perché è un poeta che, dopo alcune raccolte di poesia di successo nel suo Paese e meritati riconoscimenti, decide nel 2006, a 62 anni, di pubblicare il suo primo vero romanzo dopo il racconto lungo L’Ora dei mulini a vento del 1978: Andante (così il titolo anche in romeno, edizioni Rediviva nella traduzione di Davide Arrigoni). Un approdo dalla poesia alla narrativa non comune, scelto con lucida consapevolezza: «Per scrivere narrativa bisogna lasciarsi alle spalle l’anima e la sensibilità del poeta» spiega. «La prosa ha il vantaggio che permette di sondare meglio l’anima, la propria interiorità, anche se richiede più pazienza e fatica per arrivare in profondità. La narrativa è racconto della successione, della continuità, mentre la poesia è espressione dell’attimo. Arriva un momento in cui si accumulano nell’anima tante cose che devono essere dette».

Martiri della persecuzione comunista in Romania

Martiri della persecuzione comunista in Romania

Innanzitutto ringrazio sentitamente per l’opportunità concessa di inserire nel programma di questa ricca settimana questo intervento che tratta dei martiri della persecuzione comunista in Romania1, soprattutto nel periodo che segue immediatamente la seconda guerra mondiale, quando le carceri comuniste erano veri e propri centri di sterminio per chi veniva arrestato a causa dell’opposizione al regime. Sono onorata di poter contribuire a far conoscere, nel tentativo di recuperare la memoria dei martiri cristiani, un pezzo drammatico della storia recente del nostro Paese.

Incontro con la gente romena di  Antonio Buozzi

Incontro con la gente romena di Antonio Buozzi

Da allora ho conosciuto tante romene e romeni, sia in Romania, sia in Italia, scoprendo una ricchezza di talenti e di capacità, soprattutto in campo culturale: scrittori, poeti, artisti, persone appassionate di cultura e delle tradizioni della loro terra. E a questa comunità, presente soprattutto a Milano dove vivo, sono debitore per avermi fatto conoscere e apprezzare personaggi e interpreti di una grande tradizione culturale, che da Eminescu a Eliade, da Ionesco a Cioran arriva fino ad oggi, toccando ambiti culturali diversi: poesia, teatro, narrativa, memorialistica (non posso non ricordare qui Nicu Steinhardt con la sua straordinaria opera memoriale, purtroppo semisconosciuta al pubblico italiano, Il diario della felicità). Una tradizione che trova piena espressione anche negli autori contemporanei, alcuni dei quali ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere, come Bujor Nedelcovici, Micaela Ghiţescu, Stelian Țurlea, Ingrid Coman. Molti dei protagonisti di questo straordinario fermento culturale vivono oggi fuori dalla Romania e contribuiscono a far conoscere e diffondere non solo la letteratura romena, ma quel singolare rapporto tra memoria e letteratura che, da osservatore esterno, mi sembra una dei contrassegni più caratteristici della loro produzione artistica.

A Milano festeggiata la Giornata della Cultura Nazionale e l’anniversario del poeta Mihai Eminescu

A Milano festeggiata la Giornata della Cultura Nazionale e l’anniversario del poeta Mihai Eminescu

In occasione della Giornata della Cultura Nazionale e l’anniversario del grande poeta romeno Mihai Eminescu (1850-1889), presso il Consolato Generale della Romania a Milano, si è svolto un’incontro culturale per ricordare la figura del grande poeta romeno, ma anche di mettere in rilievo il ruolo della cultura, dell’integrazione, dell’identità culturale romena nella vita dei romeni che vivono all’estero.

Il profilo dei Romeni in Italia  alla luce dei dati del Dossier Statistico Immigrazione 2016

Il profilo dei Romeni in Italia alla luce dei dati del Dossier Statistico Immigrazione 2016

Il numero dei romeni che vivono in Italia aumenta ancora. Nonostante la prolungata crisi economico-occupazionale attraversata dal nostro Paese, i romeni in Italia si confermano all’inizio del 2016 come la prima comunità straniera, con 1.151.395 di presenze.Si tratta di un aumento apparentemente contenuto, pari a circa 20mila unità rispetto ai 1.131.839 residenti dell’anno precedente. Tuttavia è invece certamente rilevante se si considera che esso è il risultato essenzialmente del saldo, da una parte, dei nuovi arrivi (stimabili a circa 25mila) e dei nati in Italia (15.796 il dato, ultimo disponibile, al 2014) e, dall’altra, dei ritorni in Romania (sono state 13.518 le cancellazioni anagrafiche nel 2014) e delle acquisizioni di cittadinanza italiana (6.442 il dato, ultimo disponibile, al 2014).

Due artiste dell’est al tavolo di Brâncuși di Antonio Buozzi

Due artiste dell’est al tavolo di Brâncuși di Antonio Buozzi

Vengono entrambe dall’Est Europa, con storie diverse alle spalle ma un’identica passione che le divora fin da piccole: la pittura. Cristina Lefter e Lavinia Rotocol vivono ora a Milano, città di approdo di un lungo itinerario esistenziale, e insieme hanno dato vita a una doppia personale ospitata nella sacrestia di Santa Maria del Carmine a Milano: «Remember Est», allestita con la collaborazione del Centro culturale italo-romeno e dell’associazione ASCS onlus, con il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Milano.

La comunità romena nella Milano multietnica

La giornalista Donatella Ferrario ha raccontato in un’intervista a RRI non solo com’è nato questo progetto, ma anche cosa contraddistingue la comunita romena di Milano.
Intervista AUDIO: http://www.rri.ro/it_it/la_comunita_romena_nella_milano_multietnica-2553411